Dal 27 giugno al 19 luglio ho trascorso bellissime giornate in Francia: il periodo si divideva nel seguente modo: una prima settimana i numerosi giovani coinvolti sono stati accolti in famiglia privata (che poteva ospitare uno solo o anche due ragazzi insieme) e le successive due settimane tutti insieme con gli animatori, alloggiando in varie strutture in base al luogo che dovevamo visitare.
La prima settimana, per me presso la famiglia Picaud, è stata magnifica perché ho potuto osservare e comprendere la vera quotidianità e l’ospitalità che possono offrire le famiglie Lions a noi giovani ragazzi che per un’ intera settimana siamo stati accolti come figli.
Io, con la mia famiglia di accoglienza, abitavo in un piccolo paese di Voiron chiamato Rives, a Nord-Ovest di Grenoble. Dopo una serata di accoglienza comune da parte dei Lions di Annecy per illustrarci brevemente il programma e la rispettiva famiglia ospitante abbiamo potuto iniziare a banchettare e chiacchierare con la famiglia e gli altri ragazzi venuti da ben 19 Paesi e di 3 continenti differenti; una miriade di culture,tradizioni, lingue diverse quella sera pullulavano nell’aria, in quella calda serata ad Annecy le Vieux.
Nella mia scuola ogni anno le classi quarte partecipano a un concorso, dove ogni studente deve scrivere un testo su un determinato argomento e quest'anno la traccia data era "lo spreco alimentare".
L'aspetto interessante, soprattutto per una ragazza come me che studia le lingue, è la possibilità di vincere, grazie al Lions club, un soggiorno all'estero di circa 20 giorni.
Ahimé non sono una dei vincitori, ma sono stata ripescata dal momento che un'altra ragazza si era ritirata....ed è così che è iniziatala mia avventura di 3 settimane in Francia, più precisamente ad Amiens, città non molto distante da Parigi.
Il soggiorno passato con la famiglia è stato magnifico; abbiamo fatto moltissime attività, le più emozionanti sono state: la velotrain, un percorso su rotaie alla scoperta del paesino di Boucieu-Le-Roi .
Nel 1943 il cantante francese Charles Trenet cantava la canzone “Douce France”, un brano che non era soltanto un insieme di orecchiabile melodia e rime, ma un vero e proprio inno alla Francia e alla sua meravigliosa gente.
Ogni qual volta ripenso al mio primo scambio giovanile Lions, non mi vergogno di affermare che il cuore mi si riempie di nostalgia.
Quando la scorsa estate sono partito alla volta di Parigi con destinazione finale Amiens (piccola città nella Francia del nord), mai avrei immaginato di poter vivere una così magnifica esperienza, un’esperienza che difficilmente potrò scordare.
Giunto a destinazione sono rimasto positivamente colpito e sorpreso dall’accoglienza della famiglia che mi ospitava.
Sin dal primo momento, infatti, tutti i membri della famiglia si sono rivelate persone a dir poco squisite che per tutta la settimana trascorsa insieme si sono prodigate per farmi sentire a pieno titolo un componente del loro nucleo condividendo con me la loro quotidianità.
Grazie a loro ho potuto mettere in pratica quanto appreso dopo anni di studio della lingua francese ma soprattutto vivere appieno nella cultura francese partendo anche dagli aspetti più semplici come, per esempio, quello gastronomico.
Ma il loro spirito di ospitalità è andato oltre, poiché mi hanno fatto visitare e scoprire luoghi e peculiarità che solo persone native di una terra potevano conoscere.
Dopo essere salito sul volo delle 7 da Torino a Parigi e poi da Parigi a Helsinki ho trovato ad attendermi all’aeroporto alcuni responsabili del Lions Club che avevano 1 cartello con su scritto il mio nome, pratica questa ricorrente in ogni mio spostamento. Sotto questo aspetto l’impeccabile organizzazione di treni, macchine, segnali e traghetti mi ha permesso di orientarmi agevolmente e allo stesso tempo essere più tranquillo.
La settimana con la prima famiglia, a Lieto composta da genitori, 3 figlie di cui 2 sposate e la terza della mia stessa età, è stata davvero fantastica. Mi sentivo veramente come a casa, e loro si sono impegnati a questo proposito, per esempio parlando sempre in inglese per non escludermi, organizzando visite (in particolare a Turku, a mio parere vivace e splendida città a 12 km di distanza), attività e chiacchierando spesso e volentieri con me. E l’ultimo giorno vedendoli con le lacrime agli occhi sono rimasto molto commosso.
