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Prima di iniziare volevo dire a tutti i lions che organizzano questi campi che sono crudeli!
Ho versato un sacco di lacrime soprattutto quando dovevo dire addio al sogno che stavo vivendo in Germania con delle persone stupende!
Ogni giorno è stato ben organizzato:a parte la prima settimana che è stata un pò "difficile" per le diverse abitudini della famiglia e alcuni problemi nel mangiare (che sono tutti problemi normali che sono già messi in preventivo), tutte le gite che forse a volte erano un pò noiose venivano compensate con la simpatia, la disponibilità e la gentilezza di tutti i diversi accompagnatori che abbiamo avuto.
Ho apprezzato molto la fiducia che ha avuto il coordinatore di lasciarci molto tempo libero sia di giorno per fare shopping, sia tutte le sere.Ho scoperto moltissime cose nuove sulle diverse usanze, sulle culture, ho imparato meglio l'inglese perchè se a volte avevo dei dubbi tutti erano disposti ad insegnarmi parole nuove.
Ormai sono passati 2 mesi ma ci penso ancora e ne parlo talmente tantoche i miei amici bombarderebbero Francoforte!
In ultimo volevo fare i complimenti a tutti i lions perchè grazie a voi ho potuto fare l'esperienza più bella di tutta la mia vita.

Sono arrivata all'aereoporto di Münster-Osnabrück (FMO) la mattina del  5 luglio 2007; è venuta a prendermi la mia Hostmother, Monika Neumann.
Da lì, ci siamo recate a Nordhorn, la cittadina dove avrei passato due settimane. Nordhorn si trova in Niedersachsen, ha circa 100.000 abitanti, e fino agli anni '70 era un importante centro per l'industria tessile. Si trova a circa 5 km di distanza dal confine con l'Olanda. 
Mi è piaciuta molto la famiglia Neumann, che mi ha ospitata a Nordhorn.
Era composta da padre, madre e quattro figli di 21, 19, 17 e 14 anni.
Purtroppo non ho conosciuto la figlia 21enne perchè era rimasta a Lipsia, dove frequenta l'università. Con gli altri figli (una ragazza e due ragazzi) e col padre mi sono trovata molto bene, sono persone veramente simpatiche, affabili e disponibili. Con la madre ho avuto qualche difficoltà all'inizio – niente di serio, ma, se devo essere sincera, la prima settimana ho avuto difficoltà a comprenderla, spesso faceva battute "fuori posto" e cose del genere. Dopo ho capito perchè, ed il motivo mi è stato spiegato da suo marito: purtroppo la mia Hostmother aveva una discreta antipatia per gli italiani. Man mano che"vivevamo" assieme, però, le cose sono migliorate, ed alla fine credo di esserle riuscita simpatica...tanto che mi ha chiesto di ospitare sua figlia, che studia italiano all'università. (Anche se ho raccontato di questa convivenza un po' difficile con la signora Neumann, non significa che ne voglio parlare male. Ma credo che in una relazione bisogna scrivere tutto, anche i lati negativi, così anche voi potrete regolarvi per i prossimi scambi).

Le tre settimane che ho passato a Goslar (una cittadina non lontana da Hannover) mi hanno fatto acquisire un enorme bagaglio culturale che, sicuramente, si rivelerà utile nel corso della mia vita e del mio percorso scolastico.
Frequentando infatti un liceo linguistico sperimentale e avendo avuto la possibilità ,tramite un concorso, di prendere parte a questo scambio giovanile, credo di aver reso più solide le basi della conoscenza di una lingua straniera che nel mio caso è stata quella tedesca.
L’aspetto linguistico infatti, era quello che suscitava in me ansie e preoccupazioni , ma al mio arrivo in Germania tutto si è rivelato piacevolmente semplice e immediato.
Il gruppo di giovani dai 18 ai 24 anni che hanno rappresentato i miei “compagni d’avventura”  sono stati fantastici! Qualcuno parlava perfettamente questa comune lingua straniera mentre qualcuno se la cavava con qualche vocabolo in meno e qualche gesto in più, ma alla fine eravamo tutti molto uniti e affiatati in qualsiasi tipo di attività.
Il nostro progetto  differiva dai soliti campus estivi per più motivi: la lingua innanzitutto ,poiché il nostro era un seminario intensivo di lingua tedesca, nel quale era  quasi proibito comunicare in altre lingue durante le lezioni; inoltre per noi non erano previste attività ludiche e sportive, ma al contrario ogni nostra attività o programma era rivolto al nostro  futuro o imminente ingresso nel mondo del lavoro( a seconda delle varie età).

