Non essendo stato il vincitore vero e proprio del concorso, per me è stato fantastico riuscire a partecipar a questo programma di scambi. Esattamente sono il “secondo” classificato del concorso della mia scuola e li inizialmente l'amarezza non è stata poca perché mi sarebbe tanto piaciuto partire per questa avventura; appena saputo che la prima si era ritirata per me è stato un'esplosione di gioia.
Quando mi è stato proposto di partire e la meta prevista del viaggio, la Serbia, non ho esitato ad accettare.
La prima settimana l'ho passata in una famiglia di Zrenijanin (un'ora circa a nord di Belgrado) magnifica, mi hanno accolto davvero bene e mi hanno fatto sentire parte della loro famiglia. Con host brther, Nikola, inizialmente non ce stata vera e propria intesa, perché essendo tutti e due timidi il primo approccio è stato un po' impacciato; ma dopo tre giorni eravamo diventati molto affiatati.
Beh, ho scelto questo titolo perchè questo Paese e le sue persone ti toccano il cuore in modo letterale. Prima che i Lions mi proponessero il Taiwan come meta, sapevo ben poco di questa meravigliosa isola.
Dopo aver affrontato circa 20 ore di volo con scalo a Dubai, sono arrivata all'aeroporto internazionale di Taipei. I Lions locali e la mia host sister sono venuti a prendere me e altre due ragazze italiane in aeroporto e da lì è iniziata una nuova fantastica esperienza.
Dopo circa un'oretta di macchina siamo giunti a Yilan, la città nella quale vivevano le nostre host families. La mia permanenza sarebbe dovuta durare 16 giorni (come quello delle altre ragazze) ma la mia super host family mi ha offerto di restare ulteriori 15 giorni pertanto, dopo aver avuto il consenso dai Lions taiwanesi e italiani, ho modificato il mio biglietto aereo. Quella che ora chiamo la mia seconda famiglia, durante tutta la mia permanenza, è stata gentilissima e ospitale sin dal primo momento e non ho avuto alcun tipo di problema; mi hanno accolta nella loro meravigliosa casa e il terzo piano era tutto per me, con la camera dal letto, il bagno e il balcone
Quest'anno ho iniziato un'avventura fantastica; I Lions mi hanno dato la possibilità di visitare Berlino e tutte le sue zone limitrofe.
La mia esperienza si è basata esclusivamente su due settimane di camp trascorse in compagnia di ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo, e vi posso garantire che dal primo momento che ci siamo incontrati c'è stata subito una grande amicizia, infatti tutti i giorni della settimana eravamo impegnati a visitare le varie opere culturali/storiche che la Germania offre.
Grazie alla disponibilità e alla bontà del nostro responsabile che ha saputo mantenere sempre vivo il nostro entusiasmo, eravamo continuamente spronati ad avere tantissima curiosità nell'apprendere tutto cio' che riguardava gli avvenimenti storici legati alla Seconda Guerra Mondiale.
Un altro momento indimenticabile è stato quello trascorso a Rostock, una piccola citta' situata sulla costa del Mar Baltico; Un paesino a dir poco incantevole, ricco di piccole case colorate ed innumerevoli locali/ristoranti dover poter gustare del buonissimo pesce fresco.
Ringrazio tantissimo i Lions per questa incredibile opportunità e specialmente Maria Martino, la responsabile del mio distretto.
Il 9 di Luglio con i Lions ho intrapreso questa indimenticabile esperienza.Una vacanza che lascia un segno indelebile dentro di me, al mio ritorno mi sono fermato a riflettere e mi sono accorto che si, questo scambio culturale mi ha profondamente cambiato. Tre settimane in Brasile sono il sogno di tutti. Mare, sole, spiagge e tante feste.
Bene la mia permanenza non ha niente a che vedere con tutto ciò, fatta eccezione per l'ultimo punto.
Il Brasile conosce l'inverno ma noi, stereotipando, non conosciamo il Brasile.
Sono approdato a Porto Alegre tremando.
Nel mese di Luglio ho passato 3 settimane in Austria a Salisburgo, una settimana in famiglia e due settimane nel campus, questa è la mia esperienza: Genova 6:25 del 9 luglio, partenza dall'aeroporto Cristoforo Colombo per Monaco, da dove poi avrei preso un pullman per andare fino a Salisburgo.
Sul pullman incontro ed inizio a parlare con una ragazza di nome Victoria, che facendo due chiacchiere scopro far parte del Lions Club di Salisburgo.
Arrivato a Salisburgo incontro la mia Hosting Mum: Sabine, una donna gentilissima e simpaticissima, che mi tratta come un fossi suo figlio.
26 giugno – 16 luglio, ventuno giorni.
Ventuno giorni magnifici, ventuno giorni sensazionali, da togliere il fiato, ventuno giorni di risate, di battute, di scherzi, ventuno giorni di fatica e condivisione, di impegno e sorrisi, ventuno giorni in Estonia.
