Prima di partire ero un po’ spaventata, insomma non sarei andata due settimane in un college di Oxford a studiare la lingua e a sottostare ad un confortante programma “all inclusive” completamente organizzato.
Nè sarei partita verso mete sconosciute con un gruppo di amici che avrebbero potuto darmi manforte nei momenti di debolezza e bisogno.
Si trattava di tre settimane in un posto (la Norvegia) dove non avrei capito una parola dell’idioma parlato, un Paese di cui non ho mai sentito parlare molto e, semmai è rientrato nei discorsi a cui ho preso parte, era sempre stato citato come “qualcosa di molto lontano e molto vago”. Però, insomma, il programma prevedeva una settimana in famiglia e due settimane in un camp: non andavo di certo allo sbaraglio. E poi, ammettiamolo, essere “catapultati” in una realtà diversa e completamente nuova, forse non è sempre facile, ma di certo è affascinante! E poi io sono fermamente convinta del fatto che il viaggiare e il conoscere diverse abitudini, lingue, tradizioni, paesaggi e cibi non possa che arricchire! E quindi la naturale tensione prima della partenza si è trasformata in pura curiosità.
E quella che ho vissuto si è rivelata un’esperienza meravigliosa!
Per l’estate 2007 ho scelto la Norvegia come destinazione per il mio Lions Exchange 2007.
Ho viaggiato molto in questi ultimi anni con i programmi Lions e posso dire con certezza che quest’anno è stato uno dei viaggi più interessanti sotto il profilo culturale.La Norvegia è un paese scandinavo dalle tradizioni e culture profondamente diversi dai Paesi del Mediterraneo.
Sono stato all’estero per tre settimane, la prima in famiglia, e le seconde due in campo. Ho visitato molte città interessanti: la capitale Oslo, Moss ( famosa per il Lago di Moss) e Lillehamer che ha ospitato le olimpiadi invernali qualche anno fa’.
Mi ritengo molto fortunato in quanto ho trascorso la prima settimana in una famiglia stupenda; sono stati disponibili nell’accompagnarmi in molti luoghi importanti della loro nazione.La seconda parte del viaggio si è concentrata in un campo non molto distante da Moss dove la gestione delle attività è stata perfetta, la migliore da quando viaggio con i Lions. Quasi ogni giorno erano organizzate delle uscite in posti caratteristici della Norvegia; lo staff è stato gentilissimo e di fondamentale importanza, per creare un bell’ambiente, è stata la disponibilità che ci hanno dimostrato.
Al campo erano presenti 21 nazioni differenti circa il 10% degli stati mondiali. Un gran successo sia dal punto di vista personale sia per il Lions Club norvegese.Per concludere sono state tre settimane senz’altro positive; posso solo ringraziare coloro che mi hanno dato la possibilità di partecipare a questa magnifica avventura.
Foreste, immense distese verdi, fiumi e laghi, un clima estivo mite, il cielo azzurro sempre coperto da qualche spumeggiante nuvola bianca pronta a riversare la sua acqua in qualsiasi momento e più di 20 ore di luce al giorno: gli ingredienti per fare della Norvegia un paese incredibile, ricco di sorprese e spettacolari paesaggi e panorami di cui nessuna fotografia potrà mai ritrarre le emozioni che suscitano in chi li osserva.
Da nord a sud, da est a ovest, quello che colpisce di questo paese scandinavo è la supremazia della natura, che l’uomo ha deciso di non dominare.
Guardando il grande lago Mjosa, d’estate frequentato da numerosi pescatori, ho provato a immaginarlo durante le rigide temperature invernali, completamente ghiacciato e circondato da un paesaggio tutto ricoperto di bianco. Ho poi potuto osservare le altissime scogliere che circondano i fiordi, ricchi di cascate che finiscono in queste famose nicchie d’oceano che si insinua all’interno del paese, ricamandone la costa. E sono rimasta colpita dagli sconfinati prati lasciati incolti, dai limpidissimi fiumi in cui ci si può tuffare, che sono fonte di acqua potabile ed energia idrica. E a completare il paesaggio norvegese le non troppo alte montagne che ricoprono gran parte del paese, dove l’uomo lascia lo spazio ai troll. Questi piccoli e dispettosi gnomi che popolano i monti sono una delle tante antiche leggende che insieme alle numerose storie rendono incredibile questo paese.