Grazie al concorso Lions “Un tema per volare lontano”, quest’estate ho potuto partecipare al “19. Lions Jugendforum”, che si è tenuto a Goslar, una ridente cittadina della Germania settentrionale. Ho passato tre settimane, dal 14 luglio al 4 agosto, in compagnia di diciannove ragazzi provenienti da dieci nazioni diverse d’Europa: Italia, Portogallo, Turchia, Repubblica Ceca, Ucraina, Slovenia, Croazia, Romania, Danimarca e Ungheria.
Durante questo periodo ho imparato a conoscere le loro opinioni, abitudini e usanze, che per certi versi sono molto simili alle nostre, ma per altri sono totalmente differenti e anche per questo affascinanti.
Durante il nostro soggiorno abbiamo visitato diverse città, tutte molto interessanti dal punto di vista storico e culturale; visite che mi hanno permesso di approfondire la mia conoscenza della cultura tedesca.
I numerosi lavori di gruppo svolti e la necessità di comunicare con persone che non parlavano la mia lingua, mi hanno permesso di acquisire una maggiore padronanza del tedesco.
Inoltre questo viaggio mi ha dato la possibilità di stringere amicizia con ragazzi che altrimenti non avrei mai potuto conoscere e apprezzare.
Per tutti questi motivi sono veramente grata ai Lions di avermi concesso questa meravigliosa opportunità; è stata un’avventura che difficilmente potrò dimenticare.

Un viaggio che consiglio di fare, un’esperienza che vale oro…emozioni che vale la pena vivere!!!
Per me è stata la realizzazione di un sogno, qualcosa che mi ha maturato di più e che mi resterà per sempre nel cuore…non avrei mai immaginato che ora, a distanza di un paio di mesi, mi sarebbe mancata così tanto l’atmosfera creatasi in quelle 3 settimane di luglio a Hannover.
I primi 2 giorni sono stati i più “critici” (anche se, pensandoci adesso, mi viene da ridere) perché per la prima volta mi trovavo all’estero e non credevo di riuscire a cavarmela, in un certo senso ero un po’ spaventata; ma poi tutte le preoccupazioni sono scivolate via rapidamente per vivere pienamente quest’avventura!Durante la prima settimana sono stata ospitata dalla famiglia Wöhler, che definire stupenda è poco…persone magnifiche, sempre disponibilissime e pronte a soddisfare ogni mia più piccola richiesta! 

La mia avventura inizia sabato 14 giugno, appena una settimana dopo la fine della scuola.
La chiamo avventura perché all’inizio questa esperienza mi spaventava un po’. Non sapevo se sarei resistita per tre settimane in un posto in cui conoscevo nessuno, e perlopiù non parlando una parola di tedesco.
Ma mi sbagliavo….eccome se mi sbagliavo! 

Il Forum, con la partecipazione di giovani provenienti da molti paesi europei e non solo, si è tenuto presso la cittadina di Bautzen,vero e proprio gioiellino architettonico del medioevo tedesco nei pressi di Dresda, la Firenze del Nord.
Il gruppo è stato alloggiato presso l'ostello della città, un antico torrione riadattato ad uso foresteria, completo di sale riunioni, ristorante caffetteria.
L'ostello si trova presso il centro della città, quindi in posizione strategica per le successive spedizioni anche bucoliche.
Con tale sistemazione il gruppo ha potuto godere di una buona base per il proseguire dell'avventura.
E soprattutto di una gradevole occasione di socializzazione.
Infatti, anche se fieremente controllate dall'inflessibile Herr Rist, le interminabili e pur brevissime serate in ostello, stravaccate sui letti a raccontarsi le impressioni del giorno ed altro in un improbabile tedesco, rimarranno impresse nei nostri ricordi come una delle esperienze più belle.

Quando mi è stato chiesto di scrivere una breve relazione sul mio scambio in Germania organizzato dall’associazione “Lions Youth Exchange”,ho pensato che avrei avuto molto da dire in proposito. Ma tutto si può sintetizzare dicendo:”è stato semplicemente fantastico!”.
Non scrivo queste parole tanto per riempire una riga,ma perché è veramente stato così per me. Ho ospitato a casa mia,alla fine di giugno,una ragazza svedese,Madeleine Lindberg,per una settimana. Successivamente,nel mese di luglio,sono partita io per la Germania.
Sono stata ospitata,a mia volta, da una famiglia tedesca di Kisdorf,cittadina vicino ad Amburgo.In quella settimana mi sono trovata perfettamente a mio agio,dato che la famiglia che mi ospitava è stata molto disponibile e gentile con me.

