"Come mai la Bulgaria?"
Se siete in partenza per questo paese probabilmente sentirete ripetervi questa frase un sacco di volte, il che non è incoraggiante.
Ciò che però nessuno vi dirà è che la Bulgaria è un paese meraviglioso: natura e storia si intrecciano continuamente in un territorio che, sfortunatamente, non è abituato ancora ai turisti.
Il problema principale della Bulgaria sta nella lingua: solamente i ragazzi parlano inglese, in realtà però questo non è mai stato un problema per le due settimane che abbiamo speso là.
La scorsa estate, grazie al programma di scambi giovanili Lions, ho viaggiato per la prima volta fuori Europa.
Sono stato per tre settimane negli Stati Uniti nella città di Sedona in Arizona ed è stata un’esperienza unica !!
Sono stato ospitato, insieme ad altre due ragazze italiane, Laura ed Irene, da due meravigliose famiglie grazie alle quali ho potuto conoscere il vero “american style life”.
Mi sono trovato benissimo con entrambe, ho legato subito con tutti e dopo pochi giorni era come se ci fossimo conosciuti da sempre…!
La mia esperienza in Canada comincia il 15 luglio all'areoporto di Torino dove ho preso il volo per Francoforte e successivamente quello per Calgary.
Ho avuto un mese fantastico, ho conosciuto ragazzi provenienti da culture differenti ed è stato molto interessante confrontarsi.
Ho legato molto con varie persone con cui tuttora sto tenendo i rapporti.
È stata un'esperienza indimenticabile che mi ha cambiato in positivo e mi ha mostrato un modo diverso di vivere.
L’esperienza dello scambio culturale è stata fantastica: sono potuto entrare in contatto con culture molto diverse dalla mia e soprattutto approfondire la conoscenza di uno stato, che ha per me un particolare fascino: il Canada.
I giorni in famiglia sono stati meravigliosi: i genitori, per quanto fosse nelle loro possibilità, hanno cercato di farmi vivere esperienze differenti, cercando di non farmi mai sentire un estraneo e sono sempre stati molto accoglienti ed affettuosi.
All’inizio pensavo che i rapporti con il figlio sarebbero stati duri, poiché è meno obbligato a trattare l’ospite come un nuovo membro della famiglia rispetto ai genitori che ne hanno la responsabilità, ma sorprendentemente abbiamo stretto immediatamente amicizia e l’ostacolo della lingua non si è nemmeno manifestato.
Data: 28.07.2017
Ore: 10.30
Pronti..Partenza..Via..
Valigia imbarcata, genitori salutati e controlli passati eccomi qua completamente sola a Milano Linate con destinazione Pechino (Cina).
Chi l’avrebbe mai detto che il 28 Luglio sarebbe arrivato così in fretta. Scalo a Francoforte dove mi dirigo verso il gate. Finalmente mi imbarcano alle 13.55 con un volo AirChina, ero l’unica Italiana a bordo.
Quando ho saputo della possibilità di fare l'intercambio in Brasile mi è comparso un sorriso a 32 denti: un posto pieno di natura, la maggior parte del tempo caldo anche in inverno, una lingua particolare che mi ha sempre incuriosita, e già prima della partenza immaginavo persone simpatiche e molto aperte.
Mi avevano avvisata diverse volte di portare vestiti pesanti perché periodo invernale, ma subito all'arrivo, l'8 luglio nell'aeroporto di Porto Alegre, via felpa e pantaloni lunghi!
La sera, arrivata a Santa Maria in bus, ho incontrato la mia host family: la mia host mother Leniane, il mio host father Heli, la host sister Livia e non da meno i loro 2 cagnolini Chiara e Lucky.
L'obiettivo principale di questo report è quello di dare il mio feedback sull’ International Exchange Program dei Lions Clubs in Danimarca.
La mia esperienza è iniziata il 22 luglio quando ho preso il mio aereo da Milano per Billund.
Ero molto euforica ma allo stesso tempo spaventata perché non sapevo precisamente a ciò che andavo incontro.
Una volta arrivata a Billund, alcuni soci dei Lions Camp-E mi hanno preso dall’aeroporto e insieme siamo andati verso il Campo.
Il Lions Denmark Camp-E era situato vicino la città di Padborg nel sud della Danimarca dove abbiamo trascorso tutto il tempo in alcuni edifici a stretto contatto con la natura.
"Le città sono sempre state come le persone, esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore.
A seconda della città e del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un'antipatia, un'amicizia o inimicizia.
Solo attraverso i viaggi possiamo sapere dove c'è qualcosa che ci appartiene oppure no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati.”
Appena ho saputo che sarei andato alle Hawaii ero davvero emozionantissimo, ma allo stesso tempo terrorizzato.
