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Dal 25 luglio al 18 agosto ho partecipato a uno scambio internazionale in Finlandia.
Durante le prime due settimane sono stata ospitata da due famiglie a Lempäälä, una cittadina a circa 20 km da Tampere, e dal 10 al 18 agosto ho partecipato al Croft Bay Camp, a Torppa, una località alla periferia di Tampere.
Nei giorni precedenti la partenza ero un po’ preoccupata, innanzitutto perché non avevo mai viaggiato in aereo prima d’ora. Inoltre temevo che la mia conoscenza dell’inglese non fosse sufficiente per permettermi di comunicare e naturalmente temevo di non trovarmi bene con le famiglie ospitanti e soprattutto con gli altri ragazzi partecipanti al campo, in quanto questa è stata per me la prima esperienza all’estero.

Sono Matteo Sergola, un ragazzo di 17 anni, e questa estate per la prima volta ho avuto l’occasione di viaggiare all’estero tramite l’associazione umanitaria lions, più precisamente il distretto MD 108 che ha organizzato il mio viaggio in Finlandia.
Il viaggio è stato suddiviso in circa tre settimane da trascorrere in tre differenti famiglie non troppo lontane tra di loro, situate principalmente nell’area centro-occidentale  della Finlandia.
L’arrivo ad Helsinki, dal punto di vista della temperatura, è stato, per usare un eufemismo, quasi scioccante: quasi più di 30° per uno che pensava di andare in un paese “fresco” e che aveva riempito meta della valigia con felpe e maglie sono decisamente troppi!; ho avuto la fortuna-sfortuna di provare una delle estati finlandesi più calde di sempre!.

Il mio viaggio in Finlandia è stato veramente stupendo. Era la prima volta che viaggiavo completamente da sola, senza nessuno che mi aiutasse nelle difficoltà, senza nessuno che mi conoscesse e pensavo che avrei vissuto un po’ nostalgicamente quella mia lontananza da casa. Dopo solo qualche ora dalla partenza ho avuto il primo inconveniente: arrivata a Helsinki mi hanno smarrito la valigia….. ma l’importante era che non mi fossi persa io!! Avevo molta paura di sbagliare volo o di non arrivare in tempo per cambiare aereo; in realtà tutto è andato molto bene e sono riuscita a vincere la mia paura di viaggiare da sola. Bisogna imparare a risolvere le difficoltà, così da poter crescere e acquisire coscienza delle proprie capacità.
L’accoglienza della mia famiglia ospitante è stata molto calorosa: quando sono scesa dal treno mi aspettavano la mamma Sanna con le due figlie Merike di 14 anni e Minea di 16 anni. Ero talmente spaventata da quel Paese così strano, nuovo, con tutte le persone che per me erano uguali (bionde con gli occhi azzurri), che avevo persino paura di non riuscire a trovare la mia famiglia, e così è stato:  Sanna e le ragazze erano lì, puntualissime e avendomi subito riconosciuta per i miei capelli scurissimi, mi sono corse incontro e mi hanno abbracciata come se fossero stati anni che mi conoscevano. Un’affettuosità tipica dei finlandesi, che anche quando sono arrivata a casa loro Tuomo e il piccolo Aapo mi hanno dimostrato.

Vivere in Finlandia per tre settimane e mezzo è stato bellissimo ed ho conosciuto e condiviso i molteplici aspetti della cultura e del modo di vivere: sauna, cibo, rispetto della natura...
La famiglia mi ha accolta come "quinta figlia", facendomi conoscere tutti i numerosi parenti e portandomi a visitare le località più famose e interessanti di questa nazione.
La settimana al campo è stata indimenticabile e mi ha permesso di conoscere culture davvero diverse dalla mia, di stringere rapporti di amicizia molto profondi, che non credevo possibili in un tempo così breve e di migliorare notevolmente le mie conoscenze della lingua inglese. Come gruppo di italiani ci siamo impegnati per rappresentare al meglio la nazione tramite la presentazione dell'Italia, un gioco a quiz (con premiazioni finali) e facendo ben 12 teglie di pizza per tutti i partecipanti del campo. L'organizzazione è stata eccellente e i suoi membri si sono rivelati molto disponibili ad aiutarci ed ascoltare le nostre necessità.

