Poco più di due settimane lassù... in una città stupenda, accompagnata da gente disponibile e cordiale... Che dire? Berlino nel cuore ormai!
È stata un'esperienza unica... unica è un eufemismo; ho trascorso in quella stupenda città il mio diciottesimo compleanno e, grazie ai Lions e Leo di Berlino... e soprattutto ai miei compagni di Campo da tutto il mondo, non lo dimenticherò mai...
Abbiamo visitato musei sull' olocausto e sulla seconda guerra mondiale, abbiamo toccato con mano il muro... abbiamo visitato il museo dei computer games... abbiamo tifato come degli ultras assistendo alla partita dell' Herta (la squadra di Berlino) contro Stuttgart... davvero sensazionale... abbiamo trascorso due bellissimi giorni sul Mar Baltico... e grazie alla fiducia di chi ha organizzato abbiamo avuto anche molto tempo libero per andare dove volevamo….
Mi chiamo Sara, e tramite l’organizzazione degli Scambi Giovanili Lions ho fatto una meravigliosa esperienza in Germania.
La mia avvenutura è iniziata il 23.07.2011.
Ero spaventata ma allo stesso tempo eccitata e mi chiedevo:
-cosa mi aspetterà?
-me la saprò cavare da sola lontana da tutto e tutti?
Beh le conferme le ho avute appena atterrata...
Ad accogliermi all'aeroporto c'era la ragazza italiana, e la mia seconda famiglia:) Per potermi identificare, la mia seconda famiglia, mi aveva detto di indossare una bandiera italiana, e io l'ho indossata, scuscitando curosità nelle persone presenti all'aeroporto, tutti ridevano e io con loro perchè era una scena davvero buffa da vedere:)
Sono partita per questa esperienza, ad essere sincera, con non pochi dubbi, presa dalla paura di un’eventuale mia improvvisa timidezza nel conoscere nuove culture e nuove persone e considerando il fatto che , anche se ho sempre voluto intraprendere un lungo viaggio all’estero, è stata la prima volta che mi trovavo per così tanto tempo lontana dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla quotidianità.
Subito dopo le prime 24 ore questi dubbi sono stati spazzati via dall’accoglienza e dalla gentilezza di Kristel e Arno Ovelgoenne, la mia host family.
Queste persone si sono impegnate al massimo per farmi sentire a casa dalle piccole cose come il caffè ed il pranzo, fino alle grandi come la possibilità di conoscere giovani del posto, uscire con loro, vedere città (nella fattispecie Dusseldorf e Bonn) e particolari opere d’arte.
Grazie a loro sono riuscita non solo a rispolverare e, addirittura a migliorare, la lingua tedesca studiata in precedenza con molta passione, ma anche di entrare nel vivo della cultura del posto avendo, inoltre, il piacere di conoscere anche molte persone adulte altrettanto disponibili e cordiali.
Appena uscito dall’aeroporto, ho subito trovato i vicini di casa della mia hostfamily, venuti a darmi il benvenuto e a portarmi a Gifhorn, il paese dove avrei trascorso la mia settimana in famiglia. Nella mia hostfamily c’erano quattro figli, di cui due più o meno della mia età, con i quali ho passato gran parte del tempo. Mi sono divertito tantissimo, in particolare con il più piccolo, che aveva la passione del calcio e riusciva sempre a convincermi a giocare con lui, benché io non sia molto sportivo.
Durante la settimana in famiglia ho potuto visitare con la mia hostmother il paese in cui mi trovavo e la zona circostante; ho anche avuto la possibilità di andare a scuola con due dei miei hostbrother, anche se, essendoci andato l'ultimo giorno di scuola, non ho assistito alle lezioni.
Benché fossi già stato in Germania con i miei genitori, l’esperienza in famiglia mi ha permesso di conoscere meglio la cultura e il modo di vivere tedeschi, cosa che le normali visite turistiche non permettono.
Il 1 luglio sono partito per la Germania destinazione Hannover. Quando sono arrivato ho preso subito il bagaglio e ho subito trovato un membro dei lions ad aspettarmi con un loro cartello; siamo andati in macchina e mi ha portato subito dalla mia host family. La mia host family era proprietaria di un albergo quindi sono stato in una delle loro stanze insieme ad un ungherese ed ad uno spagnolo. All’inizio ero un po’ spaesato ma dopo il primo giorno era tutto già perfetto. Mi sono ritrovato in un gruppo fantastico ci siamo subito messi in sintonia fin dal primo giorno in cui ci siamo detti “Ciao io mi chiamo Adriano e vengo dall’Italia” ecc…
Penso che non dimenticherò mai questa esperienza che ho avuto la fortuna di fare, infatti è stata positiva per tutta la sua durata e oltre ad essermi veramente divertita penso di essere cresciuta moralmente e come persona.
