La mia vacanza in Macedonia nell'estate 2016 è iniziata il 3 luglio e tecnicamente la prima settimana sarebbe dovuta essere in una famiglia nella capitale (Skopje) e Le altre due settimane rimanenti in campus in altre svariate città.
Non è andata proprio così...
Al mio arrivo all'aeroporto la famiglia della capitale mi ha accolto e dopo avermi fatto accomodare nella mia camera abbiamo fatto un giro nel centro della città , ricco di monumenti di nuova costruzione.
Il giorno seguente sono uscita con delle amiche delle mie host sisters (che erano momentaneamente in vacanza e che quindi io non ho conosciuto).
Ciao a tutti ! Sono Stefania e ho 20 anni.
Sono appena tornata da una bellissimo scambio giovanile di 4 settimane in Australia :) consiglio vivamente a tutti di fare questa esperienza perché al di là della possibilità di visitare il paese scelto , é davvero un’esperienza di vita!
Innanzitutto voglio dire che mi è piaciuto ogni singolo momento di questa esperienza e pertanto sarà difficile non raccontare qualche giornata.
Dunque…
Tutto iniziò il 27 giugno 2016 quando partii da Venezia e dopo un lungo viaggio, arrivai a Honolulu, nell’isola di Oahu la sera stessa, dove venni accolta dalla famiglia, dai membri del Lions Club dell’isola di Oahu e altri ragazzi che avrei poi rivisto durante il campo.
In questa estate, precisamente dal 09 Luglio 2016, ho partecipato al campo Lions ,per il loro programma di scambi, in Limburg un paesino pittoresco a circa un centinaio di chilometri dal Francoforte sul Reno. Prima di partire molti miei amici mi hanno chiesto: perché hai scelto la Germania ?, Loro mi hanno chiesto questo perché essendo Limburg un paesino nell’entroterra e non c’è il mare per loro non è estate, molto semplicemente gli ho risposto che anche dove non c’è il mare c’è da visitare…
Eccomi in Europa! Sono all'aeroporto di Parigi, in attesa del volo per Napoli, dopo un volo di ben 11 ore e mezzo proveniente da Rio, con alle spalle un altro scalo (perché sono partita da Curitiba) e 23 giorni passati in un paese magnifico "Il Brasile".
Quando Maria Martino (la responsabile del mio distretto dei Lions, nonché la persona che mi ha permesso tutto ciò) mi disse che c'era un posto per il Brasile, penso possiate immaginare la mia felicità, è un posto in cui tutti vorrebbero andare, immaginiamo spiagge, sole, mare, Caipirinha e Samba.
Io posso dire di aver vissuto un Brasile del tutto fuori dall'immagine comune, sono stata nel Paranà, stato a Sud del Brasile, la cui capitale è Curitiba, dove il caldo non è molto frequente, a differenza di nuvole e vento.
BRASILE - Samantha Valar Castro - 21 young people from 18 different countries living together
Quando mi è stato proposta la Slovenia come meta per il mio scambio giovanile con l’associazione Lions, ho accettato senza pensarci su due volte.
Seppure fosse un Paese confinante con l’Italia, sapevo ben poco sulla sua cultura e sulle sue tradizioni. E immaginavo, già prima di partire, che tutti gli stereotipi dei miei connazionali (“Stai attento, è una terra pericolosa) fossero, appunto, stereotipi.
Il tempo mi ha dato ragione.
Sono appena tornata dalle mie tre settimane di scambio in Olanda, un paese inaspettato che mi ha rapita e lasciata senza parole e al quale ora sono davvero affezionata. Ho vissuto una delle esperienze più belle della mia vita e per questo voglio ringraziare i Lions Youth Exchange Program e tutte le persone che si impegnano per dare a noi ragazzi l’opportunità di partire, di crescere.
Il 9 luglio partivo per la Danimarca, e ancora non ci posso credere che il mio viaggio sia già giunto a termine.
Alla mia partenza portavo con me tanta ansia, punti interrogativi e una valigia molto pesante per combattere le temperature danesi.
Quando sono atterrata a Copenhagen, Jakob, il papà, mi ha accolto e sin da subito mi ha coinvolto nella famiglia facendomi sentire come la quarta figlia.
Viaggiare all’estero è sempre un piacere, ma coi Lions lo è ancora di più, poiché dotati di un’organizzazione impeccabile sia per quanto riguarda le attività che per i luoghi da
visitare e i locali in cui mangiare.
Il mio viaggio in Ungheria è stato davvero sorprendente perché mi ha fatto scoprire un nuovo mondo e allo stesso tempo ha disorientato ogni mia aspettativa sul paese.
Sono appena tornata dal Messico, per la precisione nello stato dello Yucatan dove ho trascorso le settimane più belle della mia vita e tutto questo non sarebbe stato possibile senza di voi, quindi vorrei fare un ringraziamento speciale ai Lions Youths Exchange Program e in particolare a Maria Martino e Attilio Beltrametti,grazie di tutto.
Sono partita il primo luglio, un viaggio lunghissimo, 15 ore tra i vari aerei ,diverse ore in aereoporto per gli scali e le 7 ore di fuso orario…insomma un’avventura vera e propria!
Quest’estate ho partecipato al progetto scambi giovanili del Lions club e sono stata tre settimane in Macedonia.