Un’esperienza così non si può raccontare, non si possono catturare e scrivere le emozioni, le meraviglie e le gioie vissute. Un viaggio così bisogna viverlo. Io ho vinto un concorso attraverso la scuola e fino a pochi mesi dalla partenza non sapevo la destinazione di questo favoloso viaggio.
La Finlandia è stato il posto più bello che potesse capitarmi. Ho amato tutto della sua gente e della sua terra. I sorrisi e le premure delle mie 4 famiglie e le immense distese di campi e boschi. I loro “summer cottages” con i bagni al lago e poi via in sauna.
I “Pulla” appena sfornati a colazione.
Le corse in bicicletta sotto la pioggia e le loro danze tipiche .
Ringrazio di cuore la Lions che rende possibili questi vaggi e tramuta i sogni in realtà! Dopo tre settimane ti senti una parte di loro, e com’è difficile salutarsi! Sì perché so che non ci saranno addii, si è instaurato un legame troppo forte che vive attraverso le mail e lettere nostalgiche, e già si programma un viaggio qui in Italia. Questo viaggio mi ha dato tanto, conosci meglio un altro mondo e anche te stessa ! Ora mi sento di avere 8 genitori, 2 fratellini e 6 sorelle finlandesi.

Quest’anno ho vissuto la mia esperienza di “scambi giovanili” organizzata dai Lions, in Finlandia.
Nonostante un inizio non proprio promettente (ritardato arrivo della valigia), il resto è andato tutto alla grande!!! Le mie due host families, la prima in Jarvenpaa e la seconda in Lammi, hanno fatto di tutto ogni giorno per farmi sentire a mio agio, per mostrarmi i loro usi e costumi (sauna in primis….stupenda…) e per farmi scoprire la meraviglia della natura finlandese. Ho vissuto con loro non come ospite, ma come membro delle famiglie, integrato e coccolato; e’ stata un’esperienza per me nuova, una scoperta bellissima. 
Ad entrambe le famiglie, che ho lasciato dopo una settimana con dispiacere, ho dato il mio indirizzo nella speranza che un giorno possano venire a farmi visita nella mia città in Italia. 
Differente, ma comunque assai elettrizzante, è stata l’esperienza del Camp a Tammela: 35 ragazzi di 23 nazionalità diverse, tutti riuniti in un centro sportivo immerso nella natura in prossimità di uno dei numerosi e bellissimi laghi finlandesi. 

Il mio viaggio è iniziato l'11 luglio all'aeroporto di Roma Fiumicino in compagnia di altre due ragazze, Vittoria e Valentina, che avrebbero partecipato come me allo scambio Lions. Il mio umore era alle stelle, ero eccitata e curiosa, ma sinceramente non avevo nessuna aspettativa precisa, non avevo un'idea chiara del Paese che mi avrebbe ospitato per i successivi 20 giorni, essendo la Finlandia, ahimé, abbastanza poco famosa da queste parti. Atterrate ad Helsinki abbiamo immediatamente realizzato di non essere più in Italia sin dal ritiro bagagli (2 secondi e il nastro già girava con le nostre valigie sopra). All'uscita ho subito individuato la mia famiglia, avendo già contattato da tempo la ragazza (Sini) tramite Facebook. I primi impatti sono sempre strani, non sai cosa aspettarti e cerchi di fare subito buona impressione in tutti i modi, ed io non ho fatto certo eccezione! La famiglia Korja si è dimostrata da subito molto affabile e cortese, ed abbiamo parlato per tutto il viaggio prima di arrivare a casa, nella periferia di Helsinki. La casetta era molto carina, con un giardino e ovviamente l'immancabile SAUNA! Tuttavia per il giorno seguente era già previsto il trasferimento al loro cottage sul mare.