Avete presente quando siete felici e soddisfatti di aver fatto la scelta giusta perché vi ha portato a ciò che stavate desiderando?
Esatto.
La scelta giusta.
La mia scelta giusta è sempre stata quella di non scegliere. E adesso che sono arrivata alla conclusione dei miei viaggi Lions, posso dire che sia stata la decisone migliore.
Chi ti dice che un posto ti possa trasmettere quello di cui tu hai bisogno soltanto perché è “il posto ideale per andare in vacanza”, “è il sogno di tutti” e chi ne ha più ne metta?
Il viaggio è quello che non ti aspetti, è quello che fai come se stessi facendo un salto nel vuoto, ignaro di tutto, senza pregiudizi e senza essere eccessivamente informato sulle opinioni altrui.
Viaggiando con i Lions ho scoperto la bellezza di visitare dei posti per quello che sono, nella loro essenza, vivendoli da viaggiatrice e non da turista.
Questa volta voglio raccontarvi del Messico.
Tutto ha inizio da questa domanda postami una sera di gennaio dal buon Domingo Pace, YEC del Club da cui provengo.
Non avrei mai immaginato a questa età di andare nella così lontana Cina, eppure è davvero successo ed è stata una esperienza davvero bella e unica.
Appena arrivato all'aeroporto internazionale di Pechino, alle sei di mattino ora locale, ho detto addio agli ultimi occidentali conosciuti in aereo per poi essere catapultato in un mondo completamente differente dal mio ma assolutamente affascinante e misterioso.
All'uscita dei varchi aeroportuali ho trovato quello che si sarebbe rivelato il mio primo compagno di viaggio nonché mio Host padre o fratello data la giovane età DU PENG, trentenne Lions, pechinese di origine.
Sono partita per la Slovacchia il 17 luglio piena di ansie e preoccupazioni. Questo è stato il mio primo viaggio all’estero da sola, lontana dalla mia famiglia. Munita di coraggio, per la prima volta
ho preso l’aereo per uno degli scali che ho dovuto affrontare da sola.
Arrivata a Vienna sono stata accolta da un amico di famiglia della mia host family il quale ospitava una ragazza francese.
Quando sono arrivata a casa della mia famiglia ospitante ero contentissima e pronta ad affrontare una settimana con loro.
La famiglia era composta dalla ragazza di nome Sonia, con la quale ho stretto subito amicizia e la mamma.
Sono state persone gentilissime che mi hanno accolta con gioia.
Mi hanno fatta sentire come se fossi a casa mia.
Le mie giornate con loro sono state piene di attività.
La mia avventura in Irlanda comincia il 24 Giugno all'aeroporto "Marconi" di Bologna.
Dopo aver salutato la mia famiglia e passato i controlli di sicurezza la mia avventura iniziava ufficialmente: passare due settimane con un gruppo di persone provenienti da tutto il mondo e mai conosciute prima.
Al mio arrivo a Dublino il mio camp leader (è stata una guida preziosa e sempre disponibile) mi ha accolto e, dopo due ore di macchina, mi ha fatto arrivare a Waterford dove ho trascorso i 9 giorni successivi, quelli della conoscenza e del passaggio dalla timore al divertimento.
I tre giorni seguenti, infatti, sono tati dedicati al conoscerci l'un altro: i primi momenti sono stati po' imbarazzanti, non sapevo bene come comportarmi e non rimanevo un po' sulle mie.
Ma poi sono riuscita a legare quasi subito con le mie compagne di appartamento: Shani ( 21, Israele) e Aimi (19, Finlandia).
La mia esperienza con Lions club si è svolta tra il 17/07 e il 06/08 in Slovacchia.
La prima settimana di mobilità sono stata ospitata da una famiglia composta da mamma Jane, papà Peter e due figli Martin e Richi.
Durante questo arco di tempo ho instaurato un rapporto fantastico con la famiglia, disponibile e gentilissima, sempre disposta a insegnarmi nuove cose sulla cultura, lingua e storia Slovacca.
Durante il periodo in famiglia abbiamo cercato di visitare più luoghi possibile che non avremo poi visitato durante le due settimane di campus, cercando comunque di passare più tempo possibile all’aperto. Oltre aver visitato la città di Trnava e quella di Bratislava, numerose passeggiate tra i boschi dei paesaggi collinari slovacchi, abbiamo visitato le rovine del castello Devín e quelle dell’abbazia di Katarinka.
La mia esperienza in Danimarca inizia il 15 luglio dall’aeroporto di Bologna dove ho preso l’aereo per Vienna dove ho aspettato 3 ore il volo per Copenaghen.