Le tre settimane trascorse a Bautzen sono state memorabili; non solo perché ho avuto l’opportunità di mettere in pratica il tedesco imparato tra i banchi di scuola, ma anche perché ho conosciuto ragazzi di tutto il mondo con cui è nata una forte amicizia.
Sono partita alla volta di Dresda il 19 luglio, insieme a Silvia  Entrambe felici di intraprendere questo fantastico viaggio ma ignare delle attività che avremo svolto e sicuramente un po’ preoccupate della nostra preparazione scolastica.
Il signor Castern è venuto gentilmente a prenderci all’ aeroporto con  la sua  fantastica AUDI per accompagnarci alla nostra vera meta: Bautzen!In poco tempo abbiamo raggiunto il nostro alloggio: un suggestivo ostello in prossimità del centro di questa antica città medievale. 

Per questo mio primo viaggio Lions sono partito la mattina di domenica 5 luglio da Venezia convinto di essere già in un gran aeroporto non sapendo quello che ancora mi aspettava dopo essere atterrato a Istanbul.
Ho volato assieme ad altri quattro simpatici ragazzi Italiani, uno dei quali sarebbe venuto al campo con me mentre gli altri tre si sarebbero fermati ad Istanbul.
Dopo circa due ore di volo, atterrato a Istanbul, ho cambiato totalmente idea sulle dimensioni dell’ aeroporto veneziano che sicuramente era almeno dieci volte più piccolo. Non vi nascondo le difficoltà che ho superato per raggiungere il mio gate.
Da Istanbul con un altro volo sono giunto ad Ankara, dove mi aspettava la mia famiglia.
Ho trascorso i primi dieci giorni ospite in questa famiglia stupenda composta dal padre la madre il figlio (Adil) ed una figlia che però non ho avuto l’opportunità di conoscere perché studiava in un università fuori città.
 La casa era molto confortevole; mi ha stupito l’enorme dimensione del quartiere dove ci trovavamo che era composto da una serie di palazzi, una cinquantina, uguali e di almeno una ventina di piani ciascuno: immaginatevi quante persone ci vivevano!

Prima di raccontarvi la mia avventura svoltasi in Germania, precisamente presso lo Jugendforum di Hannover, devo ringraziare il “Lions Club” di San Daniele del Friuli e in particolare il Presidente Mario Nicoloso, che ogni anno assegna un tema alle classi quarte dell’I.S.I.S. Manzini affinché i vincitori possano partecipare agli scambi giovanili in Europa.  Infine ringrazio il mio prof. di lettere Paolo Patui, che mi ha dato la sua opinione a tema ultimato.

Sabrina ed io saremmo dovute essere state ospitate per una settimana da una famiglia tedesca e poi partecipare a uno dei tanti Campus in cui si parla la lingua inglese. Forse per destino o forse perché le famiglie disponibili erano poche, ci siamo ritrovate a far parte del “22. internationalen Lions Jugendforum Deutschland”, svoltosi quest’anno ad Hannover.  
Per tre settimane Hannover è stata la nostra città residenziale. 
Il Presidente dello Jugendforum e comandante della Polizia, Lutz Sass, era molto simpatico e ci ha trattato per tutto il periodo come figli, pagandoci tutto (a parte lo shopping!) e rendendoci il soggiorno interessante e divertente. 

La mia esperienza con i Lions, quest'anno, ha avuto luogo in Germania.
Ho visitato tre differenti città della Germania: Magdeburgo, dove ho trascorso la settimana con la mia Host familiy, Lipsia e Jena per le due settimane successive, dove ha avuto luogo il Camp.
Con la mia famiglia non ho avuto nessun tipo di problema, hanno sempre cercato, con grande successo, di soddisfare i miei bisogni ma soprattutto sono sempre stati in grado  di non farmi sentire la nostalgia di casa e di farmi sentire parte stessa della famiglia. Le tradizioni, differentemente da quanto mi aspettassi per un Paese come la Germania, erano molto diverse, ed ogni giorno in famiglia era una nuova scoperta. Mi sentivo parte di una nuova realtà che mi si svelava giorno dopo giorno. Ciò che veramente ho trovato positivo nella famiglia, oltre al tempo trascorso in casa, è stato il fatto di conoscere già tre dei ragazzi che avrei conosciuto successivamente nel Camp. Li ho conosciuti il primo giorno, ad un barbeque organizzato dalle  nostre rispettive famiglie, quindi in un contesto sereno. Questo ha fatto in modo che l'arrivo in Camp fosse meno "traumatico" in quanto durante tutta la settimana precedente avevo svolto attività con questi tre ragazzi.