L’Estonia non è esattamente una delle mete turistiche più gettonate tra i Paesi nordici, è un Paese piccolo, con pochissimi abitanti (Milano ne ha di più!), ma si sa nella botte piccola c’è il vino buono! E il vino di quelle settimane era puro nettare.
Sono andato in Slovacchia, prima una settimana in famiglia a Bratislava e una seconda in un camp distante almeno un'ora dalla capitale.
Ho fatto una settimana su due nel camp principalmente per motivi familiari.
Partiamo dalla famiglia:
Persone veramente splendide ed a modo. Accoglienza fantastica sin dai primi istanti. Avevani pure chiamato il Lion per organizzarsi con escursioni che non avrei fatto con loro. Esperienze fantastiche sia con loro (rafting, vita quotidiana) sia con la figlia che mi ha fatto conoscere la vita dei ragazzi nella sua città. Avevano una Casa veramente perrfetta e veramente pulita e sempre disponibili (anche successivamente) ad aiutarmi. Se dovessi dargli un voto, sarebbe un 10. Veramente perfetti.
Il 15/07/2016 sono partita per la Nuova Zelanda grazie al programma Scambi Giovanili del Lions Club.
Sebbene fosse la prima volta che viaggiavo senza amici o familiari con come ultima destinazione una nazione dall'altra parte del globo, ero impaziente di visitare un paese di cui conoscevo poco e niente (tutto quello che sapevo riguardava il rugby).
Quello che ho imparato è molto, molto di più: sono stata posta di fronte a prove e a difficoltà che non avrei mai pensato di poter affrontare, ho fatto cose che i miei genitori non si sarebbero mai aspettati da una persona come me, e che nemmeno io mi sarei aspettata di riuscire a compiere.
Tra giugno e luglio del 2016 ho partecipato al programma di Scambi Giovanili organizzato dal Lions International.
Sono stato in Ontario, Canada, dove ho vissuto sia l’esperienza della famiglia, sia quella del campo.
La mia host family ha tre figli, tutti grandi che frequentano l’università in altre città; oltre a me, però ospitava anche un ragazzo brasiliano molto simpatico con cui trascorrevo le giornate.
I genitori ospitanti sono stati sempre molto gentili e disponibili con noi; erano grandi appassionati motociclisti e fanno parte di un’associazione di motociclisti della chiesa locale.
Dove sono le Faroe Islands? Confesso che prima di partire non lo sapevo nemmeno io. Eppure ora sono una parte di me, il ricordo di un’avventura e di una seconda casa che porterò sempre nel cuore. Le Isole Faroe sono un piccolo e isolato arcipelago a metà strada tra la Norvegia e l’Islanda, note per la loro origine vichinga e per essere la patria di uccelli rari e unici (i Puffin) e dei cacciatori di balene. Il popolo Faorese ha proprie tradizioni, una lingua propria, una propria moneta, una propria storia e indipendenza di cui va molto fiero; un popolo pacifico, riservato e autonomo. Si sentono tutti parte di una stessa grande famiglia dove non c’è spazio per sentimenti di esclusione o diffidenza; forse è proprio per questo che sull’isola non esistono prigioni o serrature per le porte d’ingresso.
Credo che non ci sia modo migliore per iniziare a raccontare la mia esperienza in Michigan.
Vi starete chiedendo sicuramente cosa ci sia di così bello nel vivere accanto ad un lago o forse vi state chiedendo dove si trovi questo Stato?
Quando i Lions mi hanno assegnato questa meta ero entusiasta del fatto che sarei potuta andare negli Stati Uniti per la prima volta nella mia vita ma al tempo stesso non sapevo assolutamente cosa aspettarmi.
Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare al campus ALC sul Lago di Garda.
Si tratta di un camp un po' diverso rispetto ad altri dal momento che prevede la partecipazioni di membri Leo dei distretti che fanno parte della “Alpin Lions Coorporation”.
Il camp, nel suo primo anno di attivazione, ha avuto durata di una settimana e ha visto la partecipazione di 18 ragazzi provenienti da Italia, Germania, Austria e Slovenia.
Abbiamo svolto attività sportive sul lago come canoa e vela, abbiamo visitato i punti di maggior interesse come il monte Baldo e la cittadina di Sirmione.
La mia avventura a Cipro non era iniziata bene, anzi non era iniziata affatto. A dicembre mi era stato detto che i posti per il campo a Cipro, per il quale avevo fatto richiesta, erano stati già assegnati e che quindi probabilmente sarei stato ricollocato da qualche altra parte. Ero molto dispiaciuto, perché desideravo vivamente partecipare a quel campo. Ma una sera di marzo ho ricevuto una telefonata dal dott. Nicoloso, il referente degli scambi del mio distretto, che mi annunciava che ero stato ripescato: sprizzavo letteralmente gioia da tutti i pori.