Ho incontrato un sacco di ragazzi e ragazze dai quali ho imparato tantissimo, dagli usi e costumi tipici al modo di rapportarsi con gli altri!
Ritengo di essere stata molto fortunata anche per quanto riguarda la famiglia che si è subito rivelata molto disponibile e sempre pronta a farci provare nuove cose e a sorprenderci, inoltre ho instaurato un bel rapporto di amicizia con l'altra ragazza italiana in famiglia con me, Francesca Stretti, che probabilmente verrà a trovarmi in questi giorni :)
Stendere una breve relazione sulle tre settimane più impegnative, sconvolgenti e avvincenti della mia vita non è per niente semplice. Si rischia di scrivere troppo senza dire niente, perché quello che veramente ti cambia degli scambi giovanili non sono le attività svolte secondo il programma previsto, bensì le amicizie nate durante quei venti giorni che sembrano un’era geologica prima di partire e un paio d’ore una volta tornati.
Il nostro campo (Euro Alpine Youth Alliance) era sostanzialmente un esperimento, dato che era la prima volta che veniva organizzato uno scambio di tre settimane interamente in camp a Scheidegg, Monaco e Cisano di Bardolino. Ebbene io posso tranquillamente affermare che l’esperimento è riuscito alla perfezione.
Questa è stata la mia prima esperienza in un Lions Youth Exchange.
È stata una sorpresa partecipare a questo campo l nonostante tutti i mei timori e preoccupazioni, posso affermare che ho passato momenti indimenticabili e ho conosciuto persone veramente eccezionali di tutte le nazionalità
Il viaggio in aereo non è stato lungo: infatti partendo da Treviso in un’ora e venti eravamo già all’ aeroporto di Frankfurt-Hann con le valigie in mano.
Durante il tragitto in macchina ho fatto conoscenza con la famiglia Nichtern e devo dire che fin da subito mi sono sembrate persone gentili, estroverse e disponibili.
La famiglia era composta dal padre Thomas ( che è past presidente di uno dei 5 clubs della città), la madre Monika e le figlie Aline di 20 anni e Shari di 19.
Questo nuovo Campo, organizzato per la prima volta quest'anno, ha visto la partecipazione di venti giovani, quattro per ciascuno dei seguenti Paesi: Germania, Austria, Italia, Slovenia e Croazia.
La prima settimana si è svolta a Scheidegg, vicino a Lindau in Germania: una località ottima dove si è creato un vero e proprio gruppo anche grazie alle varie attività sportive ivi svoltesi, quali canyoning e arrampicata, ma anche grazie ai vari workshop e alle attività di tipo sociale.
Infatti siamo stati informati diffusamente circa le condizioni delle persone handicappate in Germania, con conseguenti varie riflessioni e confronti anche con la situazione in Italia e negli altri Paesi dei partecipanti.
Inoltre abbiamo avuto un incontro con il sindaco del paese e poi la visita a un museo tipico nonché, per quanto riguarda le attività culturali, un’interessante visita guidata al museo Zeppelin.
L'organizzazione delle giornate era perfetta: giusti orari e sufficiente tempo libero.
I racconti entusiasti sia di mia sorella che di mio fratello ogni volta che rientravano dalle esperienze degli Scambi Giovanili Lions mi hanno sempre incuriosito e così ho voluto esperimentarli anch’io appena possibile; per la verità la mia ancor giovane età restringeva le possibilità e così ho potuto accettare solo due settimane in Germania, la prima in famiglia e la seconda nel cosiddetto Campo.
Il mio soggiorno in famiglia è stato molto confortevole! I genitori sono stati molto gentili, generosi e disponibili durante tutta la settimana. Non ho avuto nessun problema nella comunicazione: tutta la famiglia parlava perfettamente inglese e nei momenti in cui ci riunivamo tutti assieme, parlavano tra loro inglese al fine di farmi sentire partecipe alle conversazioni; riguardo al cibo i pasti erano sempre regolari e cercavano sempre di soddisfare i miei gusti.