Essendo la mia seconda esperienza con gli scambi giovanili sapevo già a cosa partecipavo e come comportarmi. Sono arrivato alle 18:00 a Copenaghen dove la famiglia mi stava aspettando, fin da subito si sono dimostrati disponibili e gentili con me aiutandomi a portare la valigia.
Dopo 30 minuti di macchina arrivai a casa loro in un piccolo paese chiamato Stenløse, tranquillo, molto ordinato e pulito.
I miei host parents (Peter il padre e Doris la madre) ed il mio host brother Morten mi fecero fare un giro del loro paese mostrandomi dove lavorassero, Peter è un vigile del fuoco mentre Doris lavora in una clinica per anziani.
Il mio scambio giovanile in Finlandia è iniziato a Seinajoki dove ho passato 2 settimane in famiglia.
L' opportunità che il Lions club da di stare in famiglia è molto costruttiva perchè permette di vedere da dentro le abitudini e le usanze proprie dei finlandesi. Fin da subito ho infatti notato le varie
differenze e somiglianze che dividono e/o accomunano finlandesi e italiani.
La prima differenza che salta subito all'occhio appena arrivati è il concetto che loro hanno di città completamente diverso dal nostro; eccetto per il centro città ogni casa è a minimo 100 metri da un' altra casa, quindi ognuno ha un vasto spazio per vivere.
Sono stata a Seattle per circa due mesi, dopo aver trascorso due settimane con una ragazza polacca che ho ospitato a casa mia sempre attraverso uno scambio Lions.
Una ragazza veramente speciale con cui ho legato molto e con cui sono ancora in contatto.
Lo stesso vale per le due famiglie americane da cui sono stata ospitata.
Infatti attendo la loro visita non appena potranno venire qui in Italia.
Da questa esperienza ho imparato molto della "cultura" America, se così la possiamo chiamare visto che in realtà questo paese non è che l'unione di tante culture diverse, dove puoi conoscere ogni tipo di particolarità su ogni etnia.
La mia esperienza in Michigan è iniziata il 15 luglio e si è conclusa il 9 agosto 2017. È stata la mia prima esperienza con il Lions Youth Exchange Program.
In famiglia
Dopo mesi di attesa finalmente nell’aeroporto di Detroit ho conosciuto la mia Host family: Brent e Cindy, con cui fin da subito ho avuto molta intesa. Vivevano in una piccola cittadina chiamata Ashley nella Gratiot County, a circa un’ora di macchina da Lansing, la capitale.
Non possiamo dire di aver perso tempo: nella prima settimana abbiamo fatto un tour di tutto lo Stato ma non solo, passando davvero tanto tempo in macchina, ma ne è sicuramente valsa la pena.
Per prima cosa vorrei ringraziare il Lions Club per avermi dato l’opportunità di passare tre settimane in Francia e di vivere un’esperienza che non scorderò mai.
Il 22/07/17 sono partita da Milano Linate con destinazione Marsiglia, facendo però scalo a Francoforte. Al mio arrivo a “les arrivées” in aeroporto ho trovato Romain, il figlio della famiglia che mi ha ospitato per dieci giorni, Vladislav, un ragazzo moldavo che è restato con me presso la famiglia Aubert, e la nonna del ragazzo francese.
Dopo aver passato un’ora in macchina conoscendoci e ridendo siamo arrivati a Rousset, un piccolo paese situato nelle vicinanze di Aix-en-Provence. Subito ci ha accolto Laurance, la mamma di Romain, e Raphael, il figlio più piccolo. Nei giorni successivi sono arrivati anche Cecile e Baptiste, mentre sfortunatamente il padre ha avuto dei seri problemi di salute e non ho avuto l’opportunità di conoscerlo.
Il primo giorno lo abbiamo passato nella spiaggia di Cassis con altre due ragazze del camp Giulia e Srishti. Anche loro sono state ospitate da una famiglia di Rousset, ed è per questo motivo che abbiamo legato così tanto durante le tre settimane.
Anche questa seconda volta con i Lions Youth Camp è stata una fantastica esperienza che porterò sempre nel mio cuore!
L’Australia è un continente di grande fascino per la vastità e varietà di paesaggi che ho potuto visitare con la mia host family e durante il Camp.
Ho vissuto con la famiglia Hayes e con Daniel, ragazzo tedesco ospite insieme a me nella famiglia, momenti bellissimi e con grande generosità mi hanno fatto visitare la loro piccola città Donnybrook, Perth , le foreste di eucalipto e le spiagge sull’ Oceano Indiano.
“Daniele vuoi andare in America?”
Ecco come si spezzo la mia routine, in un giorno di estate senza il minimo preavviso …
“Certo” dissi con un sorriso che andava da una parte all’altra della faccia …
Poi i primi pensieri: Ma io non ho mai preso l’aereo, devo stare senza il mio gemellino il giorno del mio compleanno?