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Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui i miei professori mi comunicarono di aver ricevuto una borsa di studio per poter intraprendere un viaggio di ventuno giorni in Ungheria; incredula e emozionata chiesi chi mi avesse offerto questa opportunità e pian piano iniziai a conoscere il Lions International.
Come una finestra spalancata sul mondo i Lions si occupano di varie realtà: Salute, Ambiente, Scuola, Comunità offrendo un aiuto a chi ne ha bisogno e infine, questo Club si occupa di noi ragazzi cercando di farci diventare cittadini del mondo pieni di sani valori quali amicizia, unione, voglia di scoprire il mondo e di non aver paura nel conoscere nuove culture, lingue o tradizioni. 
Era il mio primo viaggio senza la famiglia, la prima volta che avrei preso un aereo autonomamente ed ero al settimo cielo.
Contavo i giorni con insistenza, avevo guardato mille immagini su Budapest, pensavo semplicemente a quanto fosse meravigliosa quella città, a tutti i panorami che avrei potuto ammirare senza tener bene a mente che quel viaggio mi avrebbe potuto cambiare sul serio, farmi guardare il mondo da un’altra prospettiva.

Quest’estate, dal 21 luglio al 7 agosto, grazie al progetto “Campi e Scambi giovanili”, ho avuto l’opportunità di visitare la Lituania. Prima di partire ero molto entusiasta, ma anche un po’ spaventata, perché non sapevo cosa aspettarmi da questo piccolo Paese di cui non si sente molto parlare. Ora però posso affermare con certezza che questa esperienza è stata la migliore della mia vita e mi ha permesso di ampliare i miei orizzonti.
Ho trascorso la prima settimana in famiglia nella capitale, Vilnius, e in seguito 10 giorni a Karalkreslis, un villaggio a sud-ovest, a 200 km dalla capitale, non lontano dal confine con la Russia e la Polonia, insieme ad altri 17 ragazzi prevenienti da tutto il mondo: Austria, Belgio, Brasile, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, India, Israele, Lituania, Paesi  Bassi, Spagna, Ungheria.

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Piacere a tutti, mi chiamo Lucia e quest’anno ho scelto di provare una nuova avventura da mettere nel mio bagaglio personale: gli scambi giovanili dei lions.
Il 27 giugno sono partita con altri 6 ragazzi per andare in Australia, terra che mi era tanto affascinante quanto sconosciuta: piena di voglia di scoprire un nuovo mondo totalmente diverso dal mio sono arrivata all'aeroporto di Melbourne, dove ho conosciuto la mia host family. Con loro ho trascorso 3 settimane in un piccolo paesino di 3000 abitanti a 3 ore da Melbourne, Rochester, dove ho imparato il loro stile di vita, la loro semplicità e gentilezza, il modo in cui si può avere tutto e star bene anche con poche cose attorno. Da sempre mi hanno trattato non come un ospite, non come una ragazza che proveniva dall’altra parte del mondo, ma semplicemente come una di loro, una figlia, ed è questo il motivo per cui ho trascorso momenti indimenticabili con loro senza avere quasi mai nostalgia di casa, proprio perché li mi sentivo a casa.

Il 12 luglio 2019, a soli sedici anni, ha avuto inizio il mio primo viaggio fuori dall’Europa e la mia prima esperienza in Giappone.
Il desiderio di visitare e conoscere un paese così lontano dal mio, mi ha fatto quasi dimenticare delle tredici ore di volo.
Dopo due aerei e due treni sono finalmente arrivata alla stazione di Okayama, dove ad aspettarmi ho trovato tre delle persone che hanno segnato maggiormente il mio soggiorno in Giappone.
Dopo una breve presentazione, è iniziato subito un tour della zona e poi mi hanno accompagnato a casa della prima famiglia ospitante.
Nella famiglia Inai ho conosciuto i piedi hosts parents, il figlio, la moglie del figlio e i loro adorabili tre bambini. Due giorni dopo di me, è arrivato Chen po Ti, un ragazzo di Taiwan che è stato il mio compagno di avventure per i successivi 21 giorni.

