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E’ stata un’esperienza fantastica quella che ho trascorso grazie al Lions Club in Finlandia. Tre settimane di puro divertimento, prima in una rustica campagna, poi un una piccola città, e infine in un campus con altri ventinove ragazzi della mia stessa età ma di diverse nazionalità.
prima settimana ho abitato vicino a un lago immerso quasi completamente in una foresta. Le mie principali occupazioni in quel periodo erano andare a pescare, fare pic-nic in mezzo a piccole radure e andare in barca. 
Ho fatto persino un’escursione ad Autikangas, una delle più alte vette vicino alla città di Kemijarvi, visitando alcune cave di granito. 

Eccomi di ritorno dalla mia esperienza finlandese!!! Inutile dire che è stata davvero fantastica! Ho conosciuto un’infinitàdi persone eccezionali, che porterò sempre nel mio cuore e che, grazie a Internet, potrò continuare a sentire!
Ma, dovendo stendere la mia relazione, andiamo con ordine.
Partenza alle 7.30 per Milano Malpensa, check-in, imbarco e saluti vari…
Alle 11.00 sono a bordo dell’aereo che miporterà in Finlandia! Sono eccitata, incuriosita, ma anche preoccupata perché non ho idea di cosa mi aspetterà una volta atterrata.
Il primo impatto finlandese è quello con il cibo! Accanto alla pasta individuo una specie di biscotto marronescuro… lo assaggio e mi rendo conto che si tratta di pane, il tipico pane nero finlandese, che avrei avuto modo diapprezzare nelle tre settimane seguenti. All’aeroporto di Helsinki-Vantaa mi attende il lions Riikka, con un cartellorecante scritto il mio nome: facile riconoscersi! Aspettiamo l’altro ragazzo italiano, Alessandro. 

Sorvolando il territorio finlandese si rimane sorpresi e affascinati nell'incontrare come primo colore (che deve essere anche il colore nazionale, essendo riportato sulla bandiera) un blu di una intensità disarmante: il mare, il cielo, i laghi.
Alla vista di tanti specchi d'acqua su cui il sole si affacciava allegramente ho improvvisamente abbandonato tutte le preoccupazioni e i timori di chi viaggia da solo per la prima volta. E con la stessa solarità con cui questa terra mi ha dato il suo benvenuto, sono stata accolta dalla mia famiglia.
Entrarvi in sintonia non è stato affatto un problema. Si sono subito mostrati molto gentili e premurosi, facendomi sentire membro effettivo della famiglia.

L’esperienza di viaggiare all’estero, da solo, in pieno possesso della propria responsabilità, lontano dalla famiglia e ospitato da un’altra famiglia, è un qualcosa di veramente speciale. E faccio fatica a trovare un aggettivo diverso da questo: servirebbe una parola migliore per descrivere questa esperienza più approfonditamente, una parola attraverso la quale mostrarne le diverse sfaccettature.
Parto per la Finlandia il 18 di Luglio alle diciassette del pomeriggio, da Malpensa, così grosso, così dispersivo, così incatenato: non sembra neppure un aeroporto, sembra più un qualcosa che da lì a un attimo potrebbe scomparire. L’aereo è piccolo, tranquillo, modesto, di Finnair, e della mia destinazione ne sento già la presenza, dai capelli biondissimi e dagli occhi celesti delle operatrici di bordo, dal sapore della carne e delle patate bollite che mi servono durante il viaggio, che mi fanno avvicinare al Nord, a quegli stereotipi propri della Russia e dei popoli del grande freddo.