Sono da poco tornata da queste tre fantastiche settimane in Norvegia e comincio ringraziando con tutto il cuore voi che mi avete offerto questa possibilità per me unica ed indimenticabile; il campus al quale ho partecipato mi ha regalato ricordi, emozioni ed esperienze che rimarranno sempre nel mio cuore e che sono entrate a far parte del mio bagaglio di conoscenze oltre che amicizie che sono sicura resisteranno nel tempo.
La Norvegia è un paese assolutamente mozzafiato, con i suoi paesaggi unici ed indimenticabili ed un’aura di perfezione che circonda veramente ogni cosa: tutto molto diverso, se non opposto dall’Italia.
Le prime persone che mi hanno lasciato il segno sono state Reidun, Hans Erling, Ida e Inger rispettivamente la madre, il padre e le due figlie della mia famiglia ospitante. Persone deliziose, squisite, estremamente educate che mi hanno accolta nella loro casa come se fossi una loro figlia e mi hanno dedicato tutto il tempo necessario, circondandomi d’affetto. Con loro ho passato divertenti giornate in barca all’insegna della pesca (pratica altresì fruttuosa e decisamente semplice in quelle acque così ricche di pesci), della caccia ai granchi ( non scorderò mai quella notte in mezzo ai fiordi con solo a luna a farci da guida) e delle passeggiate lungo le immense spiagge sabbiose. Mi sono trovata immersa in una vita a strettissimo contatto con la natura, assolutamente incontaminata e con persone rispettose della suddetta (dovremmo essere tutti un po’ più norvegesi, sotto questo punto di vista).
Anche quest'anno sono tornato a casa dal mio viaggio in Norvegia organizzato dai Lions, se devo dirti la verità preferivo restarmene ancora in mezzo a quella natura magnifica e a quel gruppo di ragazzi che ho conosciuto con i quali ho legato molto...Io, che sono un veterano di questi scambi giovanili, ti posso dire con certezza che ogni anno mi diverto molto, incontro persone uniche, con uno spirito gioviale e la voglia di aprirsi e conoscersi.
Ti racconto brevemente le mie tre settimane in Norvegia:
Ringrazio dal profondo del cuore per l'opportunità che mi avete offerto..il viaggio in Norvegia é stato senza dubbio l'esperienza più grande, emozionante ed incredibile della mia vita.
Sono state tre settimane fantastiche e ho avuto modo di conoscere culture così differenti.
Non parlo solo di quella norvegese, ma mi riferisco soprattutto alle culture dei 24 ragazzi che erano con me al camp...Inoltre ho instaurato con loro dei rapporti di sincera amicizia e..beh non so se può capire come io mi senta e se mi prenderà per una stupida, ma mi sono affezionata talmente tanto a loro..li considero come fratelli e sorelle..con alcuni si è creato un rapporto davvero speciale.
E ora faccio davvero tanta fatica a ricominciare con la mia solita vita qui.. questo per darle una vaga idea di quanto forte sia stata l'esperienza..
Non posso far altro che pensare che questo viaggio sia stato proprio un dono.. mi ha aperto la mente.. mi sento una persona diversa ora, migliore.
Ed è solo grazie a voi.GRAZIE, veramente.
So di essere stata fortunata...insomma sono stata scelta per caso...e...non so..è una cosa incredibile!
La vostra iniziativa è stupenda e spero continuerete sempre a regalare sogni a ragazzi e ragazze come me...
Auguro a tutti di avere una simile esperienza nella vita..
Guardate questa foto!
La Norvegia, un’ esperienza bellissima, unica, indimenticabile.
Mai visto un posto così. Che colori, che spazi immensi e incontaminati.
Lo so, non sono un gran fotografo, ma non è magnifica? Io l’adoro. Peccato solo che non renda come dal vivo.
Lo direste mai che questo corso d’acqua non è un fiume ma è semplicemente il mare?
Fantastico, mi sembra ancora di rivivere quel momento.
E’ incredibile, in Italia dove trovi un paesaggio così?
Mai visto niente del genere, e la cosa che mi stupisce ancora di più è che nella costa ovest, dov’ero io ce ne sono a centinaia di posti simili.
Pura magia.
Innanzi tutto volevo ringraziarvi per avermi fatto fare questa bellissima esperienza in Norvegia.
Penso sia una bellisima iniziativa,molto ben organizzata quella proposta dai Lions .
Tutti loro sono stati gentilissimi e disponibilissimi con noi tutti.