Durante la settimana abbiamo svolto molte attività interessanti e divertenti, tra cui una giornata trascorsa a praticare canottaggio, una visita a Francoforte e a Mainz, un pomeriggio trascorso nella ‘Coface Arena’ a vedere la nazionale tedesca di calcio, tante uscite con gli amici della mia host sister e molto altro.
Questo é stato il mio primo scambio internazionale con i Lions club.
É stata un'esperienza indimenticabile e vorrei ringraziare tutte le persone che lo hanno reso possibile.
La prima settimana l'ho trascorsa a Hösbach insieme ad un'altra ragazza italiana, Roberta Giuliani, con cui ho legato molto in una famiglia gentilissima e molto disponibile sempre pronta a farci provare cose nuove, infatti ci siamo divertite davvero un sacco e ogni giorno conoscevamo ragazzi/e nuovi.
Anche le due settimane successive passate al camp sono state davvero belle.
Sono riuscita a legare con tutti i ragazzi presenti e insieme abbiamo vissuto esperienze sia belle ( ad esempio: canoa, piscina, visite in molte cittá, week-end a Norimberga, festival e servizi televisivi) sia brutte (per fortuna solo una: incidente stradale il primo giorno).
Spero di rimanere in contatto con tutte le persone che ho conosciuto durante questo scambio e di sicuro é un'esperienza che consiglierei di fare a tutti i miei amici.
Quando ho scelto di intraprendere questa avventura, non potevo immaginare cosa avrebbe significato per me e la mia vita.
Non sono una ragazza molto aperta alle nuove amicizie, sono piuttosto timida e necessito del mio tempo. Avevo deciso di buttarmi in questa nuova esperienza proprio per mettermi in gioco; non era la prima volta lontana da casa ma lo era tra volti sconosciuti che non parlavano la mia lingua. Il viaggio in aereo è stato pieno di pensieri e dubbi: il mio inglese sarà all’altezza? La mia timidezza mi farà apparire ingenua?
Appena arrivata all'aeroporto di Dusseldorf, vengo accolta calorosamente dalla moglie di uno dei leaders del campo che mi accompagna alla stazione e mi aiuta a prendere il treno per Rheinbach, dove incontro finalmente la mia host family.
Loro sono una famiglia unita, allegra e in casa c'è sempre qualcosa da fare.
Penso che la cosa più bella quando si è lontani dal proprio paese, da genitori e amici sia sentirsi a casa ed è come loro mi hanno fatta sentire sin dal primo momento!
Mi hanno trattata come una figlia e io sentivo davvero di avere tre sorelle.
Grazie a loro ho cavalcato un cavallo e piantato un albero per la prima volta!
E' incredibile come in soli 12 giorni si sia creato un legame così forte, nemmeno io ci credevo prima di partire.
EURO ALPINE YOUTH EXCHANGE
02 – 22.8.2013
2-9 Agosto 1^ Settimana a Scheidegg: impressioni
A Scheidegg è stata la prima settimana insieme; 20 ragazzi e ragazze in rappresentanza di 5 nazioni: Germania, Austria, Slovenia, Croazia e Italia. Inizialmente il gruppo doveva ancora formarsi e ognuno stava con i ragazzi della propria nazione ma nel frattempo faceva anche amicizia con gli altri; e così ho notato che quasi tutti gli altri ragazzi parlavano con quelli che non conoscevano senza pensare “io non parlo con te perché non ti conosco” come è capitato a me nei primi giorni. Poi ho cominciato a vincere la mia timidezza e ho cominciato a conoscere meglio un po’ tutti.
Le attività che ci hanno proposto: l’arrampicata, la visita ai musei Zeppelin, e delle palafitte, le ho trovate abbastanza buone considerando che non eravamo in una grande città e quindi non avevamo molte possibilità di vedere “grandi” cose.
Per quanto riguarda la “location” non ho trovato un gran che il cibo. Più di una volta ci hanno fatto pasta e ho capito che non è la loro specialità; era scotta, e molto.
Quando invece ci hanno proposto alcuni piatti tipici sono stata soddisfatta.
In questa settimana ho capito che: i tedeschi sono veramente dei “festaioli” ed ogni occasione è buona per festeggiare;
in Germania e in Slovenia s’impara l’inglese molto bene e tutti hanno una buona pronuncia. L’Italia invece, non è così brillante in merito.