Il viaggio in Germania è risultata l’esperienza più interessante che abbia mai fatto. Sono state tre settimane indimenticabili, e perciò volevo ringraziare di nuovo il Lions Club per l’occasione offertami.
In famiglia mi sono trovata molto bene. Sono stati molto ospitali, e ho potuto vedere le abitudini dei tedeschi, da quello che riguarda il cibo a come spendono il loro tempo libero. Ambedue le famiglie presso le quali sono stata avevano figli, anche se non della mia età. Tuttavia abbiamo fatto amicizia e trascorso bel tempo insieme.
Le due settimane successive sono stata nel Campo Baverese. Sono state le due settimane più belle del viaggio, sia perché eravamo un bel gruppo di ragazzi, sia per le innumerevoli attività fatte. Abbiamo trascorso la prima settimana a Scheidegg. Stavamo presso un complesso sportivo, perciò abbiamo potuto fare molte nuove avventure, come arrampicarsi su per i muri e fare cannoying ed escursioni attraverso i boschi. Tutte le attività avevano come fine non solo il divertimento, ma anche la formazione di un gruppo compatto (cosa che è avvenuta) e la consolidazione della lingua tedesca. Oltre ad attività sportive, però, il campo includeva anche attività culturali. La seconda tappa si è svolta a Burghausen.

Lo scorso 29 giugno sono partito per la Germania nell’ambito del programma internazionale Lionistico degli scambi giovanili. Avevo già partecipato l’anno scorso  ad uno di tali scambi in Turchia e l’anno prima in un campo internazionale in Italia. 
La mia permanenza in Germania è durata poco meno di un mese. Prima sono stato ospitato presso una famiglia di Bochum, successivamente ho preso parte al trentesimo campo internazionale di Essen, in Nordreno-Wesfalia . La mia Host Family era composta  da quattro persone: Helmut e Cornelia Hermann, i miei host parents, Victoria e Antonia, le mie Host sisters  rispettivamente di 19 e 12 anni. La permanenza in famiglia mi ha consentito di vivere un’esperienza certamente particolare che se fossi stato un normale turista non avrei mai potuto fare. Ad esempio, poiché in questo Land l’anno scolastico non era ancora terminato ho frequentato una scuola tedesca quasi da studente. Cio’ mi ha in parte disorientato data la mia poca conoscenza del tedesco, ma ho notato che alla fine la comprensione della lingua era notevolmente migliorata grazie al continuo ascolto non solo dei professori e degli studenti ma anche della mia stessa famiglia.

Sono tornata da pochi giorni dalla mia avventura tedesca.
In primis voglio ringraziare l’intera associazione dei Lions club international e la “mia” famiglia Giessmann per la fantastica esperienza che ho avuto la possibilità di vivere e godere.
Il mio viaggio è iniziato il 23 giugno con destinazione: aereoporto di Dusseldorf-Nordrhein-Westfalen.
Per i dodici giorni seguenti, fino al 5 luglio, ho vissuto con e nella famiglia di Felix, a Wuppertal.
Una famiglia dolcissima, ospitale, comprensiva ed estremamente educata.

Dopo qualche settimana dal mio ritorno dalla Germania, posso sicuramente affermare che il mio viaggio con il gruppo Lions sia stata un'esperienza davvero invidiabile e irripetibile!
Pur avendo io già visitato in passato questo paese, la nuova e diversa prospettiva con cui l'ho vissuto mi ha fatto scoprire tanti nuovi aspetti riguardo la vita e le abitudini tedesche.
Il soggiorno in famiglia in particolare mi ha aiutato ad entrare realmente nello spirito di una diversa cultura, quella tedesca, e ad esplorare gli usi e i costumi che noi italiani e loro abbiamo in comune e non. Ho avuto modo di partecipare a diversi momenti di vita quotidiana, dalla scuola, al divertimento, al lavoro, e tanto altro; mi è stato d'aiuto essere in famiglia con ragazzi della mia età, con i quali ho convissuto piacevolmente e con i quali ho passato momenti davvero divertenti, nonostante l'iniziale timidezza e riservatezza, che sicuramente nel corso di due settimane si sono sciolte e sono scomparse.