Tra le cose che mi rimarranno più impresse della Norvegia saranno sicuramente : i bellissimi paesaggi,la scalata ai ghiacciai e la visita al circolo polare artico.
Senz'altro ricorderò le bellisime giornate trascorse con gli amici del campo che offfrono la maniera migliore per imparerare l'inglese.
Grazie mille a voi Lions per avermi offerto questa opportunità.
Mi sono divertita tantissimo, sono stata benissimo e i posti che ho visitato erano stupendi... Sono stati tutti molto gentili in ogni situazione, le attività organizzate sono sempre state in generale interessanti e è stato molto bello trovarsi insieme a persone provenienti da tutto il mondo che hanno tanto da dare.
Sono stata impressionata dall' impegno che tutti voi Lions avete messo nel rendere questa esperienza indimenticabile senza chiedere nulla in cambio.
Voglio ringraziare tutti per avermi dato una delle esperienze più belle della mia vita.
Un abbraccio
Michela
Il mio viaggio in Norvegia è iniziato il 18 luglio e si è concluso il 08 agosto, per un totale di tre settimane. Due settimane le ho passate nel campo Norvegese, mentre una settimana l’ho passata nella famiglia Nyman, entrambi nella periferia di Sandvika, a 40 km alla capitale Oslo.
L’organizzazione del campo è stata perfetta ed estremamente piacevole. I responsabili del campo erano persone disponibili, simpatiche e molto cortesi, non ci hanno fatto mancare nulla; mentre i ragazzi in ospitalità, provenienti dall’Europa, dall’Africa, dall’Asia e dal Sud America, erano belle persone. Anche se in poco tempo, si sono creati dei bei rapporti. Molta gente ha pianto al momento dell’addio, e tutt’ora siamo in contatto tramite internet. Anche il luogo era accogliente, con molte attività, ed era fatto in modo da tenerci sempre a contatto l’uno con l’altro. Il programma è stato intenso e ci sono state molte attività particolari ed interessanti. Tra queste, abbiamo visitato Oslo, abbiamo visitato musei, abbiamo scalato una montagna di 2000 metri, abbiamo passeggiato di notte nel bosco, abbiamo passato una giornata su un isola disabitata, abbiamo navigato il fiume in canoa, abbiamo navigato il fiume su un battello, abbiamo passato quattro giorni in un hotel in montagna, abbiamo visitato i vari comuni di Sandvika e di Oslo, ed altro. Io ed il ragazzo del Kenya che era in stanza con me abbiamo ricevuto dei ringraziamenti particolari dagli organizzatori del campo per non aver mai causato nessun problema, per essere sempre stati partecipi a tutte le attività e per aver sempre dato un aiuto nell’organizzazione.
Anche quest'anno l'esperienza con i Lions è stata più che positiva, anzi direi eccellente sotto ogni punto di vista.Ho avuto la fortuna di trascorrere 3 settimane in Norvegia, le prime due al campo e l'ultima in famiglia. Le settimane al campo credo siano state due tra le settimane più belle della mia vita: 21 ragazzi da tutta Europa (5 italiani) e responsabili del campo davvero magnifici. Con i ragazzi ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo instaurato un'amicizia destinata a durare per molto tempo (infatti abbiamo già in programma di ritrovarci ad ottobre).
Abbiamo svolto numerose attività tra cui scalate, visite ai musei per meglio capire la storia e la cultura norvegese, partite di calcio, festival locali, concerti e attività sportive.
Il nostro campo, situato a circa 10 minuti dalla città di Sandnes, era immerso nel verde e potevamo anche usufruire del lago vicino per cui canoa e nuoto erano all'ordine del giorno. L'ultima settimana l'ho trascorsa in famiglia insieme ad un ragazzo del campo, cosa che mi ha res felicissima.
L'esperienza in Norvegia è stata davvero formidabile, a partire dal posto, dai paesaggi incantevoli fino ad arrivare alle persone , di una gentilezza ed educazione davvero sbalorditiva.
Al mio arrivo presso il campo ho subito notato molta disponibilità sia da parte degli altri ragazzi che dei responsabili, che sin dal primo momento mi hanno fatto sentire a mio agio.
Durante i giorni successivi abbiamo fatto numerose escursioni ed abbiamo potuto ammirare i meravigliosi paesaggi norvegesi, che di certo non sono io a scoprire ma che in tutta sincerità mi hanno favorevolmente impressionato.