E' stata un esperienza davvero fantastica che spero potrò ripetere un giorno.
Sono partita il 16 agosto; dapprima dovevo stare 4 settimane, due con una e due con un altra famiglia, ma poi una famiglia si è ritirata così sono partita in "ritardo", La famiglia è stata davvero fantastica, mi hanno fatta sentire subito a mio agio.
La mattina andavo a scuola con la ragazza, poichè i genitori lavoravano, quindi ho potuto conoscere tanta gente ed ho parlato un pò dell' Italia e delle scuole che abbiamo quì, molto differenti dalle loro, le nostre tradizioni, i cibi, le città e quant'altro. E' stato interessante conoscere le loro abitudini e modi di fare.
Come città ho visitato Helsinki, l'ultimo giorno prima di ripartire e altre cittadine vicine a dove abitavamo, il paese si chiama Urjala e dista circa 150 km da Helsinki.
Il 31 agosto sono tornata a casa ma mi tengo ancora in contatto con la famiglia tramite internet.
Questo è tutto, quindi grazie ancora per avermi dato questa magnifica opportunità.

Posso partire dicendo che il 12 Luglio 2008 l'aereo con partenza a Trieste e destinazione Parigi è partito con due ore di ritardo facendomi saltare tutte le coincidenze sia per Helsinki che per Rauma...ma questi sono solo dettagli! I voli sono stati confortevoli e in parte piacevoli.Arrivato a Helsinki sono andato a recuperare il mio bagaglio ma sfortunatamente non l'ho trovato,quindi mi sono recato all'ufficio bagagli smarriti e dopo le opportune telefonate l'addetto mi ha confermato che la mia valigia si trovava a Parigi!  
Ad aspettarmi c'era una donna che c'entrava qualcosa con i Lions ma non ricordo chi fosse; mi ha portato in centro ad Helsinki mostrandomela in parte per poi accompagnarmi alla stazione degli autobus. Salito su quello diretto per Rauma ho dovuto affrontare un viaggio di circa tre ore e mezza per poi arrivare a destinazione dove mi aspettava la vicina di casa della famiglia ospitante,la quale sarebbe arrivata nei giorni seguenti.

Nel mese di luglio dell’estate appena trascorsa sono stata tre settimane nella splendida e accogliente Finlandia.
Sono partita il 12 luglio da Venezia con non poche preoccupazioni: come sarà la mia famiglia?E il camp? Speriamo ci si diverta, ecc ecc.
Le stesse domande che mi facevo quando sono partita due anni fa per l’Alaska; in quel viaggio le aspettative sono state più che ripagate. Ed è proprio per questo che ho deciso di riprovare questa incredibile esperienza.
Durante il volo all’andata ho potuto far conoscenza con Francesco, un altro ragazzo italiano che avrebbe poi condiviso il camp con me, ma purtroppo una volta arrivati a Helsinki ci siamo dovuti separare per due settimane.
All’arrivo in aeroporto ho incontrato i miei host parents: due persone fantastiche! Premurose, gentili e sempre disponibili. Le due figlie non potevano raggiungerci per impegni lavorativi, ma le avrei conosciute in seguito.

Estate 2008
Alcuni giornali locali hanno pubblicato un mio articolo di ringraziamento verso i Lions della zona, nel quale descrivo brevemente l’esperienza trascorsa. 
Mi ero ripromesso di inviarvelo.

Quest’estate sono andato in Finlandia! Lì ho passato tre settimane meravigliose a contatto con un cultura affascinante e positivamente  differente dalla mia,( seppur solo per certi versi). Mi sembra superfluo sottolineare la buona riuscita di questo viaggio, “fuori dal comune”, in un paese nordico che certamente non può essere considerato una meta privilegiata del turismo contemporaneo.
Il viaggio d’andata è stato lungo ma per certi versi intrigante, in quanto per me è stato il primo viaggio all’estero senza la supervisione di nessuno, un momento di crescita, di maturazione della mia indipendenza. Dopo un primo momento di smarrimento ho imparato ad essere a mio agio in aeroporto aiutato anche da un’altra ragazza, Anna Bellin, che comeme aveva colto l’opportunità offerta dal Lions club,(ho poi rincontrato Anna durante la settimana passata nel campus). Dopo  i due scali a Vienna e a Helsinki sono giunto a Kuopio dove la mia famiglia mi aspettava con un cartello con su scritto il mio nome,(come avevamo concordato in precedenza).