Ore 19.40 del giorno 11 luglio 2011, partenza dall’aeroporto di Venezia, destinazione Finlandia.
Durante il viaggio in aereo, a parte sperare che l’aereo non cadesse, iniziai a pensare a come sarebbe stato l’incontro con la famiglia che mi avrebbe ospitato. Dalle mail che ci siamo scambiati nei mesi precedenti alla mia partenza sembrava molto disponibile e cordiale, ma quando ti allontani da casa per soggiornare in una famiglia dagli usi e dai costumi diversi dai tuoi hai sempre paura di non riuscirti ad adattare.
All’arrivo all’aeroporto di Helsinki alle ore locali 23.30, dopo aver prelevato i bagagli mi sono diretta verso l’esterno dove ad aspettarmi vi era la famiglia al completo: la mamma Tiina, il papà Seppo, la figlia maggiore Vappu e quella minore Tuuli. Avevo già ricevuto delle loro foto, quindi non è stato un problema riconoscerli, anche perché sventolavano in aria un cartello con il mio nome. Da subito ho capito che le mie impressioni a riguardo della loro cordialità non erano errate, infatti appena mi hanno visto sono corsi ad abbracciarmi e a sollevarmi dal peso delle valigie.

Finalmente riesco a scriverle, in quanto, tornata dalla Finlandia sono subito ripartita per il mare. Non mi bastano le parole per ringraziarvi della magnifica esperienza a cui mi avete dato la possibilità di partecipare. Dire "fantastica" è poco! è stata la prima volta che sono andata all'estero da sola..confesso ero preoccupata inizialmente. Subito dopo il mio arrivo, entrambe le famiglie (meravigliose) mi hanno fatto sentire a mio agio, trattato proprio come una figlia, fatto visitare molti posti meravigliosi e conoscere le tradizioni della loro patria. Sono stata molto fortunata poiché in tutte e due le accoglienze ho trovato ragazze più o meno della mia età, così che ho trovato due grandi amiche. A distanza di un mese ci sentiamo tutti i giorni e ci aggiorniamo sulle nostre esperienze!

Ancora mille grazie sperando di avere altre opportunità di scambi culturali con i Lions.

Basta avere un pizzico di fortuna per vivere esperienze spettacolari. E' quello che è successo a me! Durante una conferenza a scuola da parte della Lions Club Maria Theresia di Gorizia sono stata baciata dalla fortuna al momento dell'estrazione di un viaggio: destinazione nord Europa.
Solo qualche mese dopo l'estrazione scoprì che la meta da raggiungere era la Finlandia e ne fui molto contenta poiché faceva parte di uno dei paesi che desideravo visitare.
Così, dopo qualche tempo, mi è stato comunicato il nome della famiglia e la città. Fin da subito ho contattato la famiglia (i Kettunen) in modo da poter instaurare un buon rapporto e da poter eliminare l'imbarazzo nel parlare al mio arrivo; la città in cui abitano i Kettunen si chiama Jyvaskyla e si trova proprio nel centro della Finlandia.

Ho riaperto il mio “diario di viaggio” che mi aveva accompagnato in quella vacanza strepitosa in Finlandia che per me ha avuto inizio il 27 Giugno.
Scrivere questo report è un’occasione per ripensare a tutte le bellissime esperienze che ho trascorso durante un periodo di tre settimane circa, in una famiglia a Lappeenranta prima e al FLOW camp poi.
Può sembrare strano, ma mi risulta difficile esprimere a parole tutto quello che ho provato durante questa esperienza senza continuare a ripetere parole come: bellissimo, fantastico, perfetto…, ma tenterò di descrivere al meglio questa mia avventura.