Sono tornata a casa da poco e ogni giorno penso a quelle indimenticabili tre settimane trascorse in Germania, riguardo le foto e rivivo le emozioni e i momenti vissuti.
Sono partita per la Germania il 21 luglio, consapevole che sarebbe stata un’esperienza bellissima ma allo stesso tempo avevo un po' di paura, soprattutto perché mi aspettavano tante prime volte, a partire dal primo volo completamente sola.
Ho trascorso la prima settimana in famiglia a Wurzburg e fin da subito tutta la host family non solo si è dimostrata accogliente e felice di farci visitare nuovi luoghi, ma ci ha fatto sentire parte della loro famiglia.
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L’esperienza che ho trascorso di Camp in Irlanda (Dublino e sud dell’isola) è stata un’avventura interessante che mi ha coinvolto molto nel conoscere la cultura e le tradizioni irlandesi.
Il Camp è durato dal 22 Giugno al 6 Luglio; Mr O’Neil e Ann-Marie (Camp Leader) hanno aiutato me e gli altri 17 ragazzi provenienti da tutto il mondo a rendere questa esperienza indimenticabile, infatti hanno organizzato per noi: visite guidate nelle principali località del sud dell’Irlanda, attività pratiche socialmente utili (come la piantumazione di un giardino pubblico), inoltre hanno programmato momenti ludici come la preparazione di cene etniche, di serate party e barbecue.
Durante il camp siamo stati accolti in tre strutture diverse;la sera in cui sono arrivato a Dublino, poi il giorno successivo a Waterford e dopo una settimana nuovamente a Dublino.

Quest’estate, grazie ad un concorso organizzato nella mia scuola, ho avuto l’opportunità di partecipare dal6 al 27 luglio ad uno scambio giovanile organizzato dal Lions Club.
La mia avventura è nata per puro caso perché prima di questo concorso non conoscevo i Lions, ma devo dire che sono rimasta sorpresa dalla disponibilità e dalla gentilezza delle persone che ne fanno parte e soprattutto dalla fantastica esperienza daloro organizzata.
La destinazione del mio viaggio è stata l’Austria, in particolare Vienna, dove ho vissuto per una settimana con la mia host family, e Neusiedl am See, un piccolo comune situato a 50 km dalla capitaledove ho partecipato al camp “Vienna and around”.
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Prima volta che viaggio con lo “Youth Exchange Program Lions”, un’avventura unica che permette ai partecipanti di conoscere “un campione” della popolazione mondiale, tuo coetaneo, aprendoti gli occhi su come si vive nel resto del mondo, accorgendoti che non esistono barriere né diversità. 27 persone: Arsal, Natasha, Ramiz, Martina, Giorgia, Berit, Ulli, Daria, Paula, Diego, Susanne, Birk, Phindi, Giorgia, Noga, Alicia, Wien, Elsa, Ern,Ylva, Jowen, Liz, Salima, Leo, Birsel e Mert , tutti insieme, dando il massimo per rendere l’esperienza unica. La settimana in famiglia ha creato con gli altri ragazzi un legame indissolubile.
Non ringrazierò mai abbastanza per l’occasione ricevuta. Credo di aver passato momenti così belli e speciali, che rimarranno in me per sempre, momenti che mi hanno aiutato a maturare e che mi hanno arricchito sotto tutti gli aspetti.
Sono grato ai Lions per tutto e spero che questo percorso, appena cominciato, possa portarsi avanti anche con i Leo (di cui sarei fiero di entrare a far parte), ma anche conservare i legami con tutta la grande famigliadi Mozen.
Grazie mille ancora per tutto
Alberto

Osservo un foglio bianco cercando di capire come riuscire ad esprimere a parole le settimane che ho trascorso in Andalusia.
Era l’1 agosto e per la prima volta avrei viaggiato da sola… euforia e preoccupazione si fondevano perfettamente nei miei pensieri. Quel viaggio totalmente inaspettato vinto grazie ad un concorso nella mia scuola stava per iniziare dopo mesi di attesa. 
Ad aspettarmi una famiglia accogliente, con ritmi di vita leggermenti diversi e tanta voglia di farmi conoscere il luogo in cui vivono.
Mi hanno letteralmente fatto fare la turista per alcuni giorni, andando nei musei o semplicemente camminando per la città indicandomi i maggiori punti di interesse.

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Fui avvertita degli scambi lions all’ultimo momento e ebbi solo pochi giorni per preparare l’Acceptance form e inserire la preferenza di tre mete ma sono riuscita a fare tutto grazie alla disponibilissima collaborazione  dei membri Lions. E dopo quella che sembrava un’attesa interminabile ho avuto la meravigliosa notizia, sarei andata nella mia prima scelta , il Texas. 
Non si può spiegare quanto contenta potessi essere e finalmente con la valigia piena di vestiti e il cuore pieno di speranze sono partita. Arrivata nel piccolo ma caldo e accogliente aereporto del Midland ho conosciuto la famiglia che mi avrebbe ospitata per tre settimane. 
Si sono dimostrati fin da subito molto disponibili ma durante il viaggio sono diventati addirittura meravigliosi , mi sono sentita accettata , capita e apprezzata. 
Prima di questa esperienza avevo già fatto alcuni viaggi da sola ma senza l’aiuto dei Lions e devo dire che questo è di gran lunga il migliore. È il migliore non solo perché ho visitato un posto estremamente interessante e sono stata portata in ogni parte del Texas visitabile ma perché lí io ho conosciuto le persone che porterò sempre nel posto più caldo del cuore ...penso di non poterli mai ringraziare abbastanza.
In texas ho avuto tre settimane di “host family” e non sono mai andata in un camp ma è come se avessi vissuto in un camp fin dal primo giorno poiché svolgevo quotidianamente visite e attività con gli altri studenti, i membri Lions e le famiglie ospitanti infatti facevano a turno per accompagnare me e le altre due ragazze.
Inutile dire che l’addio è stato durissimo ... anche ora parlarne o sentire la mia host family mi fa commuovere.
Stiamo programmando un loro viaggio in Italia dopo il matrimonio della loro figlia . In questo caso li ospiterò io e spero di potergli restituire tutto l’affetto che è stato dato a me. 
Grazie a tutti per l’occasione che mi è stata data e in particolar modo 

