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La mia avventura è iniziata il 14 luglio ed e’terminata il 5 agosto; tre settimane, tre settimane che non potrò mai dimenticare.
Destinazione Finlandia! 
La Finlandia, una nazione bellissima, immersa nel verde. Prima che cominciasse il viaggio, il sapere che avrei conosciuto usi e costumi di quella
nazione hanno scatenato in me una contentezza mai provata. 
La mia prima destinazione è stata Espoo, ospite di una famiglia del posto. 
Devo ammettere che all’inizio ero un po’ timorosa nel frequentare,anzi, nel convivere con gente nuova, non sapendo la loro vita quotidiana, le loro abitudini. Questo timore si è trasformato in pochissimi giorni in una gioia immensa. Sono diventata immediatamente parte integrante della famiglia, sono stata considerata una seconda figlia.

Finlandia.
Se ci penso mi sembra ancora assurdo aver avuto la possibilità di averla vista, toccata e provata. Me ne sono sentita parte e, ora, ne sento la mancanza. 
Se dovessi descriverla con immagini mi servirei delle foto delle giornate passate tra i boschi a raccogliere mirtilli e fragoline, dei bagni nei laghi o nel mare ghiacciato, delle saune fatte in compagnia. Queste sono le attività emblema della cultura finlandese, ciò che tutti i campers hanno condiviso o confrontato, ciò che hanno sicuramente già descritto. Però ognuno di noi, ha vissuto i colori, i profumi, i sorrisi in maniera diversa e perciò mi vorrei soffermare principalmente sulle impressioni che ho avuto piuttosto su quel che ho fatto. 

Le 3 settimane che ho trascorso a luglio in Finlandia sono state bellissime
Premetto che in famiglia dapprima non è stato semplice, non solo per il cibo ed il loro modo di vivere, che è molto diverso dal nostro, ma anche per il fatto di essere sola con persone che non conosci e che non parlano la tua lingua.
Ho sofferto molto i primi giorni però dopo mi sono affezionata moltissimo a loro: mi hanno trattato fin da subito come una figlia e ho pianto quando sono andata via.

l mio viaggio non è iniziato l’8 luglio 2012,quando sono atterrata all’aereoporto di Tampere,bensì circa una settimana prima,grazie alla ragazza finlandese che stavo ospitando,sempre per conto dei Lions. E’ stata lei che mi ha dato un anticipo riguardo alla cultura del Paese che stavo per visitare (e soprattutto una gran mano durante i preparativi delle valigie). 

A tutti quelli che stanno per partire per la Finlandia:RICORDATEVI CHE IL TEMPO Lì E’ MOLTO VARIABILE. Anche se quest’anno non è che sia variato di molto con me: pioggia quasi tutti i giorni e temperatura quasi mai al di sopra dei 20 gradi. L’estate scorsa si era arrivati anche ai 30 gradi,ma quest’anno si gelava. Sentendo anche i consigli di chi l’anno scorso era andato in Finlandia mi ero portata addirittura canottiere e shorts,ma grazie al cielo il giorno prima di partire ho controllato il meteo su internet e segnava 12 gradi a Loimaa!!! Dopo aver sostituito le canottiere con maglioni di lana,il giorno dopo ero pronta per partire. 

Cominciò tutto con una valigia italiana, la mia valigia, stracolma non solo dei soliti capi di vestiario e di regali, ma soprattutto di quelle domande, dubbi e timori, che sono concessi all'inizio del viaggio "Cosa mi aspetterà"?

Ero così emozionata all’idea di partire che in cuor mio già conoscevo la risposta. 
L’aereo era atterrato e per la prima volta nella mia vita respiravo quell’aria nuova, inconfondibile oggi, che parlava di culture antichissime, ma era così giovane nella sua età. 
Ho partecipato alla vita quotidiana di due splendide famiglie, tanto diverse tra loro, ma legate dalla stessa cura per l’ospitalità, il lavoro, la semplicità e che avrebbero coinvolto anche me in quella cultura, per sempre.