Per quanto riguarda la mia personale esperienza posso solo dire che è stata meravigliosa!!!
Mi è piaciuto tutto moltissimo anche grazie al fatto che ho sempre incontrato persone gentili e disponibili.
Il posto dove ho soggiornato più a lungo, o vero Mariehamn nelle isole Aland, direi che è perfetto per questo tipo di viaggi!E la popolazione è molto cordiale! Ti mettono così a tuo agio che sembra davvero di essere a casa propria. Problemi rilevanti non ce ne sono stati e quelli piccoli si potevano tranquillamente superare con un sorriso, perché non dipendevano dalla vostra organizzazione che ho trovato praticamente perfetta. Inoltre il responsabile del campo nelle Aland, Jyrki, ha fatto tutto il possibile e credo anche l'impossibile per far si che il nostro soggiorno fosse il massimo.
Il mio viaggio è cominciato alle 4.30 am di lunedì 16/07/07.
Dopo due voli aerei (VCE-VIE e VIE-HEL), alle ore 15.00 sono, finalmente, arrivata a destinazione: HELSINKI-VANTAA, un grandissimo e bellissimo aeroporto appena fuori la capitale.
Arrivati in hotel, hanno subito cominciato a farci fare delle attività di gruppo per farci conoscere. L’organizzazione è stata meravigliosa. Non ci hanno fatto mancare nulla. Anzi ci hanno dato molto di più delle solite aspettative: dai biglietti per i mezzi di trasporto, alle entrate in varie attrazioni turistiche della città e al parco divertimenti di LINNAMAKI con anche una carta di 10 € da spendere nei negozi del parco, e poi non dimentichiamo il tantissimo FREE TIME non solo durante la giornata ma anche la sera e la disponibilità degli organizzatori è stata 24 h su 24!!!!
Non so come riuscire a sintetizzare e far comprendere pienamente ciò che è stato per me questo viaggio importante e indimenticabile.
Questa vacanza in Finlandia è stata la mia prima esperienza con i Lions e il mio primo viaggio completamente da sola, senza familiari o amici su cui potessi contare per far fronte ad eventuali momenti di difficoltà…,ma per fortuna non ve ne è stato bisogno perché non ce ne sono stati!
La mia esperienza è durata tre settimane circa: l’avventura è iniziata con una settimana al campus e conclusa con le due settimane trascorse in famiglia.
Non posso non confessare che inizialmente partivo un po’ titubante, con la paura di questa prima esperienza ma allo stesso tempo la voglia di divertimi, scoprire, conoscere e imparare mi ha aiutata ad intraprendere questo viaggio con più sicurezza.
Dopo circa cinque ore di viaggio eccomi arrivato nella tanto agognata Helsinky. Qui ad attendermi all’ aeroporto ho trovato una collaboratrice del Lions Club che mi ha ospitato la prima notte in casa sua (una casa da urlo, meravigliosa!!!).
Il viaggio è stato lungo ma tutte quelle ore sarebbero state ripagate in poco tempo, sia dalla cordialità della famiglia che dalla bellezza dei luoghi.
La mia esperienza in Finlandia, a Karttula, presso la famiglia Miettinen è stata molto positiva.La famiglia si è dimostrata molto cordiale e gentile, ho conosciuto molti ragazzi che parlavano bene l'inglese, potendo cosi scambiare qualche parola sui nostri paesi.
Grazie al presidente del Lions locale ho svolto molte attività interessanti come giocare a golf a Tervo, nel campo di Erikkala Golf, visitare il lussuoso hotel Blue Whitee Resorts nei pressi del lago Lohimaa, andare a cavallo, vedere una stalla finlandese, assistere ad un tradizionale "rituale" a Riuttala: la Kuppaus, partecipare al concerto di Antti Tuisku a Suonenjoki, vedere la coltivazione delle fragole, fare shopping a Kuopio.
Il primo luglio 2007 iniziava la nostra avventura in Finlandia, dove Anna, Marina ed io, assieme a molti altri ragazzi provenienti da tutta l’Italia e da molte altre parti del Mondo “sparsi qua e la nel grande Nord” avremmo dovuto trascorrere ventitre giorni.
L’avventura è iniziata con una pesante giornata trascorsa, faticosamente, viaggiando con aerei, automobili e treni per raggiungere la destinazione Tampere, una delle più importanti città finlandesi. Ad aspettarci c’erano le rispettive famiglie ospitanti, impegnate a riconoscerci nel luogo ed all’ora prestabilita, dopo aver precedentemente ricevuto informazioni sul nostro aspetto. Al termine del viaggio ci siamo smistati nelle famiglie dove ognuno di noi avrebbe intrapreso la propria esperienza personale che ci avrebbe impegnato fino al ventitre luglio.