 

Salve, sono Guido Magrini. Grazie alla associazione Lions quest’estate ho avuto la grande opportunità di partecipare agli scambi giovanili in Texas, più precisamente a: Dallas, Austin, Lubbock e sul lago Texoma.
L’attività più interessante dal punto di vista di aggregazione e conoscenza degli altri partecipanti allo scambio giovanile è stata la permanenza nel campo sul lago Texoma dove, fra le varie attività, sono andato in barca , ho fatto tubing (una attività che consiste nello stare su un materasso gonfiabile attaccato ad una barca), ho conosciuto la flora e la fauna locale del lago, ma soprattutto ho avuto la possibilità di conoscere gli altri ragazzi, i fantastici responsabili del campo e il simpaticissimo autista mr. B .
Per quanto riguarda la conoscenza del popolo americano e del suo stile di vita la permanenza nella casa di Dallas presso gli Ezzell è stata l’esperienza più significativa, dato che ho passato intere settimane con la famiglia ospitante seguendo le loro abitudini e ritmi quotidiani.

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6 luglio: incontro a Milano Linate Elena, l’altra ragazza italiana che parteciperà come me allo scambio in Brasile. Insieme, euforiche ed un po’ agitate, prendiamo il volo che ci porterà a Roma, dove incontreremo Federico, il terzo e ultimo italiano.
Da Roma prendiamo tutti e tre il volo per San Paolo, dodici ore in cui ci conosceremo e getteremo le basi del rapporto che si costruirà in quel mese di esperienza.
Atterrati a San Paolo, abbiamo incontrato le nostre famiglie che subito ci hanno accolto con calore e gentilezza. Da lì abbiamo raggiunto la città dove avremmo vissuto per tre settimane: Sao Jose Dos Campos.
Nonostante fosse la mia seconda esperienza all’interno degli scambi giovanili, inizialmente l’agitazione non è mancata, sia per la cultura diversa, sia perché nella mia host-family solo Priscila, la mia host - sister brasiliana, parlava inglese.
Pensavo davvero fosse un ostacolo, ma dopo i primi giorni ho iniziato a comprendere qualche parola e qualche frase in portoghese grazie ad alcune similarità con la lingua italiana.

Likely unaccostumed even for us who are quite close to it, as a teen I discovered Hungary in many newsworthy aspects.
I started my journey on a plane, token from the airport of Roma Fiumicino, that landed to Budapest’s Ferihegy airport.
For the first week I stayed in Nyiregyhaza, a nice small city at North-East, not so far from the border with Ukraine. My host family (two guys and their parents) was kind, warm, congenial and so interested about me and Italian culture, a point that I really appreciated and that in a first time surprised me, also because I found out we have many things in common
I fit in everywhere and I have met wonderfull Hungarians which left me with great memories and a bit of nostalgia too.
From 7th to 17th of July I stayed in Gyòr and thereabouts. Knowing people from Indonesia, Mexico, Tunisia and so on is something that I am not able to explain, and this “something” is the reason why I thank Lions Association for this experience, is the reason why I suggest you to join us and became part of it, and is the reason why I am writing this report.

Il mio primo viaggio da sola inizia proprio il 5 agosto alle 10:30 quando l’aereo per Malaga con scalo a Francoforte parte da Bologna
Ero impaurita e pensavo di non farcela fino a quando uscendo dall’aereoporto vidi scritto “Bienvenida Mara Karolina”
Tirai un sospiro di sollievo vedendo la mia host family
Mettendomi in gioco ho imparato tanto da questa esperienza come il valore degli scambi culturali, l’importanza dello spirito di adattamento per potersi integrare in un nuovo ambiente, cercando punti di incontro tra la mia cultura, e la loro, veicolando le nostre conversazioni attraverso una lingua comune (l'inglese), e, soprattutto, che bisogna avere fame di sapere, di conoscenze per soddisfarsi al meglio quando si raggiungono persone e luoghi nuovi
Tutto ciò è stato possibile grazie al lavoro continuo dei Lions che da anni portano avanti i valori dell’ospitalità e lo scambio interculturale
Grazie di tutto!