 

Domenica sono ritornata dalla Finlandia e vi scrivo, adesso che ho superato la nostalgia, una piccola mail sulla mia fantastica esperienza.
Il viaggio è passato liscio e la mia famiglia è stata quanto mai accogliente e gentile. Le due settimane con loro sono state belle e rilassanti. 
Ho cavalcato, ho conosciuto tante giovani ragazze finlandesi, ho visitato una città e partecipato ad una fiera. Le loro due bambine, 5 e 3 anni, erano dolcissime e mi sono affezionata a loro come a delle cugine. 
La Finlandia poi è tutta natura: boschi e laghi sono l'imperativo massimo. Era un piacere stare lì, nell'impero della luce, dove il sole tramontava per due ore durante la notte. E poi c'era la sauna, attività preferita dei finlandesi, seguita immancabilmente dal tuffo nel loro freddo ma pulitissimo lago. 
Rigenerante.

Ho visto paesaggi bellissimi, ma soprattutto ho conosciuto, grazie al Campo internazionale, degli amici fantastici con i quali sono rimasto in contatto e conto di coltivare l’amicizia; ora come ora mi fa strano ripensare a quei venti giorni come un periodo lontano, perché mi sembrano passate solo poche ore.
Grazie a due aerei ho potuto visitare un nuovo stato, conoscere la vita quotidiana di una famiglia finlandese, fare una quindicina di saune che sfioravano i 100 gradi, far scoprire i gusti dell’Italia grazie a due pizze impastate e cotte da me; ho potuto imparare alcune parole in finlandese, abituarmi alla luce del sole fino alle 11 di sera, imparare i balli tipici finlandesi e addirittura provarli.

E' stata una esperienza davvero unica! Ho imparato tantissimo non solo per la lingua ma anche come esperienza di vita. La famiglia che mi ha ospitato mi ha trattato come un figlio e mi ha mostrato ogni piccola cosa sempre con gentilezza.
Ho conosciuto persone stupende da tutto il mondo, li portero' sempre nel cuore.
Prima di partire un Camp leader mi ha scritto sul braccio sinistro "Finland" con a fianco la bandiera finlandese. Io ogni giorno mi ripasso a penna il disegno per non dimenticare e ogni volta che lo ripasso ricordo e rivivo ogni momento di questa meravigliosa experience della mia vita.
E' un'esperienza che consiglio a qualsiasi persona
I  love Finland

Ecco il resoconto delle tre bellissime settimane che ho avuto la fortuna di passare in Finlandia dal 13 luglio al 4 agosto.
Il viaggio è stato piuttosto lungo perché ho affrontato 3 voli, sia per l'andata che per il ritorno, con due scali. 
Appena arrivata a Helsinki, il nervosismo ha preso il posto della stanchezza (mi ero svegliata alle due di mattina!) perché stavo per conoscere la prima famiglia che mi avrebbe ospitata; ma, una volta incontrata, mi sono sentita subito a mio agio, perché erano persone davvero adorabili e gentili e mi hanno trattata come una di loro.
Ho passato i primi due giorni nel loro cottage estivo, dove ho avuto la possibilità di sperimentare la sauna e di andare in barca, godendomi il meraviglioso paesaggio finlandese e l'aria pura. 


Non ero mai stato seriamente all’estero. Avevo sempre frequentato quei luoghi massificati e insipidi che livellano mondi e culture diverse sullo stesso banale standard. Hotel e ristoranti del tutto analoghi a quelli del quartiere dietro l’angolo, anzi, con il ridicolo tentativo di offrire quella controllata punta d’esotico che fa ammiccare il turista. Quando mi fu proposto questo Scambio in Finlandia sentii che era l’opportunità per cimentarmi in qualcosa di nuovo e intenso. Ero naturalmente pieno di dubbi e incertezze, ma d’istinto accettai. E feci la scelta giusta.Partii il 13 luglio non senza una certa turbolenza interna. Non tanto per il viaggio in aereo – ci si aspetta sempre chissà cosa, invece fu estremamente tranquillo – quanto per ciò che stavo per intraprendere. Per una strana coincidenza, la Finlandia mi aveva sempre affascinato. Forse per l’idea che se ne ha nell’immaginario collettivo: una terra selvaggia, ma abilmente ammansita dall'uomo. Un clima rigido e inclemente che però è l’altra faccia di una delle società più avanzate del Continente.