Non mi sarei mai aspettata di poter partire grazie agli scambi giovanili Lions.
Non vedevo l’ora di prendere l’aereo per conoscere una cultura completamente diversa dalla nostra e passare 24 giorni in Finlandia.Partenza il primo luglio alle sette un quarto(del mattino) con i miei due compagni di viaggio Marina e Matteo.All’inizio ero molto agitata perché, per la prima volta, sarei stata da sola in una famiglia quindi dovevo fare tutto con le mie forze. Una volta salita sull’aereo le mie paure passarono e pensai solo a divertirmi.
Quest’anno ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza diversa dal solito all’estero. Ero già stato fuori dall’Italia, ma per turismo o in college a trascorrere una acanza-studio; durante l’ultima estate, grazie ai Lions, ho trascorso tre settimane in famiglia in Finlandia.
Appena arrivato all’aeroporto di Helsinki la famiglia mi ha atteso e condotto a casa; fin dall’inizio si sono dimostrati simpatici e mi hanno fatto sentire a mio agio; anche le tre figlie, più grandi di me, sono molto simpatiche. La famiglia che mi ha accolto abita in un piccolo paese a 35 km da Helsinki, Jokela e stava ospitando anche una ragazza giapponese.
Quest’anno ho avuto la possibilità di partecipare a uno degli scambi giovanili organizzati dal Lions Club.L’iniziativa mi ha permesso di trascorrere tre settimane in Finlandia: ho partecipato a un campus chiamato Helsinki City Camp e successivamente sono stata ospitata da una famiglia finlandese.
Helsinki City Camp (HCC)
L’Helsinki City Camp ha sede presso l’Hotel Vuoranta, un albergo immerse nel verde della costa dell’isola di Vuosaari, a soli 14 Km dal centro di Helsinki.Benché il tema principale dell’HCC sia la città di Helsinki, il campus pone particolare attenzione alle attività di gruppo.Queste ultime sono state essenziali per aiutarmi a socializzare con gli altri “campers” (così erano definiti i giovani presenti al campo).
Il gruppo era composto da 28 ragazzi provenienti da ben 21 stati diversi: (USA (Hawaii e Texas), Malaysia, Giappone, Cina, Israele, Turchia, Slovacchia, Irlanda, Ungheria, Ucraina, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi, Danimarca, Norvegia, Francia, Germania, Svizzera, Belgio, Finlandia e Italia.
L’esperienza dello scambio giovanile è stato molto interessante e formativa.
Io sono stato in Finlandia a Himanka, una cittadina a 500 km da Helsinky.
Sono stato ospitato da una famiglia molto gentile che ha fatto di tutto per mettermi a mio agio e con la quale sono rimasto in contatto.
Con loro o vissuto, ed apprezzato il loro stile di vita, ho avuto modo di visitare diversi luoghi; in quel periodo sono stato ospite del Lions Club locale dove c’è stato lo scambio dei guidoncini.
Martedì 25-luglio 2007, sono partita dall’aeroporto di Venezia alle ore 7:15 e dopo tre transfer trascorsi in solitaria sono arrivata alle 16:35, ora finlandese, nel piccolissimo aeroporto di Savonlinna, dove ho trovato ad accogliermi la famiglia ospitante Sirpa H. e Jouko T., due signori molto chiusi e timidi,che fin da subito hanno lasciato trasparire molta disponibilità.
Dopo un ora di strada in auto siamo arrivati a Kesalahti, un piccolo centro abitato dominato dalla presenza di laghi e boschi, che sembravano nascondere e sovrastare le case posizionate molto distanti l’una dall’altra al contrario da quanto siamo abituati nel nostro paese!Arrivati alla loro casa, nascosta in mezzo ad un grande bosco, mi sono sistemata nella piccola casetta di legno, dove oltre ai miei ospiti ci vivono cinque gatti ( che dormono in qualsiasi momento della giornata sul tavolo della cucina) e due cani uno dei quali era più simile ad un cavallo, viste le dimensioni..! Fin dal primo momento quindi ho notato che l’igiene e la pulizia non era un loro punto di forza.. nonostante tutto la camera nella quale ero sistemata, non era affatto male, anzi, molto grande, luminosa e spaziosa. Durante la cena, purtroppo sono venuta a conoscenza che i ragazzi che dovevano vivere quest’esperienza assieme a me: Kaisa N., Turca di 17 anni e Kristian H., Finlandese di 17 anni, nipote di Sirpa H.; non ci sarebbero stati.