Posso descrivere queste mie quattro settimane con una parola: divertimento.
Quest'estate ho provato un'esperienza unica, è iniziato tutto ad ottobre quando una professoressa mi ha introdotto ai lions, e sembra sia passata una settimana da quando ho intrapreso il primo viaggio intercontinentale da solo. Le varie attività che ho fatto con la famiglia o con il camp mi hanno colpito perché erano sempre interessanti e la maggior parte delle volte cose nuove. Non mi aspettavo di fare così tante amicizie, sia con i ragazzi del camp, sia con altri ragazzi che la mia seconda mamma mi ha fatto conoscere.
Sulla durata di 25 giorni in Giappone ne ho passati soltanto tre in camp, ma nonostante fosse corto mi sono divertito ed ho conosciuto meglio i due ragazzi del Taiwan che erano in camera con me e la ragazza della Finlandia. Ma ho trovato pure molti ragazzi delle medie, che si trovavano lì grazie ai loro professori, e che erano molto simpatici.

Grazie alla cordiale disponibilità del Lions Club Argelato-San Michele (Bologna)di sostenere la mia candidatura, ho potuto partecipare a questa esperienza.
La Partenza
Dopo l'utilissimo meeting, gestito da Loris Baraldi, a Sassuolo, con i candidati del distretto in preparazione alla partenza, ho effettuato da solo il Check-in e l'imbarco, che è stato molto facile e fluido.
Il viaggio è stato lungo, con cambio a Francoforte, ma confortevole...

Il 13 Luglio 2019 sono partita, cuore in gola ed emozioni a mille, per il Messico, per uno scambio di tre settimane.
Moltissime domande mi frullavano per la testa, ed ero veramente emozionata, essendo anche la mia prima esperienza di scambi. Eppure non appena sono arrivata la famiglia è davvero riuscita a farmi sentire a casa.
L’accoglienza messicana è spettacolare: sono gentili, disponibili, affettuosi, ospitali, aperti.  Ho vissuto in Città del Messico nord la prima settimana e sud l’ultima settimana. Abbiamo visto molte cose già nei primi giorni: i vulcani, Reforma, Chapultepec, le piramidi di Teotihuacan e altro. Ma quello che più ho apprezzato è stata la vita normale dei messicani: i mercati, la cucina, i giri in macchina e a piedi e in bus per la città, incontrare amici. Con la seconda famiglia ho fatto una vita ancor meno turistica: ho visto il centro universitario, abbiamo passato il pomeriggio in un parco, ho conosciuto la famiglia, abbiamo condiviso il tempo da “hermanas”.

¡Hola! Estimados señores questo è il mio report dell'esperienza vissuta in Messico->
The Mayan Wonders Lions Camp.
Quando ho visto che mi era stato assegnato il Messico, mi sono emozionata.
Ho studiato alle superiori lo spagnolo e in questo periodo avevamo approfondito leggermente la cultura messicana. Perciò grazie a questa infarinatura e curiosità personale, sono partita alla volta del mio quarto viaggio con i Lions.

Il 13 luglio del 2019 sono partita per un viaggio che mi ha portata in Olanda, quest’anno è stato per me la terza volta che ho avuto l’opportunità di viaggiare con il Lions e come nelle esperienze precedenti mi sono divertita.
Sono stata ospitata da una famiglia residente in Heino, in mezzo alla natura. Edwin, Ilse e il figlio Bram sono stati le persone più disponibili e interessanti che io abbia mai conosciuto e in questo periodo ho avuto anche l’opportunità di condividerlo con un’altra ragazza turca, Ecem, ed è stato ancora più bello.

Quest’estate sono partito per la mia prima esperienza di scambi Lions. Non sapevo cosa aspettarmi anche perché non sapevo molto sul paese in cui dovevo andare ovvero la Finlandia. Proprio per questo motivo, prima della partenza mi sentivo molto teso ma allo stesso tempo curioso di partire per questa nuova avventura. Sono decollato dall’aeroporto di Milano Malpensa il 14 luglio per poi atterrare a Helsinki il pomeriggio stesso. Le prime due settimane le ho trascorse in famiglia in una piccola città chiamata Lohja ( a un’ora di macchina da Helsinki). La mia host-Family era composta da una coppia sposata che aveva tre figli: una ragazza di 15 anni, un bambino di 3 e un bambino di 1 anno. Sebbene non abbia legato molto con la ragazza, anche perché non era molto socievole, ho trascorso tante belle giornate con la host-mum e con i bambini, mi piaceva giocare con loro nelle mattine in cui stavo in casa o andavamo a fare il bagno al lago.
La famiglia è stata molto educata e mi ha fatto sentire come a casa.