In Germania è stata una delle esperienze più belle e costruttive che io abbia mai vissuto!
Durante la settimana in famiglia mi sono trovata benissimo, era come essere a casa e ho creato un bellissimo rapporto sia con la ragazza sia con i genitori!
Anche le due settimane di campus sono state eccezionali:abbiamo fatto tantissime attività che credo non avrei mai avuto l'occasione di provare (canoa, bici sull'acqua, un percorso d'avventura sugli alberi...ecc.).
I leader e assistenti del campus erano simpaticissimi! 
Per non parlare di tutti i rapporti d'amicizia che ho stretto con gente proveniente da tutto il mondo:è stato triste doverci salutare l'ultimo giorno, dopo che avevamo legato così tanto in pochi giorni...ma resteremo tutti in contatto grazie al gruppo creato su facebook fortunatamente :)
Conoscere culture diverse e stili di vita totalmente differenti dal nostro è stato interessante e allo stesso divertente!
Insomma, un'esperienza indimenticabile che mi piacerebbe rifare l'anno prossimo!
Grazie mille  al Lions Club per aver reso possibile tutto ciò.

Poco più di due settimane lassù... in una città stupenda, accompagnata da gente disponibile e cordiale... Che dire? Berlino nel cuore ormai!
È stata un'esperienza unica... unica è un eufemismo; ho trascorso in quella stupenda città il mio diciottesimo compleanno e, grazie ai Lions e Leo di Berlino... e soprattutto ai miei compagni di Campo da tutto il mondo, non lo dimenticherò mai...
Abbiamo visitato musei sull' olocausto e sulla seconda guerra mondiale, abbiamo toccato con mano il muro... abbiamo visitato il museo dei computer games... abbiamo tifato come degli ultras assistendo alla partita dell' Herta (la squadra di Berlino) contro Stuttgart... davvero sensazionale... abbiamo trascorso due bellissimi giorni sul Mar Baltico... e grazie alla fiducia di chi ha organizzato abbiamo avuto anche molto tempo libero per andare dove volevamo….

Mi chiamo Sara, e tramite l’organizzazione degli Scambi Giovanili Lions ho fatto una meravigliosa esperienza in Germania.
La mia avvenutura è iniziata il 23.07.2011.
Ero spaventata ma allo stesso tempo eccitata e mi chiedevo:
-cosa mi aspetterà?
-me la saprò cavare da sola lontana da tutto e tutti?
Beh le conferme le ho avute appena atterrata...
Ad accogliermi all'aeroporto c'era la ragazza italiana, e la mia seconda famiglia:) Per potermi identificare, la mia seconda famiglia, mi aveva detto di indossare una bandiera italiana, e io l'ho indossata, scuscitando curosità nelle persone presenti all'aeroporto, tutti ridevano e io con loro perchè era una scena davvero buffa da vedere:)

Sono partita per questa esperienza, ad essere sincera, con non pochi dubbi, presa dalla paura di un’eventuale mia improvvisa timidezza nel conoscere nuove culture e nuove persone e considerando il fatto che , anche se ho sempre voluto intraprendere un lungo viaggio all’estero, è stata la prima volta che mi trovavo per così tanto tempo lontana dalla mia famiglia, dai miei amici e dalla quotidianità.
Subito dopo le prime 24 ore questi dubbi sono stati spazzati via dall’accoglienza e dalla gentilezza di Kristel e Arno Ovelgoenne, la mia host family.
Queste persone si sono impegnate al massimo per farmi sentire a casa dalle piccole cose come il caffè ed il pranzo, fino alle grandi come la possibilità di conoscere giovani del posto, uscire con loro, vedere città (nella fattispecie Dusseldorf e Bonn) e particolari opere d’arte.
Grazie a loro sono riuscita non solo a rispolverare e, addirittura a migliorare, la lingua tedesca studiata in precedenza con molta passione, ma anche di entrare nel vivo della cultura del posto avendo, inoltre, il piacere di conoscere anche molte persone adulte altrettanto disponibili e cordiali.