Inizialmente, venuta a conoscenza della destinazione, non sapevo cosa aspettarmi: era un Paese insolito e a me del tutto sconosciuto nonostante non sia poi così distante dall’Italia. Ma ora me ne sono letteralmente innamorata, perché ricco di storia e fiero della sua indipendenza, come lo dimostrano i numerosi musei sull’indipendenza macedone e le bandiere sparse ovunque in ogni città.
Innanzitutto ci tengo a ringraziare nuovamente l'associazione Lions e coloro i quali mi hanno permesso di vivere questa bellissima esperienza.
Non ci sono parole per descrivere un viaggio così.
Avevo già, in passato, fatto diverse esperienze con mie amiche come ad esempio soggiorni-studio in Inghilterra, America e Spagna, ma mai avevo avuto, come questa volta, la fortuna di incontrare persone meravigliose con cui poter condividere qualsiasi cosa: a partire da una notte in bianco passata tutti insieme in barca, il bagno alle undici di sera (quando ancora il sole era alto nel cielo) fino ad arrivare addirittura a fare insieme percorsi con i quad e passeggiate a cavallo.
Guten morgen!
Qui si esauriva il mio tedesco e non molto altro sapevo della Germania, che reputavo un paese freddo e distante. Mai avrei immaginato la calda e affettuosa ospitalità che la mia host family,Mathis e Anke Hoffmann, hanno riservato a me e alla mia compagna Selin.
Accolte come due figlie, abbiamo trascorso sette incredibili giorni a Jena, in Turingia, circondate dai loro quattro bambini, chiendoci ogni giorno che tipo di gioco avremmo dovuto imparare, cosa avremmo scoperto "going for an hike" in quella magnifica cittadina immersa nel verde.
Quest’anno mi è stata data una grandiosa opportunità, quella di prendere parte ad un programma di scambi giovanili grazie al Lions Clubs International in Turchia.
Ho accettato con grande entusiasmo questa possibilità offertami dal L.C. Tortona Castello perchè adoro moltissimo viaggiare e imparare nuove cose riguardo le varie culture ed etnie , molte di esse presenti anche in Italia.
Questo viaggio mi ha permesso di crescere moltissimo: ho imparato nuove cose riguardo la storia della Turchia , ho assaggiato piatti tipicamente tradizionali ( a mio parere la cucina turca è davvero deliziosa), ho avuto la possibilità di entrare in contatto e di vedere in prima persona le loro tradizioni; ma sono diventata più responsabile e matura da un punto di vista più personale grazie al confronto e alla convivenza con altri ragazzi che, come me, venivano da 10 stati diversi.
Dal 21 giugno al 12 luglio 2014 ho partecipato al programma scambi giovanili e campi internazionali del Lions Club ad Istanbul.
Per la prima parte del viaggio sono stata ospite in famiglia, i Seyman. La mia host sister, Dilan, era figlia unica, ma non eravamo mai sole. Ho passato un periodo veramente bello ed istruttivo in famiglia, nonostante quasi nessuno parlasse inglese e talvolta era difficile comunicare. Vivendo con la famiglia Seyman ho imparato molto sulla loro cultura e il loro stile di vita. Istanbul è una città stupenda, ricca di cultura e storia, ma anche di contrasto tra i nuovi e moderni palazzi, i campi e le parti antiche. Mi ha colpito positivamente notare come la famiglia sia importante ed estremamente unita, molto più che da noi, infatti la mia host family mi ha presentato tutti i loro parenti ed abbiamo trascorso gran parte del tempo con zii, cugini e nonni. Erano tutti profondamente legati e spontanei, creavano un clima sereno ed allegro. Inoltre ho ricevuto un'accoglienza calorosa: la famiglia è stata veramente accogliente ed era fiera di mostrarmi la loro meravigliosa città, ma anche di sapere del mio Paese ed ella mia cultura. Mi hanno trattata come una figlia, facendomi sentire a casa.
La mia avventura è cominciata il 5 Luglio, la paura più grande l'ho provata all'arrivo in aeroporto a Istanbul,l'incontro con la famiglia mi spaventava parecchio perchè non sapevo chi mi sarei trovata di fronte,non sapevo come comportarmi,se lasciarmi andare ad un caloroso abbraccio come noi italiani siamo soliti fare o limitarmi ad una stretta di mano. Ma ci è voluto poco per farmi sentire a mio agio,li ad aspettarmi c'erano il mio host-father e la mia host-sister che vedendomi mi ha stretto in un grand abbraccio e un bellissimo sorriso.
La mia avventura in famiglia è cominciata così.
È una mattinata grigia a Malpensa.
Un ragazzo trascina il suo trolley nei meandri dell’aeroporto, in attesa di imbarcarsi su un volo Turkish Airlines diretto alla Porta d’Oriente, l’indescrivibile Istanbul.
Quel ragazzo sono io, e quasi tre ore dopo scendo dal mezzo, e in mezzo ad una marea di gente da tutto il mondo supero il controllo dei documenti e recupero il mio bagaglio. Varco una porta automatica e subito riconosco una responsabile dei Lions, illuminata nel suo gilet giallo. Dopo una breve chiacchierata mi accompagna nel luogo di incontro con la mia famiglia ospitante, dove conosco anche la responsabile del campo, che parla anche un po’ di italiano. Mi fanno sedere e attendo qualche minuto mentre davanti agli occhi mi scorrono ragazze e ragazzi di tutto il mondo, quando finalmente riconosco il volto del sedicenne che mi ha scritto qualche giorno prima. E presto mi ritrovo catapultato in una Istanbul afosa e trafficata, su un’auto guidata dalla mia nuova madre turca.