Laghi e foreste..pace, relax e tranquillitá..frutti pronti per essere raccolti dal bosco e mangiati, acqua potabile dal rubinetto..sauna e trampolino presenti ovunque..questo è ció che ricordo e amo della Finlandia come paese.
Gentilezza, ospitalità e disponibilità mi sono state offerte dalla mia host family che non ha trascurato alcun dettaglio rendendo cosí indimenticabile e meravigliosa la mia permanenza presso di loro. Devo ammettere di essere stata preoccupata per ció che avrei potuto incontrare in un paese nuovo tenendo conto che era la mia prima esperienza di questo genere, non riuscendo ad immaginare se non il peggio. Oggi posso affermare che quel peggio da me immaginato non è stato altro che un'esperienza che terró sempre stretta nel cuore, un'esperienza che mi ha fatto crescere e arricchire le mie conoscenze permettendomi di confrontarmi con persone non solo finlandesi, ma provenienti da ogni parte del mondo con le quali ho condiviso, in campo, una settimana di nuove attività e sensazioni per la mia vita. Non riesco a ricordare alcun "difetto" di queste tre settimane trascorse in Finlandia, forse perchè questi "difetti", se ci sono stati, sono stati talmente piccoli che in mezzo agli innumerevoli pregi si sono persi. Sono tantissime le cose da raccontare di questo mio viaggio, ma mi limito a questo sostenendo che esperienze come questa meritano di essere fatte e rifatte!
Voglio ringraziare i Lions per la possibilità che mi hanno dato di partecipare agli Scambi Giovanili da loro organizzati, veramente utili e stupendi da tutti i punti di vista!

Sono tornata da poco da questa meravigliosa esperienza che grazie ai Lions International ho potuto realizzare.
Ho trascorso più di 2 settimane insieme ad una famiglia residente vicino a Koupio, nel sud della Finlandia, composta due gemelli di 15 anni che sono diventati per me due nuovi fratellini! 
Insieme a tutta la famiglia, amici e parenti ho potuto vivere momenti di vita da vera finlandese!: ho fatto le loro quotidiane saune, seguite da un freddissimo ( sensazione provata solo da me) bagno nel lago; sono andata nei boschi a raccogliere lamponi, fragole e mirtilli che loro consumano quotidianamente , ho pescato un salmone di ben 1.1 kg, che abbiamo gustato a cena!
Ho partecipato alle loro ferie, dove mi hanno portata qualche giorno a visitare la capitale: Helsinki ,di cui mi sono innamorata. La città è stata salvata dalla guerra e per questo anche i suoi bellissimi palazzi e monumenti sono in un perfetto stato di conservazione.

I am Cecilia Patuzzi and I came from Italy. I live in Rovereto, a little city near Trento. In my family there are 4 people: my mother Laura, she is a teacher; my father Roberto, he is a businessman; my brother Riccardo, he is 13 year old; and I. I finished high-school this year and I'm planing to go to university.
I arrived in Finland the 20th of July, in Helsinki; Reimo Lammi's family picked me up and we arrived in Kokkola at night time. In Kokkola Reijo Alakoski and his family were waiting for me, they were 7 people. We went for a coffe in ABC and then drive to Reisjärvi. It was late night when we arrived in their home, but it was nice to see the new house and my pretty new room.

Questo è stato il mio primo viaggio da sola ed è stato bellissimo! Sono partita il 13 luglio ,destinazione Helsinki.
A parte un attimo di smarrimento all'aereoporto Charles De Gaulles a Parigi, dove ho temuto di perdermi...tutto poi è filato liscio.
Sono stata accolta le prime due settimane da due famigle stupende e molto ospitali ,che mi hanno fatto sentire come a casa.
La prima famiglia non aveva figli giovani della mia età, ma era ugualmente una coppia molto giovanile e attiva.
La seconda famiglia aveva una figlia più o meno della mia età,un pò timida e riservata e all'inizio non è stato tanto facile comunicare..poi abbiamo preso confidenza.

Eccovi il Report delle tre meravigliose settimane in Finlandia, dal 10 al 31 luglio.
Sono partita alla mattina presto, ho salutato la mia famiglia sentendomi come un uccellino che abbandona il nido per la prima volta. Ero agitata, felice, eccitata al pensiero di vedere un altro paese e vivere con degli sconosciuti che in poche settimane sarebbero diventati la mia seconda famiglia.
Arrivata all'aeroporto di Helsinki con facilità trovai Mika, il papà. Insieme siamo andati a casa, la quale era sperduta nella foresta a Nurmijarvi a 50 km da Helsinki.
Ho soggiornato in un'unica famiglia per tre intere settimane e mi sono trovata a dir poco benissimo.