Nel momento della scelta delle destinazioni per questo Scambio Giovanile ho pensato principalmente a quale paese nel mondo potesse essere più diverso dal mio, nella speranza di scoprire qualcosa di completamente nuovo.
Perciò la mia prima scelta fu il Giappone e fortunatamente fui accontentata.
In un mese ho potuto osservare un modo di pensare e di vivere completamente diverso da quello occidentale e in particolare italiano.
Anche quest’anno ho avuto la fantastica opportunità di partecipare a uno scambio giovanile Lions e di visitare un altro Paese che avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, Taiwan.
Dopo quasi quindici ore di volo e uno scalo a Dubai, io, Virginia e Gaetana, tre delle quattro ragazze italiane partecipanti al camp “Ancient Trees and Pacific Ocean”, siamo finalmente atterrate a Taipei dove gli organizzatori del camp ci aspettavano con un pulmino per portarci a Luodong, nella contea di Yilan, dove avremmo conosciuto le nostre host families.
Per la prima settimana ho alloggiato con Marta, un’altra ragazza italiana, nella casa del nostro ventiduenne host brother Jerry e di sua madre. Loro sono stati sempre molto gentili con noi e il primo giorno ci hanno portate a visitare Taipei dove abbiamo potuto godere della vista dal Taipei 101, il quinto edificio più alto al mondo, e assaggiare moltissimi cibi diversi al tipico Nightmarket.
C'è questo genere di cose, di esperienze che arrivano in modo inaspettato: accadono quando non le avresti mai previste, passano intense, rapide come treni in corsa, le guardi finire ad occhi lucidi e, in un attimo, capisci che ti rimarranno sempre dentro di te.
Qualcosa del genere mi è capitato con gli Scambi giovanili Lions, al campo in Norvegia, nei pressi di Oslo.
Lì ho incontrato persone (esattamente 23 ragazzi) da ogni parte del mondo: dal Giappone, dalla Germania, da Israele, dai Paesi Bassi, dalla Turchia, dal Messico,ecc..
Ma andiamo con ordine: è il 31, l'ultimo giorno di Luglio, quando metto piede nella terra dei fiordi, del salmone e dei vichinghi e l'aria sa di promesse e grandi speranze. Siamo agli inizi, c'è da combattere il tipico imbarazzo generale, saluti incerti sguardi insicuri e così via, solamente col trascorrere di due intense settimane scopriremo come passiamo velocemente dallo stato di 'sconosciuti anonimi' a quello di 'fratelli e sorelle per scelta'.
La mia esperienza australiana ebbe inizio la sera del primo di luglio dove verso le 20.30 presi il primo volo con destinazione Abu-Dhabi insieme ad altri due ragazzi italiani.
Passate le prime 7 ore di volo atterrammo nel bellissimo aeroporto della città emiratina dove incontrammo altri ragazzi italiani provenienti da Roma con i quali passammo le successive 15 ore di volo.
Arrivati a Sydney siamo subito stati accolti dai responsabili del campo i quali ci hanno accompagnato a Newcastle dove ho incontrato la mia famiglia ospitante.
In data 22 luglio 2016 ha avuto inizio il mio viaggio, direzione Marsiglia (Francia).
E’ stata per me la prima esperienza di Campo Lions e non sapevo assolutamente cosa aspettarmi.
Se avessi potuto scegliere la meta, probabilmente la Francia sarebbe stata una delle ultime; sono cresciuta con la convinzione che i francesi fossero un popolo eccessivamente patriottico e nazionalista, tanto da essere poco aperto nei confronti degli stranieri e dunque poco propenso ad interloquire con gli stessi.
Sono dunque partita con la consapevolezza (infondata, dato che mi ero da sempre preclusa la possibilità di interfacciarmi con un francese) e il timore di essere rifiutata dal popolo francese.
Non a caso ho, dunque, intitolato il mio report “ viaggio al di là dei confini italiani e mentali”…
Sono Alice, ho 19 anni e nel luglio-agosto 2016 sono stata due settimane a Berlino con altri 20 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo! Alloggiavamo in un ostello nel centro della città, in Alexanderplatz. Credo sia stata una delle esperienze più belle ed emozionanti della mia vita. E' stato fantastico incontrare ragazzi provenienti da ogni parte del mondo con cui si è presto creato un profondo legame e senso di gruppo e condividere con loro un viaggio indimenticabile.
Quest’ estate io, Alice Santarossa, ho avuto la possibilità di partecipare al programma “Campi e scambi giovanili” organizzati da Lions club International. La mia destinazione fu la Francia, più precisamente la regione Rhone- Alpes. Ad ormai un mese da questa fantastica esperienza, vorrei riassumere brevemente le innumerevoli e fantastiche occasioni vissute durante il mio soggiorno in Francia. Ospitata da una fantastica famiglia francese, la prima settimana ho vissuto dei piacevoli momenti quotidiani e di convivialità tipica transalpina, assaporando anche dei piatti locali squisiti. Ho potuto visitare la città di Grenoble, e la montagna Charmont-Som.