La mia esperienza Lions ha avuto inizio il 7 Luglio 2017; sono arrivata a Pula in Croazia in macchina dove c’erano alcuni membri dello staff già pronti ad accogliermi.
Il camp è durato dal 7 al 17 luglio e qui ho incontrato delle fantastiche persone provenienti da tutto il mondo (USA, Hong Kong, Svezia, Israele ecc.) con cui sono ancora in contatto adesso.
L’ostello nel quale alloggiavamo era situato sulla spiaggia quindi quando non eravamo impegnati in divertenti attività, nel tempo libero ci arrampicavamo sugli scogli e facevamo il bagno insieme.
Il Peru è un paese da scoprire, inaspettato, molto più di quello che quasi automaticamente ci troviamo a pensare quando viene nominato. Questo viaggio è stata un’esperienza fantastica che non dimenticherò. Prima di partire ho ovviamente cercato di informarmi sul paese, sugli usi, sui costumi e su quello che mi avrebbe aspettato nel paese in cui avrei dovuto passare 5 settimane. Quello ho scoperto una volta arrivata però mi ha trovato impreparata. Non ero sicuramente pronta per la bellezza dei paesaggi che ho incontrato, per le persone meravigliose che ho incontrato e che mi hanno ospitato che hanno reso l’esperienza ancora più piacevole e per i saporitissimi cibi tipici e dall’innumerevole varietà di frutta e di verdure a me prima sconosciute. Pensavo che la meta principale del viaggio, quella che mi avrebbe stupito di più, sarebbe stata a famosissima e popolare Meraviglia del Mondo, Machu Picchu, considerato un must per chiunque visiti il Peru. In realtà, sono stata molto più colpita ed affascinata da altre destinazioni come il Monte Ausangate (meglio conosciuto come Montagna Arcobaleno dai turisti) o la bellissima Laguna 69 a Huaraz.
Ma procediamo con ordine.
Sono partita il 7 Luglio 2017 dall’aeroporto di Fiumicino e sono arrivata a Porto Alegre l’8 Luglio dove mi hanno accolto tutti i rappresentanti Lions del Sud del Brasile.
Ho subito incontrato il fratello del mio host padre il Signor Darnis Corbellini che mi ha portato nella sua abitazione, lì ho conosciuto tutta la sua famiglia.
È stata una giornata fantastica, trascorsa con una famiglia stupenda.
Mi hanno subito mostrato alcune delle loro tradizioni come il Chimarrao, la caipirinha ed il churrasco.
Il giorno dopo ho incontrato la mia host family, composta dalla signora Nedi Corbellini, il marito Paulo Corbellini e la figlia Ana Paula Corbellini, che vivono in Concordia nello stato di Santa Caterina, sono stati molto cordiali e ospitali.
Sono Irene ed ho 17 anni. Quest’anno sono stata in Canada per un mese.
È stata una bellissima esperienza; appena arrivata in aeroporto, un membro del Lions Club, mi ha accolto, accompagnandomi in una stanza appositamente allestita per un piccolo rinfresco, in attesa che la famiglia mi passasse a prendere.
Le prime due settimane sono stata in una famiglia che ha accolto me ed anche un’altra ragazza, di origine brasiliana.
Entrambe avevamo una stanza singola, ma ci siamo talmente affiatate da trascorrere molto tempo insieme.
Intercambio Juvenil Leon Guanajato 2017
Quest’anno mia madre, socio del Lions club Pescara Host, mi ha quasi costretto a fare domanda per lo scambio giovanile.
A dire la verità all’ inizio ero un po’ scettico all’idea di dover andare fuori dall’ Europa senza punti di riferimento, ma una volta salito in aereo non vedevo l’ora di arrivare in Messico per conoscere altri giovani e divertirmi.
Una volta giunto a Leon la famiglia di Armando Arriaga di San Francisco del Rincon, che mi ha ospitato, mi è venuta a prendere in aeroporto e mi ha portato subito a vedere Guanajato una delle città più belle che abbia mai visto, patrimonio dell’ umanità per la sua bellezza.