Prima di partire, quel tredici Luglio l'unica cosa che mi aspettavo dalla Finlandia era rimanerne stupita.
In qualsiasi modo fosse andata sarebbe stata un'esperienza importante in quanto  mio primo viaggio all'estero totalmente sola.
Uno dei ricordi che preferisco è proprio quando mi ero seduta in auto di quegli sconosciuti che mi avrebbero ospitato per una settimana: quel dolore alle mascelle per il sorriso che ormai sembrava paresi, l'entusiasmo, lo sguardo che voleva catturare semplicemente tutto di quell'ambiente così diverso dalla nostra patria; ma la cosa buffa era lo stupore di quei tre finlandesi a vedermi così piena di energia, sapendo che ero reduce di un viaggio per il quale la notte precedente avevo potuto dormire sì e no due-tre ore e, come se non bastasse, all'areoporto mi avevano appena perso la valigia.

Devo dire che come prima esperienza la Finlandia è stata la scelta migliore: la famiglia che mi ha ospitato è stata gentilissima con me, mi hanno fatto vedere il loro paese , la loro città , i loro parenti e le bellezze incredibili della Finlandia.
La parte migliore della mia permanenza lì è stata forse il campus assieme agli altri ragazzi con i quali ho stretto una forte amicizia e anche con gli altri membri dello staff : forse l'unica cosa negativa è stato il mal tempo della settimana che non ci ha permesso di fare molte attività all'aperto e gite , costringendoci a stare molto tempo nel campus. Nonostante questo è stata comunque una bellissima esperienza che mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto diventare più aperto e pronto alle novità e ai cambiamenti e per questo ringrazio il lions club. 

Ho concluso ormai la meravigliosa esperienza che grazie ai Lions International ho potuto realizzare quest'estate. 
Ho trascorso in Finlandia circa tre settimane, la prima parte in una famiglia e la seconda in un campus con ragazzi provenienti da molti paesi diversi. 
Purtroppo l'arrivo ad Helsinki non è stato dei migliori, in quanto la mia valigia era stata perduta in aeroporto a Parigi -Charles de Gaulle, dove avevo fatto scalo. Di conseguenza, i primi 5 giorni li ho spesi senza valigia. 
Tuttavia, la famiglia ospitante, i Tynkkynen, è stata gentilissima : subito si sono resi disponibili a prestarmi qualche vestito, poi si preoccupavano in continuazione affinchè la mia vacanza fosse perfetta, sono stato sempre bene con loro ed ero davvero felice. 

A distanza di un mese, ritornata ormai ai ritmi frenetici della vita quotidiana, posso solo dire con certezza che è stata l’esperienza più bella della mia vita. 
Non so dire perché ho scelto proprio la Finlandia, che quasi nessuno sente nominare ma sicuramente molto più all’avanguardia del nostro paese: ero attratta dal nord Europa e dall’idea di incontrare gente completamente differente, fosse solo per la carnagione, molto più chiara di noi italiani del profondo sud..tutto qui, avevo voglia di rifugiarmi tra le foreste e i laghi che fino a quel momento avevo visto solo in tv, ritrovando forse un pezzo di me che avevo perso: la serenità d’animo. 
Tutto è stato perfetto, quasi un sogno, a partire dal volo in aereo, tanto temuto per me, ma così tranquillo da far passare ben 6 ore di viaggio in un minuto. All’areoporto ad Helsinki, c’era parte della mia host family ad aspettarmi, forse ancora più emozionata di me; la figlia della famiglia aveva un cartellone con la scritta “Benvenuta in Finlandia Diletta!”, con le renne finlandesi disegnate e il bianco, rosso e verde come sfondo. 

Sole e mare con questi due sostantivi si può riassumere il mio viaggio in Finlandia. Normalmente pensando alla Finlandia, la maggior parte delle persone pensa ai boschi e al freddo, ma d'estate è un’altra storia: clima abbastanza mite, atmosfera solare e soprattutto tanta luce, d’estate la notte in Finlandia è solo un ricordo, tutto appare allegro e solare. 
Ma partiamo dall’ inizio. Il viaggio é cominciato alle sei di mattina, quando i miei genitori mi hanno lasciato solo all’ aeroporto di Bologna, davanti all’imbarco, e dopo le ultime raccomandazioni di mia madre, mi sono avviato al gate. Stavano iniziando le mie prime tre settimane di vera indipendenza, mi aspettavano nuove esperienze. Non ero per niente preparato a questo viaggio, lo vedevo lontano, solo il giorno prima mi ero reso conto di quello che poteva significare per  me ( un modo di fare vacanza completamente nuovo ).

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