Il mio viaggio è iniziato l’11 luglio dall’aeroporto di Milano Malpensa. Ero abbastanza agitata in partenza ed emozionata allo stesso tempo, visto che era la mia prima esperienza con i Lions, ma soprattutto perché era il mio primo volo completamente sola!
Dopo tre ore di viaggio senza scali sono atterrata all’aeroporto Vantaa di Helsinki e un’altra buona notizia mi ha fatto cominciare la vacanza con il piede giusto: non mi avevano smarrito il bagaglio!
Per raggiungere la mia host family ho dovuto prendere il bus, sono così arrivata dopo due ore a Forssa, dove ad aspettarmi c’era Satu, la responsabile del camp, che mi ha accompagnato nella mia prima famiglia.
Appena arrivata sono rimasta colpita dalla casa: completamente immersa nel bosco, con una zona per cavalcare, visto che la loro unica figlia Sofia ha un cavallo, e i primi vicini a un raggio di almeno cinque chilometri; ero ospitata insieme a due ragazzi che sarebbero stati al camp con me: Daniel di 18 anni dalla Danimarca e Thomas, di 20 anni da Hong Kong; nonostante loro e Sofia fossero più grandi di me (io ho 16 anni) sono riusciti fin da subito a farmi sentire a mio agio!

Era la mattina del 13 Luglio quando mi avviavo verso l'aeroporto, con una valigia in mano e tanti pensieri ed aspettative in testa per questo viaggio nel grande e maestoso nord.
Da molti anni ormai lo osservavo da lontano e finalmente sono riuscito a conoscerlo nel migliore dei modi.
Atterrato ad Helsinki ho raggiunto la mia host family ad Oulu in treno attraversando la vegetazione, i laghi e le pianure che costituiscono la natura incontaminata finlandese. Il giallo dei campi coltivati si univa al legno rosso delle case e delle fattorie stagliandosi contro lo sfondo di un cielo azzurrissimo ricamato dalla linea delle alte foreste di pino e betulla che incorniciavano ogni paesaggio, anche cittadino. 

Scrivere questo report è un’occasione bellissima per ripensare alle esperienze che ho fatto durante un periodo di quattro settimane circa, di cui 3 in famiglia a Heinola e una al FLOW camp in Finlandia.
Ricordo la mia agitazione per il mio primo volo aereo e per doverlo fare da sola, con tantissimi dubbi e preoccupazioni che mi vorticavano in testa. Tuttavia, appena ho conosciuto la host family, tutte le ansie sono scomparse grazie alla loro cordialità e ospitalità. Il viaggio per arrivare a casa dall'aereoporto di Helsinki mi ha permesso di immergermi fin da subito nell'ambiente e nella cultura finlandese, grazie soprattutto al dialogo che si è instaurato con i miei nuovi familiari, che erano molto divertiti dalla mia sorpresa nel vedere i loro paesaggi sconfinati e affascinanti. 

Al momento della partenza confesso che ero un pò spaventata vista l'esperienza con la ragazza che è venuta qui ma per fortuna è andato tutto benissimo. 
Sono stati gentilissimi,disponibili e mi hanno davvero trattata come una della famiglia. 
In due settimane non ci sono state giornate "morte", avevamo sempre qualcosa da fare-visitare! Mi hanno fatto un sacco di regali ma non solo loro, anche amici di famiglia. Per dire: hanno organizzato un party in mio onore al loro cottage (tra l'altro è stata l'unica sera in 2 settimane in cui ha piovuto) e gli ospiti mi hanno portato dei pensierini come le caramelle o una renna con scritto "io amo la finlandia" in tutte le lingue. 