Quest’estate, dall’8 al 29 Luglio, ho avuto la grande possibilità di partecipare ad un’esperienza Lions in Austria.
La prima settimana sono stata accolta calorosamente dalla famiglia ospitante che, nonostante gli impegni di lavoro, non mi ha fatto mancare nulla.
Infatti tutti i giorni della settimana diverse componenti del gruppo Lions femminile si sono rese disponibili per farmi ammirare la vista mozzafiato delle montagne circostanti e portarmi ‘in giro’ per la città e visitare gli angoli più belli di Salisburgo, una città meravigliosa e caratteristica.
Ancora oggi quando ne parlo o ne scrivo provo a trasmettere le stesse sensazioni che ho provato durante questo viaggio.
Purtroppo risulta alquanto difficile, poiché solo vivendo il momento si può capire cosa si prova.
Sin dal primo istante ho cercato di immedesimarmi in una ragazza inglese.
Durante i primi dieci giorni ho avuto la possibilità di approcciarmi con lo stile di vita inglese grazie all’aiuto di John e Jackie, i quali si sono dimostrati a dir poco fantastici, preparando cibi tipici inglese e organizzando tours in giro per il paese.
Devo ammetterlo, mi spaventa. Raccontare l’esperienza migliore della mia vita, riassumerla in qualche foto e qualche semplice parola, beh, secondo me non basta.
La mia avventura iniziò giorno 08 Luglio 2017, quando imbarcandomi su un aereo diretto a Vienna, in Austria, non potevo minimamente sospettare che quell’esperienza sarebbe stata la più coinvolgente, divertente e al tempo stesso educativa della mia vita.
Non potrò mai dimenticare quando si sono aperte le porte dell’aeroporto di Vienna ed esattamente di fronte a me, con un gran sorriso ed un bellissimo girasole nelle mani, mi aspettavano Gabriele, Elizabeth e Feya.
Quando ho saputo di essere stata presa per il campo Lions in Germania, non ero molto propensa ad andare a causa di un'esperienza poco piacevole avuta qualche mese prima nello stesso stato. Solo qualche mese dopo ho avuto modo di ricredermi grazie alla mia famiglia ospitante, che sin dal primo momento, con messaggi ed email, mi ha dimostrato la sua infinita disponibilità e gentilezza.
E così il 24 giugno 2017 ha avuto inizio il viaggio più entusiasmante fatto fino ad ora.
Ero nel bel mezzo delle vacanze di natale quando ho ricevuto la chiamata per lo scambio di quest'anno: "Stefania, anche se non era tra le tue scelte, quest'anno ho pensato di mandarti in Brasile…. che ne dici?"
A quel punto penso di aver esultato al telefono per una decina di minuti prima di ricompormi e tornare nel mondo reale. Pensate che in quel momento ero in compagnia di un mio amico e del brasiliano che stava ospitando proprio in quei giorni, e non più di una manciata di minuti prima della telefonata stavo proprio dicendo al ragazzo "Ti verrò a trovare in Brasile prima o poi!"; beh non soltanto sono andata in brasile a meno di sei mesi di distanza, ma me lo sono ritrovato proprio nello staff del mio campo!
Dopo più di 6 anni di Leonismo, alla veneranda età di 22 anni ho deciso di interessarmi al programma degli Scambi Giovanili Lions...averlo fatto prima mannaggia!
Dopo aver ospitato un ragazzo turco ed una ragazza finlandese ho sentito il desiderio di partire anche io tanto ero rimasta affascinata dall’esperienza di “Host family”. Un po’ timorosa per l’età ho fatto comunque richiesta per partecipare al Paricutin Lions Camp, nel centro del Messico.