Dopo questa settimana quasi in “isolamento” non vedevo l’ora di andare in città!
Tutto ha avuto inizio l'estate prima della mia partenza per la Germania.
Già una volta avevo provato l'esperienza di lasciare casa mia, nel nord Italia, per passare qualche settimana in un college inglese. Un evento indiminticabile che negli anni successivi si rivelò solo l'inizio per un giovane il cui sogno più grande era viaggare e conoscere la culture, la vita e i costumi di chi vive vicino alla nostra "piccola" penisola.
Un giorno incontrai una ragazza poco più grande di me. Lei mi parlò dei Lions e delle esperienze che aveva vissuto con loro. Decisi di provare anche io.
Partii la mattina del 10 agosto. Giunsi all'aeroporto di Francofonte e incontrai il boss del camp. Egli mi portò in una piccola cittadina nei pressi di Mainz dove mi attendeva la mia famiglia ospitante.
Quest'estate ho avuto modo di conoscere non solo delle famiglie meravigliose, disponibili, affiatate e dedite in ciò che fanno ma ho anche avuto la possibilità di lasciare un po' di me attorno al mondo.
Il contatto che si può trasmettere con ragazze e ragazzi della stessa età di culture, nazioni e luoghi tra loro completamente diversi sembra davvero non avere limiti!
Da quando sono partita a quando sono tornata ho vissuto giorni intensissimi iniziando proprio dal mio primo viaggio in aereo da sola e da come sono stata accolta dalla mia famiglia che mi ha fatto quasi scordare casa.
Ogni giorno le famiglie Lions avevano qualche progetto per noi! Ho visitato molte città quali: Berlino, città in cui ho sempre desiderato andare, Amburgo, Lueneburg, Celle, lo zoo di Hannover, giri in bici, scoprire il territorio in carrozza, parco divertimenti, die Nordsee, Bergen-Belsen e come se non bastasse abbiamo avuto la fortuna di assistere ad una International Lions parade!
Il mio viaggio in Germania é stato a dir poco stupendo, anche meglio delle aspettative.
L'alluvione non ha creato problemi dato che giá dal giorno del mio arrivo l'acqua ha cominciato a scendere.
La famiglia é stata fantastica e molto premurosa e, nonostante la ragazza della host family andasse ancora a scuola ogni mattina, non mi sono mai annoiata, in quanto assieme a me nella stessa famiglia c'era anche un'altra ragazza lituana.
Durante la prima settimana in famiglia abbiamo avuto un sacco di impegni, siamo andate a scuola, abbiamo visitato Dresda, Liepzig e altre città della Sassonia, siamo anche andati a vedere uno zoo enorme assieme agli altri campers e un responsabile Lions.
Lasciare la famiglia la domenica è stato tristissimo… Ci siamo affezionate davvero tanto e avremmo voluto trascorrere più tempo con loro, ma una nuova fase della nostra avventura stava cominciando.
Salve a tutti, sono Gaetano, ho 18 anni e questa estate nel mese di Luglio ho partecipato a un campo Lions svolto in Germania, precisamente in Renania.
Avevo già sentito parlare di questi viaggi ma non potevo immaginare essere delle esperienze così emozionanti: appena arrivato sono stato subito accolto calorosamente dagli organizzatori e da tutti i miei compagni di campo con i quali ho subito fraternizzato dopo un solo fine settimana ad Amburgo dove si è tenuta l'immensa e spettacolare parata dei Lions di quest'anno, cosa che mi ha davvero stupito.
Le due successive settimane le ho passate nel calmo e suggestivo paese di Meerbusch, accanto la lussuosa e strepitosa città di Dusseldorf, dove sono stato ospitato da una famiglia molto cortese che mi ha dato la possibilità di frequentare il liceo locale durante il mio soggiorno e presso cui ho stretto subito una grande amicizia con ragazzi e ragazze davvero straordinarie.
This Lions Youth Exchange has been a great exchange experience in New Zealand. It started from the second week of December to the second of January, more or less a month.
I enjoyed a lot it because first at all I had many experiences and practiced sports like surfing, paintball, canoeing, climbing, boating and fishing. I went to a Christmas
concert on a hill and it was really nice experience because everyone sang Christmas songs and wore Christmas clothes like scarves, gloves with Santa Claus and jumpers with Christmas trees.