Visto che mi è stato chiesto di essere sincera, sarò sincera.
Io purtroppo non mi sono trovata bene.
Per prima cosa, ho trovato assurdo il fatto che per raggiungere la famiglia ospitante, abbia dovuto fare tre ore di pulman più un' ora di macchina, dopo le 4 ore di viaggio in aereo. Mi dispiace dirlo, ma per me è impensabile una cosa del genere.
Una famiglia che si prende l'impegno di ospitare dei ragazzi, dovrebbe trovarsi, non dico dietro l'areoporto, ma almeno in un posto facilmente raggiungibile.
Inoltre io non conosco benissimo l'inglese, ma se mi si parla lentamente riesco a capire qualcosa in più. La famiglia in cui mi sono trovata, invece di cercare di farsi capire, quando si sono accorti che avevo difficoltà, hanno deciso di lasciarmi in disparte e io mi sono ritrovata a passare le giornate in camera da sola.
Non mi hanno nemmeno portata a visitare la città. 
Le uniche cose che ho visto le ho viste dalla macchina e dal pullman.
Il posto comunque l'ho trovato molto bello.
Saluti.

Sono partita  il 12 Luglio da Bologna insieme a Gregorio. Dopo un lungo viaggio siamo arrivati A Helsinki dove ci attendevano le nostre famiglie. Trovati i bagagli ci siamo separati Io sono andata a Espoo ,una città non lontano dalla Capitale. Erkki e Mirja , tali sono i nomi della coppia di coniugi che mi ha ospitato, mi hanno accolto molto bene. La prima sera a cena erano venuti anche i loro cinque figli. Pensavo che fossero tutti loro invece si trattava di una famiglia allargata.
In quel momento lì mi sono sentita anche io parte di quella famiglia. 
La mia settimana con loro è stata molto intensa ma bellissima. Nella loro città ho visto il duomo e un pezzo di costa. Poi ho visitato Helsinki. Lì ho visto il duomo e il centro della città. Poi siamo andati a trovare la sorella di Mirja che ha un cottage nella foresta. Qui ho mangiato tutto il giorno e fatto un giro in barca  a remi nel lago lì accanto. Poi ho rivisto Laura, una ragazza finlandese che ho ospitato l'anno scorso. Sono bastati pochi SMS per organizzare l'incontro. Lei abitava abbastanza vicino alla mia famiglia quindi raggiungerla non è stato un problema. Dopo una merenda a casa sua siamo andate a Helsinki. Abbiamo fatto un giro per negozi poi siamo andate fuori a cena. Il giorno seguente siamo andate a Suomenlinna.  

L'esperienzza finlandese si è rivelata stupeda,indimenticabile in tutti i suoi aspetti, una delle vacanze più bella della mia vita che porterò per sempre nel mio cuore. 
Con tutta sincerità nella mia esperienza Finladese non ci sono stati aspetti negativi. Il viaggio è stato abbastanza tranquillo, l'accoglienza e la permanenza nelle famiglie è stata fantastica.
Sono state delle persone meravigliose con me, anche se parlavamo in inglese e il mio inglese non era molto perfetto ( anche se loro sostenevano il contrario), riuscivamo a comprenderci benissimo. Quando uscivamo con altre persone che parlavano finlandese, loro per non escludermi mi traducevano tutto, in questo modo partecipavo a ogni discorso. Mi consideravano parte della loro famiglia ed è stato una bella sensazione  per me. 

 

Gabriella, mamma di Giorgio che è andato in Finlandia nell'estate 2009 

Cari amici Roberto e Simone, ad una settimana dalla partenza di Giorgio,vi scrivo per confermarvi l'ottima organizzazione finlandese ( e vostra) Grazie ad Hekki Koivisto il mio ragazzo ha trovato una famiglia magnifica con la quale ha trascorso un primo periodo molto confortevole. Pensate che il ragazzo proveniente dalla Turchia non ha trovato nessuno ad aspettarlo per problemi dell'ultimissimo momento e il Vs. Hekki si è preso anche lui in casa............ Così è tornato dall'aereoporto con due ospiti al prezzo di uno!!