Passano alcuni mesi fino a quanto i primi giorni di aprile ricevo un messaggio vocale da un numero sconosciuto che dice: “Hola Giulia soy Sofi te espero!”. Un po’ stranita rispondo al messaggio con “hola”, una delle poche parole che conosco in spagnolo. Dopo pochi istanti, in un italiano fluente, mi risponde una ragazza di nome Karina, la sorella grande della piccola Sofi, che si presenta come co-responsabile del campo Lions nonché mia sorella ospitante. In un attimo ho capito: mi avevano presa…Messico e nuvòle arrivo!!! Da quel momento in avanti sono cominciati i frequenti contatti con la famiglia Messicana e il conto alla rovescia per la partenza: mancavano solo 93 giorni!
Quando ho scoperto che sarei partita per l'Indonesia non sarei potuta essere più felice!
Era il primo vero "lungo" viaggio per me, perciò non vedevo l'ora di partire.
Dopo un viaggio così lungo, sentirmi accolta calorosamente mi ha messo subito a mio agio e mi ha fatto sentire a casa. E lo stesso è accaduto in ogni singola città e famiglia in cui siamo stati. La gentilezza e disponibilità della gente è una delle prime cose che si nota, assieme all'evidente divario tra i ceti sociali. Tutto questo lo vedi semplicemente girando per le strade (in macchina ovviamente), dove palazzi e catapecchie sono vicini. La mia sorpresa è stata grande vedendo che la prima famiglia aveva diversi autisti privati e personale che aiutava in casa, ma ancora più grande quando ho visto come guidavano: sembrano non esserci regole, e devo dire che le prime volte era un po' preoccupante. Era pieno di motorini (su cui salgono fino a quattro persone) che sbucavano ovunque e correvano a velocità non proprio bassa!
Per la prima volta quest'anno ho avuto la possibilità di partecipare al programma degli Scambi Giovanili avente come meta la Germania.
Sono partita dall'aeroporto di Roma e sono atterrata ad Amburgo dove ad attendermi c'era la mia host-mum Jo che mi ha accolta con un caloroso abbraccio.
Ho passato con la mia host-family una settimana indimenticabile a Flensburg e qui ho avuto l'occasione di conoscere 7 dei 25 membri del camp di Kappeln in cui ho passato altre due settimane.
Ho avuto la fortuna, prima ancora che la possibilità, di poter prendere parte agli scambi giovanili Lions nel Dicembre 2016, quando la mia scuola, il Liceo classico Tacito della mia città, Terni, ha deciso di bandire un concorso riguardante i giovani e le nuove tecnologie, in lingua inglese, proprio per collaborazione con il club locale e per permettere a due studenti meritevoli di prendere parte a questa straordinaria esperienza. Si trattava di un tema in inglese in cui esprimere la propria opinione circa i social network.
Ho chiamato l’esperienza straordinaria proprio perché si è trattato di un qualcosa di extra-ordinario, di fuori dal comune. Non avendo mai partecipato ad iniziative del genere, per me si è trattato di un mondo nuovo e pieno di responsabilità, e di conseguenza di una crescita, ancor prima di partire, sul piano organizzativo, in quanto io in prima persona tenevo i contatti con i membri organizzatori Lions della mia città e del mio multidistretto, e rispondevo alle mail per programmare partenze, arrivi, biglietti e host families. Dunque già si profilava un qualcosa di formativo, che poi si è concretizzato proprio nel corso delle tre settimane che ho trascorso in Finlandia.
Durante l’anno scolastico, ho partecipato ad un concorso indetto dal Lions Club di Spoleto. Avendolo vinto, ho avuto la possibilità di prendere parte ad uno scambio giovanile di tre settimane in Ungheria.
La mia avventura è iniziata il 9 luglio, la prima settimana sono stata accolta dalla mia host family Vinnai che vive a Nyiregyhaza a circa 200 Km da Budapest. Fin da subito mi hanno fatto sentire parte della loro bella famiglia, persone stupende, ospitali e molto accorte al mio benessere, in particolare con la figlia Mirtill è nata un’ ottima intesa e una splendida amicizia.