L'esperienza in campo, inoltre, mi ha dato la possibilità di incontrare , conoscere e scambiare pareri , opinioni , idee con persone che , inevitabilmente , proveniendo da paesi differenti hanno una cultura e concezioni in generale radicalmente diverse dalle mie.
Appena saputo che sarei partita, ero già felice all’idea di conoscere un posto nuovo, non importava dove, l’importante era andare.
Potevo scegliere fra Danimarca e Norvegia, mi sono subito documentata e, dai resoconti dei ragazzi che avevano partecipato a viaggi simili prima di me, ho appreso che in ogni caso sarei stata soddisfatta della mia decisione.
E’ così che il 17 luglio mi sono trovata su un aereo, insieme ad un altro ragazzo italiano diretto a Bodo come me, come richiesto dai miei genitori molto preoccupati che la loro figlia più piccola facesse il viaggio da sola!
Appena giunta all’aeroporto di Bodo, la famiglia che mi avrebbe ospitata si è fatta avanti e con loro ho conosciuto la ragazza proveniente dalla Germania che sarebbe stata con noi. Trovo che sia stato molto positivo condividere la settimana nella host family con una persona della mia stessa età, perché nonostante l’impegno degli adulti, il rapporto che si può avere fra giovani è comunque diverso.
Oslo, ore 15:26, una forte esplosione viene avvertita nel cuore della città, in un'area dove sorgono gli uni vicini agli altri i palazzi che ospitano le principali sedi istituzionali della Norvegia.
A distanza di un paio d'ore, a qualche decina di chilometri dal centro che ormai appare come un campo di battaglia con vetro rotti e detriti per ogni dove, nell’isola di Utoya scoppia di nuovo l'inferno. Un uomo vestito da poliziotto irrompe nella location in cui sono radunati i giovani laburisti per il loro meeting annuale. Un campus estivo, tra politica e natura.
L'uomo è in divisa e forse per questo all'inizio nessuno bada al fatto che tra le mani ha una mitraglietta. All'improvviso la impugna e apre il fuoco. La chiamata di emergenza di qualche sopravvissuto fa scattare il panico: la Norvegia si trova nel caos più completo.
Dopo più di due settimane comincio finalmente a pensare alle tre settimane in Norvegia senza scoppiare immediatamente in lacrime, per questo approfitto e scrivo il mio resoconto.
Ho partecipato al campo Face2Face a Oslo per due settimane e in seguito sono stata una settimana in famiglia.
Ero partita poco dopo l'attentato e le mie aspettative devo dire che avevano un pò vacillato al pensiero di sbarcare subito dopo una tragedia e di alloggiare in case di persone che magari avevano sofferto molto.
Non volevo creare disturbi in più in un momento di simile tensione.
Ma non appena arrivata ho capito, che per loro ospitarci era ancora più speciale e significativo in quelle circostanze.
Ci dissero che loro di fronte a un messaggio d'odio, sarebbero stati ancora più uniti e avrebbero dato ancora più amore di quanto ne avessero mai dato.
Da lì iniziai a pensare che avrei amato la cultura norvegese ancora e ancora di più e fu proprio così.Adoro la loro ospitalità e la loro pace, per non parlare poi della loro disponibilità e della loro cordialità.
Parto il 9 luglio dall’aeroporto di Linate , destinazione Oslo; l’esordio non è certo dei migliori in quanto a causa di disguidi vari con i voli sono costretto a partire, e pertanto arrivare, con due ore di ritardo: ciò nonostante all’aeroporto trovo ad attendermi i miei genitori norvegesi insieme agli altri 3 ragazzi italiani ospitati con me dai Signori Fauerskov Soos.
Sfortuna vuole che i miei bagagli abbiano prolungato di 2 giorni il loro soggiorno a Copenhagen ma in casa FauersKov Soss questo inconveniente non è un problema.
Ci avviamo presso Lycas, località appena oltre il confine norvegese ma in territorio svedese , dove la mia Host Family possiede una grande casa di villeggiatura, immersa nella più incontaminata natura con tanto di maneggio e lago limitrofo.
Tutta la mia nuova grande famiglia, composta dai genitori simpaticissimi e quattro figli altrettanto simpatici e disponibili, si dimostra subito accomodante e ospitale facendomi dimenticare in fretta la distanza da casa e, in ben 15 persone sotto il medesimo tetto(vi erano anche giovani operai che ristrutturavano una parte della casa) , trascorriamo una settimana di divertimenti conoscendoci l’un l’altro sempre più.