Da quattro giorni i 19 vostri protetti, di ogni parte del mondo, sono stati imbarcati e Giorgio mi dice che l'esperienza è fantastica: tra loro parlano in inglese ed a turno cucinano,fanno turni di guardia notturna,montano e smontano le vele etc.etc. Il tutto con un sole sempre splendente e temperatura mite. E io che gli avevo dato solo giacconi!!!  Hanno fatto anche un bagno in un fiordo,però con la muta................ Insomma,questa esperienza vale certo più che mille lezioni di inglese,geografia o storia ed altro !!!

La famiglia e troppo forte e simpatica!!!!! Mamma mia mi sto schiattando dalle risate. 
Sono stati quest`anno in vacanza a Caserta e quindi conoscono anche un po´ d´Italiano.....
parlano tutti inglese poichå il padre e canadese....
in Finlandia e davvero molto popolare il latino (addirittura molti siti sono scritti in latino) e non avessi mai detto che ho fatto il classico!!!!! Il padre curiosissimo ha iniziato a fare citazioni latine ecc., ma me la sono cavata (chissä che pensa Schiavone ora che glie lo dico... starä in estasi!!!!) 
La Finlandia e proprio diversa dall`Italia, anche le citta sono immerse nella natura, ci sono un casino di alberi e foreste, tantissimo verde e l´´inquinamento non sanno nemmeno dove sta di casa....
per ora so solo queste notizie, a domani per il resto e per notizie piu precise!!!!! 

Questa è stata la mia prima esperienza Lions ma mi è piaciuta molto quindi il prossimo anno forse...
Appena arrivata all'areoporto di Helsinkysono stata accolta dalla mia famiglia ospitante la quale si è dimostrata molto gentile e affettuosa durante tutta la mia permanenza in Finlandia.
Ho trascorso i primi tre giorniin una tipica casa finlandese situata in un piccolo paesino a 2 ore da Helsinky.questo periodo l'ho usato perperriposarmi dopo gli aereie per ambientarmi nonostante non vedessi l'ora di iniziare il campo.Fnalmente il 1luglio ero al porto!!!
Qui ho visto la barca con 4 vele che ci avrebbe ospitato per i successivi 10giorni.Mi sembrava piccola troppo piccola per tutti noi....ma al suo interno lo spazio era ben sfruttato.eravamo 20 ragazzi+5 persone dell' equipaggio.Ci hanno sistemato in cabine da 6.SEI girls nello stesso minuscolo spazio con i rispettivi ingombranti bagagli....certe acrobazie per raggiungere la mia cuccetta(branda) o semplicemente per accedere al mio bagaglio.

Dal 12 luglio al 4 agosto 2009 ho avuto la possibilità di trascorrere tre settimane in Finlandia, grazie all’iniziativa di scambi giovanili del Lions club.

Partiamo dal viaggio. Fin dalla fase organizzativa non si sono verificati particolari problemi, a parte qualche piccolo intoppo riguardante gli orari dei voli, comunque risolto. Siamo arrivati al momento della partenza perfettamente consapevoli e preparati, ed io in primis. Prima del viaggio mi ero infatti messo in contatto con la famiglia Kuittinen, naturalmente, composta da due fratelli di 16 e 18 anni Henry e Tuomas e dai loro genitori Ossi ed Ejia, e con il ragazzo che poi sarebbe stato mio compagno di viaggio da Francoforte e di campo durante l’ultima settimana di soggiorno. Nessun problema con i voli, due, da Bologna a Francoforte e da qui a Helsinki. Arrivato là sono stato intercettato e accolto dalla famiglia che mi avrebbe poi ospitato nelle due settimane a venire.