Dal 10 al 28 luglio 2007 sono stata ospite della famiglia Sorri a Savonranta, un paese di circa mille abitanti a ovest della Finlandia.
Seppo e Pirkko, i miei ospiti sono stati molto gentili e disponibili nei miei confronti e con Shiri, la ragazza israeliana con la quale ho condiviso la mia permanenza.
La prima impressione ricevuta dalle varie email che c’eravamo scambiati in precedenza è stata pienamente confermata.
Seppo e Pirkko mi hanno fatto subito sentire a mio agio e mi hanno coinvolto in attività e gite che hanno fatto scorrere fin troppo rapidamente questo periodo di vacanza.
Ho avuto modo di conoscere parecchie altre persone e di avvicinarmi alla loro mentalità, alle loro abitudini, al loro stile di vita vivendo ogni giorno in mezzo a loro.
Ho imparato a vivere in piena sintonia con la natura soprattutto nei giorni trascorsi nel loro summer cottage che si trovava in un luogo isolato in mezzo alla foresta e vicino ad un lago ed era privo di tutte le comodità a cui noi siamo abituati nelle nostre case ( luce elettrica, acqua calda...).
La mia esperienza in Finlandia è cominciata con la permanenza in famiglia, che viveva a Virrat, un piccolo villaggio nella zona dei laghi finlandese, di circa 6000 abitanti.Le due settimane che ho trascorso con la famiglia, nella loro casa a venti km dal centro della cittadina sono state caratterizzate da un susseguirsi di attività, nella zona, molto interessanti.
Ho partecipato allo scambio giovanile dal 26 luglio al 19 agosto,in un paese meraviglioso,con tradizioni,cibi e modi di vivere diversi dal nostro paese.
Ho iniziato stando in famiglia dal 26/07 al 10/08,mi hanno accolto come se facessi parte della loro famiglia con la massiama generosità,mi hanno aperto la loro porta dandomi della "benvenuta".
Stando nella loro famiglia ho catturato le meraviglose diversità del loro paese,e la loro gentilezza. Durante il periodo,mi sono interessata delle loro usanze, ricambiando anche con le loro curiosità del mi paese.
E' stato difficile lasciare la famiglia.
Ho proseguito lo scambio dal 10/08 al 19/08 nel campo finlandese.
E stata un'esperienza meravigliosa,ho imparato molto anche nel campo,amiciazia,culture diverse.
Abbiamo svolto molte attività e giochi,molto piacevoli sulla Finlandia ed altro.
E stato facile unirci nel campo, quanto è stato difficile lasciarci.
Il viaggio in Finlandia è e sarà un'esperienza che mai dimenticherò.
Ho sempre desiderato vedere i paesi nordici come la Finlandia dei quali mi ha sempre incuriosito l'aspetto paesaggistico e farlo mediante un campo musicale ha reso ancora più speciale un'esperienza già di per se indimenticabile .
Ma parliamo della famiglia che mi ha ospitato , all'inizio ne ero un pò turbato un quanto nella lettera di presentazione avevano detto di non parlare molto bene l'inglese ed io ne ero spaventato. Diversamente da quelle che erano state le mie aspettative la realtà è stata notevolmente migliore , la famiglia Mattila , in particolare Reima Mattila, il marito, si è infatti dimostrato molto disponibile nel farmi visitare la vicina città di Turku appena 30 Km da Paimio, dove la famiglia Mattila abitava.Inoltre ho potuto visitare anche l'arcipelago finlandese che mai mi sarei aspettato così grande per dirne solo qualcuna.Il tempo poi durante quei giorni è stato insolitamente caldo con minime ampiamente sopra i venti gradi , infatti le minime arrivano a poco più di dieci gradi come è poi successo durante il campo.E veniamo ora al campo , innanzi tutto era ben organizzato : la mattina provavamo i pezzi che sarebbero stati suonati nel concerto di fine campo dopo pranzo svolgevamo attività tipiche nei summer cottage finlandesi quali potevano essere il canottaggio o l'orientamento finlandese nella foresta o ancora cucinare alimenti sul fuoco . Inoltre anche grazie alla comune passione si sono formati forti legami con gli altri membri del campo. Il fatto poi di aver mollato lo strumento e di averlo poi ripreso in occasione del campo come molti altri ragazzi è stato sicuramente un fattore d'unione.Per questo sono sicuro che rifarei ancora un'esperienza simile.