Questa mia grandiosa esperienza è stata la prima nel suo genere in quanto mai prima d’ora io avevo partecipato a scambi giovanili o simili.
Grazie a i Lions che da anni portano avanti questo progetto quest’anno ho potuto fare parte di questo gran numero di ragazzi che parte per zone tra loro molto diverse e lontane per poter vivere dall’interno una “nuova vita” con cibi tradizioni e culture completamente diverse.
Io personalmente ho avuto la fortuna di andare in Finlandia, un paese che ho scoperto essere stupendo!!
Prima della mi partenza sinceramente io poco avevo sentito parlare della Finlandia e le mie informazioni riguardo questa nazione erano davvero, ma davvero scarse!

Al ritorno dalla mia esperienza in Finlandia, mi è stato chiesto di scrivere le mie impressioni sullo scambio. Mi ci è voluto un po’ di tempo, riordinare le idee dopo un’esperienza così non è affatto facile. 
Non voglio farvi perdere tempo, per questo non vi annovererò tutti i posti meravigliosi che ho visto e le cose che ho fatto. È superfluo dire quanto ogni cosa mi abbia emozionato anche per un solo istante.
Perciò mi limiterò a scrivervi i miei ricordi.
Non te lo dicono mai che quando parti non torni più indietro. Non tutt’intera, almeno. Qualcosa di te, resta la. Chi lascia il cuore, chi lascia un paio di scarpe, chi lascia gli occhi, chi lascia i brutti ricordi. Tutti noi, inevitabilmente lasciamo qualcosa che ci appartiene in un luogo lontano, che poco a poco, con pacatezza o irruenza, ci ha inghiottito per un po’ di tempo.

Il 7 Luglio 2012 sono partito per trascorrere tre settimane in Finlandia, che si sono rivelate a dir poco fantastiche ed indimenticabili. Era la prima volta che partecipavo ad uno scambio giovanile ed a dire la verità, prima di partire, ero un po’ perplesso e teso; tensione che dopo tre giorni è svanita e ha lasciato il posto alla felicità e all’allegria.

Ho trascorso le prime due settimane in una città chiamata Kokemäki con la mia famiglia ospitante, che si è dimostrata davvero gentile e molto ospitale nei miei confronti; con loro ho visitato alcune delle magnifiche foreste del comune e due bellissimi laghi, tipici della Finlandia.

Il viaggio è stato bellissimo. 
Sono stata molto fortunata perchè la famiglia che mi ha ospitato per tutte e tre le settimane, è stata per me come una seconda famiglia e lo è tutt'ora. 
Sono sempre stati molto disponibili, cordiali e hanno assecondato ogni mia richiesta (per questo ho cercato di chiedere il meno possibile). 
Mi hanno portato a visitare l' Estonia ( tutto a loro spese ) e se avessi avuto con me il passaporto sarebbero stati disposti a portarmi in Russia. 
Ho vissuto la Finlandia come se fossi diventata una vera finlandese; ho assaporato e apprezzato i loro usi e costumi cercando di imparare anche la loro lingua. Inoltre ho incontrato i Lions di Kuopio che mi hanno accolta calorosamente. 
Per quanto riguarda l'aereo non ho avuto nessuna difficoltà. 
Tanto meno per la lingua e per il cibo. è stata un' esperienza che mi ha aperto la mente e che mi ha arricchito la vita. 
Per questo ringrazio Lions per l'occasione da voi offerta. 
Mi piacerebbe molto rimanere in contatto con voi per eventuali esperienze. Io e la mia famiglia faremo il possibile per contraccambiare l' ospitalità offertami. 

 

Per gli scambi giovanili Lions del 2012 sono stata 3 settimane in Finlandia: 2 in famiglia e una nel campus.

Ho trovato la Finlandia un posto magico, misterioso, apparentemente vuoto,ma pieno di vita.

La difficoltà più grande era riconoscere i laghi dal cielo; solo grazie alle folte foreste si capiva la divisione. 
I Finlandesi sono per la maggior parte alti, biondi e con gli occhi azzurri, ma sono tutti molto ospitali, cordiali e ti fanno sentire sempre a casa tua.