Il mio viaggio è iniziato il 26 luglio con partenza da Bari alle ore 07:20 e arrivo a Kokkola alle ore 20:00. In aeroporto c'era già la famiglia che mi aspettava, con loro sarei rimasta fino al 2 agosto. Essi vivono nella città Lontaja.  Appena arrivati a casa, già abbiamo iniziato a confrontarci sulle diverse tradizioni,  mostrando loro il cd che avevo preparato con le immagini e i video della Puglia e della mia città Barletta. Loro erano già stati in Italia, ma mai in Puglia. Sono rimasti molto affascinati dalla nostra regione. 

Juha, il capofamiglia è un insegnante di una scuola media, Piia, la moglie, è un'insegnate di scuola materna; Joni ha 17 anni e frequenta la scuola, cosi durante la settimana mi hanno mostrato le loro rispettive scuole completamente diverse dalle nostre, sia a livello didattico sia come utilizzo stesso dell'edificio. 
Insieme siamo andati a visitare il museo di Alvar AAlto a Jyvaskylan proprio perchè sapevano che studiavo architettura ed è stato davvero interessante vedere i lavori di questo importante architetto finlandese.

È il 12 luglio e sono già sull’aereo diretto da Roma ad Helsinki ma, il mio viaggio non finirà lì dato che dovrò prendere un successivo volo interno da Helsinki a Joensuu, una piccola cittadina da circa 50000 abitanti ma, il mio viaggio non finirà nemmeno lì. 
Ho passato 2 splendide settimane presso una famiglia molto cordiale composta da marito, moglie e figlia della mia stessa età! La coppia ha anche un altro figlio ma vive presso la zona universitaria di Joensuu mentre noi più esattamente abitavamo a Sotkuma, un piccolo agglomerato di case distante pochi chilometri dalla cittadina. Ho continuato a viaggiare con la famiglia esplorando zone panoramiche come Koli, andando ad un concerto rock (Ilosaarock) ed entrando in contatto con tutti gli aspetti della cultura finladese, dalla sauna con annesso bagno nel lago, ai Karelian pie (piccoli “dolcetti” salati con del riso dentro, buonissimi!). 

E’ stata un'esperienza davvero unica ed indimenticabile,di quelle che poche volte capitano nella vita. 
Ho avuto la possibiltà di incontrare e conoscere parecchie persone nuove con le quali ho instaurato solide amicizie e con le quali tuttora mi tengo in contatto. 
Ho visitato un paese davvero unico e bellissimo e ho avuto modo di entrare in contatto con un popolo eccezionale e con una cultura per certi versi diversa dalla mia, ma molto interessante e arricchente. 
Anche la famiglia è stata fantastica e da subito si è prodigata in tutti i modi possibili per farmi sentire come a casa e godere al massimo di questa esperienza. Si è instaurato un solido rapporto di affetto tra noi, tanto che molto probabilmente verrà a trovarci in Italia la primavera del prossimo anno.

Il viaggio in Finlandia è stato una delle esperienze più belle della mia vita.
Era la mia prima avventura che affrontavo da sola in un paese diverso dall’Italia, e sono contenta di essere riuscita a combattere la mia timidezza. 
La Finlandia è fantastica, piena di persone magnifiche e di paesaggi spettacolari . La cosa che mi ha lasciata un po’ stranita all’inizio è stata la continua presenza della luce!Le prime notti, infatti,è stato difficile prendere sonno.
Comunque,la famiglia che mi ha ospitata per 2 settimane aveva una casa in mezzo alla foresta (o in mezzo “al nulla” come diceva sempre il mio host father) e ogni giorno facevamo cose diverse. Spesso andavamo in bici al negozio di alimentari dove lavoravano i miei “genitori” oppure facevamo un giro in barca nei vicini laghi. Ma direi che la cosa più bella che ho fatto è stata la Sauna! Ne facevamo circa una al giorno ed era troppo rilassante e divertente..Soprattutto perché dopo la Sauna ci buttavamo nel lago!