Appena tornata, vorrei già ripetere l’esperienza norvegese.
La Norvegia, paese dal clima rigido, abitato da persone fredde, poco ospitali, paese di grandi metropoli e villaggi sperduti.
Questo pensano di questo paese molte persone e, un po’, lo pensavo anch’io prima di partecipare a questo scambio e vivere questa esperienza. Il mio viaggio è iniziato il 15 Luglio, destinazione aeroporto di OSLO GARDERMOEN.
Fino al 22 luglio, ho vissuto, assieme ad un’altra ragazza italiana, con la famiglia Andersen di Horten. Una gentilissima e dolcissima famiglia, ospitale, comprensiva. Con loro mi sono trovata benissimo, si è subito instaurato un feeling particolare, che ci ha permesso di comunicare nel miglior modo possibile, scambiandoci opinioni sugli argomenti più disparati, confrontando le diverse abitudini dei nostri paesi, distanti sia geograficamente che per cultura e tradizioni. Vivendo con loro ho capito che tutte le cose che si dicevano della Norvegia erano solamente dei luoghi comuni. La Norvegia è una nazione bellissima, con i caratteristici fiordi, formata da piccole città, la più grande, Oslo, conta circa 500.000 abitanti e da piccoli paesi immersi in una natura incontaminata.
Narrando della mia avventura nelle terre norvegesi sorge senz'altro un atroce dubbio, dove iniziare? L'esperienza è iniziata con il volo da Venezia a Gardenmoen, l'aeroporto di Oslo. Una volta arrivata lì sono subito stata accolta dalla mia Host Family e dalla mia compagna di viaggio, proveniente dalla Sicilia, anche lei ospite della mia famiglia. In serata siamo arrivate alla loro casa estiva, chiamata "Cabin", dove si respirava già un'aria diversa, fredda, ma non pungente, caratterizzata anche dalla luce quasi perpetua dell'estate norvegese.
Il giorno dopo siamo state portate in barca e, nei giorni seguenti, ci sono state proposte attività all'aperto in modo da sfruttare l'insenatura marina di fronte alla casa.
È bello mettersi sdraiati su un campo e immaginare tutte quelle esperienze meravigliose che potresti fare. La mia era andare in Norvegia.
Non so bene perché, ma i Paesi nordici, dove il clima arriva raramente sopra i 22°C, mi hanno sempre destato interesse. Finalmente, durante la fine dell’anno scolastico 2011\2012, i Lions mi hanno proposto, come destinazione per gli scambi giovanili, la Norvegia.
Non riuscivo a crederci, il mio più grande sogno si sarebbe finalmente realizzato. Ho accettato immediatamente la proposta, e quando è arrivato il biglietto online dell’aereo…beh…mi sono detto “Adesso ho la piena certezza che tutto si avvererà”. In breve tempo, i Lions norvegesi hanno creato un comitato per accoglierci, e ci hanno affidato le nostre host families. Quando è arrivato il 15 luglio, i miei genitori mi hanno portato all’aeroporto, e lì la mia avventura era davvero iniziata. Premetto che non avevo mai preso un aereo in vita mia, ma l’idea di volare per la prima volta non mi spaventava. Anzi, mi dicevo che, se per realizzare ciò che volevo, questo era il prezzo che avrei dovuto pagare, allora sarei stato più che lieto di mettermi alla prova!
Nonostante dopo i primi dieci minuti di volo l’aereo avesse incontrato un bel vuoto d’aria, facendomi fare, come l’ho chiamato, “il battesimo del primo volo”, vedere i chilometri che scorrevano veloci sotto di me è stata la cosa più bella che avessi mai provato.
La mia avventura è cominciata subito alla grande all'aereoporto di Oslo quando ho incontrato il ragazzo che ha trascorso con me la prima settimana in famiglia.
Il suo nome è Ata, è un ragazzo turco con il quale mi tengo tutt'ora in contatto e mi manca davvero moltissimo!
Sin dal primo istante siamo diventati grandi amici, siamo sempre stati insieme nel corso delle tre settimane e ci stiamo organizzando per trovare un modo per rivederci durante le prossime vacanze estive !
Con lui ho trascorso una emozionante settimana in compagnia della Famiglia Vandsemb che non ci ha fatto mancare proprio nulla, accoglienti come mai mi sarei aspettato!
Dopo i sette giorni in famiglia, ci siamo recati al camp in cui stringemmo subito amicizia con i restanti ragazzi del Camp.