Nella stessa città vi erano altri sette ragazzi, provenienti da altri paesi, che partecipavano al medesimo scambio giovanile.
Le host families, per fare in modo che iniziassimo a conoscerci meglio, organizzavano ogni giorno sempre qualcosa, dalla gita in barca sul fiume Tokaj, al volo in aeroplano sopra la città di Nyiregyhaza, alla visita allo Zoo, alla giornata in piscina, o alla visita alla città di Budapest e poi a turno, la sera per cena, ci invitavano ognuno nelle rispettive case.
E’ stata una settimana fantastica, con persone eccezionali, che si dedicavano con generosita’ a farci trascorrere, tra cene e balli tipici ungheresi, piacevoli serate.
Arrivato il giorno della partenza per il Camp, non mi sarei mai immaginata di emozionarmi così tanto nel dover salutare la famiglia Vinnai ed è per questo che conservo vivamente il desiderio di poterli rivedere in un prossimo futuro.
24 Agosto 2016, la mia vita cambia.
Disperazione, depressione, dolore.
A scuola mancano alcuni miei compagni.
L’ultima cosa che pensavo era vincere una borsa di studio per gli Stati Uniti.
Fin dall’arrivo all’aeroporto di Minneapolis/Saint-Paul, la mia host family mi ha accolto, pronta ad avere e vivere nuove esperienze e avventure.
Quando mi dicevano che quest’esperienza avrebbe dato una significativa impronta alla mia vita non potevo immaginare le lacrime che avrei versato al momento della partenza dal camp e del ritorno a casa. Non potevo immaginare di stringere legami così forti e sinceri, non potevo immaginare che persone con cui ho convissuto per due settimane mi sarebbero mancate così terribilmente. Non immaginavo neanche la tristezza nel salutare un Paese, la Slovenia, che in quei giorni mi ha regalato tanto e che adesso ammiro –e nel quale tornerò senza dubbio-.
Sono tornata in Italia cresciuta, arricchita, più consapevole di me stessa e della meraviglia di questo mondo così multiculturale: per questo non finirò mai di ringraziare il Lions Club e con esso le persone che mi hanno concesso l’opportunità di vivere quest’esperienza.
Dalle parole alla penna non sono molte le emozioni che si possono trascrivere.
Riuscire a rendere a parole le sensazioni provate durante lo scambio culturale in Serbia non sarà semplice, ma provarci è doveroso per ringraziare quanti hanno reso possibile questa fantastica esperienza.
Quando mi è stato comunicato che la destinazione del mio viaggio sarebbe stata la Serbia ero un po' perplesso, ma dopo i suggerimenti del responsabile degli scambi Lions (108L) di andare a leggere le recensioni lasciate da alcuni ragazzi che avevano fatto già questa esperienza mi sono convinto a partire.
I primi 5 giorni li ho trascorsi in un camp a poche ore da Novi Sad la città dove mi avrebbero poi ospitato le host family una volta terminato.
Il camp era un Promo, quindi era tutto nuovo, immerso nel verde e con staff ansioso di aiutarci.
Nel camp eravamo 5 italiani (me compreso) 2 turchi e un tedesco.
In tutta sincerità' quando mi è stato comunicato che la mia destinazione sarebbe stata la Francia non stavo proprio scoppiando di felicità
Io speravo di andare alla scoperta di culture diverse paesi lontani… e la Francia non mi sembrava l’ideale tanto più quando all’incontro con gli altri ragazzi del mio distretto ho sentito le loro destinazioni.
Ma non potevo essere più nel torto.
Dopo giorni a chiedermi come sarebbe stato il 22 luglio. il giorno della mia partenza è finalmente arrivato
Dopo una notte insonne e una mattinata in preda all’agitazione mi sono finalmente imbarcata sul volo con destinazione Marsiglia Provenza.
Al mio arrivo ho†trovato Caroline, la mia host mom ad aspettarmi, emozionata quanto me.
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