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Dopo esser trascorse 25 ore di volo non sapevo più chi fossi, dove mi trovassi ed in quale continente … recuperato il jet-lag ho realizzato di essere finalmente arrivato in Australia.
Vorrei raccontare la mia esperienza partendo da una frase con cui tutto è cominciato e tutto è finito: G’DAY MATE !
Una semplice espressione che, letta superficialmente, può non aver alcun significato, ma per me racchiude il carattere del popolo australiano.
Non spiegherò il significato di questa espressione ma proverò a suscitare la vostra curiosità.
L’Australia è un paese di immigrati, in cerca di fortuna o mossi dalla curiosità di un luogo incontaminato e così lontano dal resto del mondo. Dopo aver trascorso un mese in questo fantastico luogo, ho imparato molto sulla cultura del posto, e tutto questo grazie ai Lions che mi hanno permesso di vivere un’esperienza da australiano e non da turista. Le prime tre settimane della mia permanenza le ho trascorse in tre famiglie diverse nel New South Wales, con un ragazzo di Saronno.
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The last summer I had my first lions exchange in Germany.
 I want to be totally honest: I was a bit upset about the destination because It wasn't one of my initial choices, I thought it would have been too near my country and I wanted to have a bravier experience, as going in some farther European country like Norway or Finland. 
But at the same time I felt so excited because all my siblings told me that I was about to face the best experience of my life. I have two sisters and a brother and all of them had some lions exchanges, and they enjoyed every trip they did.

Durante l’anno scolastico 2015-2016 la mia scuola ha deciso di partecipare con le classi quarte a un progetto organizzato dal Lions che consisteva nella scrittura di un tema sociale.
Il mio lavoro è stato premiato con uno scambio culturale in Germania precisamente nella regione Palatina cioè nel sud-ovest vicino al confine con la Francia, una zona molto famosa per la produzione di vino.
 Ad un primo impatto quando ho saputo di aver vinto ero stra emozionata e felice però anche impaurita dall’idea di andare per la prima volta all’estero, parlare inglese e non conoscere nessuno.
Sono stata in Germania per due settimane dal 20 Agosto al 03 Settembre; il sabato 20 sono andata all’aeroporto di Venezia e ho preso l’aereo, poi quando sono arrivata ho trovato il ritrovo del Lions dove mi hanno accolta fin da subito con un grande abbraccio.

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25 Giugno
Arrivo ad Austin alle ore 12.30 circa…viaggio da Roma con 3 ore di ritardo per la difficoltà di inserire i bagagli nella stiva

26 Giugno
Oggi sono partito da Dallas verso Austin dopo essere stato una sera nella famiglia DeRouchey,  sveglia alle 6 di mattina.Ho conosciuto i Fraziers e ho avuto meritato riposo

27 Giugno
La mattina l’ho trascorsa al fiume e ho subito fatto amicizia con Austin figlio di Jill e Don Frazier e devo dire che la famiglia è molto ospitale, hanno tre figli ma quello con cui trascorro la maggior parte del mio tempo è Austin, che ha 16 anni e guida.

Aver fatto un viaggio all’estero, così lontano da casa, è stata un’esperienza bellissima, emozionante e al tempo stesso spaventosa.
Ho viaggiato da sola e in aereo per la prima volta, quindi non sapevo di preciso cosa mi aspettasse e soprattutto quali sarebbero state le mie emozioni.
Cercavo di immaginare qualcosa un po’ per curiosità, un po’ per prepararmi a condividere questa esperienza con persone che conoscevo solo via e-mail, ma nulla è coinciso con i miei pensieri.
Durante il viaggio per il Texas ero emozionatissima e sull’aereo ho conosciuto molte persone Americane che hanno aiutato me, e un altro ragazzo svizzero nelle mie stesse “condizioni”, a compilare il visto per gli Stati Uniti e ho ricevuto informazioni più dettagliate sulla dogana.

Dopo una notte imprevista a Houston,dove ho potuto ammirare la città illuminata dalla cima di un grattacielo,ho finalmente raggiunto Midland,una città di centomila abitanti nell’ovest del Texas.
Qui ho condiviso le prime tre settimane di soggiorno con una ragazza finlandese e una tedesca,che alloggiavano in altre due famiglie Lions  nella stessa città.
Le nostre famiglie si erano organizzate veramente bene,ogni giorno c’era qualcosa di diverso da fare e posti nuovi da visitare:dalle città più vicine a quelle un po’ più distanti,noi abbiamo visto tutto,e non scherzo…compresa una puntata in New Mexico!!
Abbiamo parlato spesso nei Lions club dei dintorni e anche visitato la banca dei trapianti Lions  che si trova nella città vicina,e il centro di riciclo degli occhiali che si trova proprio a Midland.

Ciao a tutti,
se state leggendo questa lettera è perché volete partire per il Texas o semplicemente volete sapere com’è…se proprio come nei film…tutti cowboy, ranch e canyon.. 
in alcune zone è proprio così..
ma sinceramente non ve la consiglio come meta…come posto da visitare.
Sono stato benissimo,  le famiglie sono state veramente ospitali, ho conosciuto gente da tutto il mondo e insieme abbiamo passato momenti indimenticabili..soprattutto in campo..però in quanto a paesaggi non è il massimo…per questo sono preferibili altri stati.

Quest’anno, grazie ai Lions, ho avuto la bellissima opportunità di trascorrere un mese negli Stati Uniti, in Texas, per conoscere le abitudini e le usanze del paese e per vivere a contatto con le persone del luogo. 
Il soggiorno prevedeva tre settimane in famiglia e una in un campus con altri ragazzi da tutto il mondo. Proprio questa è stata la prima passata in Texas e mi sono divertito veramente molto! 
Oltre a me c’erano altri tre ragazzi italiani e altri provenienti da tantissimi paesi come Olanda, Finlandia, Germania, Turchia, Austria, Danimarca, Mongolia … e abbiamo avuto la possibilità di vivere come da tipici texani! Infatti il campo era all’interno di un canyon  e inoltre abbiamo avuto la possibilità di partecipare a numerose attività quali la visita a dei musei storici, andare a cavallo  (per molti di noi è stata la prima volta e ci siamo divertiti molto)e assistere alla parata del 4 luglio e a uno spettacolo teatrale (allestito nel canyon Palo Duro che precedentemente avevamo visitato).  

E’ stata un’esperienza che rifarei perché oltre al divertimento che ci si aspetta di vivere, si entra in contatto con persone, situazioni, paesaggi diversi che soltanto vivendoli possono svelare tutti i loro aspetti. 
Per cause a me estranee non ho potuto contattare la famiglia che mi avrebbe ospitato per le tre settimane dopo la prima di campo; nonostante ciò al momento della partenza non ero preoccupato perché la fiducia che avevo riposto in loro era tanta ma soprattutto perché l’idea di entrare in contatto con altre persone che non condividevano i miei stessi usi e costumi suscitava in me un forte spirito di curiosità e voglia di scoprire ed imparare cose nuove come ad esempio nel mio caso è stato sparare con diversi fucili e pistole, andare a cavallo e visitare luoghi come i canyon che conoscevo solo grazie ai film. 

Tutto è iniziato quasi per caso, non avevo mai considerato l'idea di passare un mese in America, o almeno non l'avevo considerato nella realtà dei fatti poiché sono ancora minorenne e quindi non posso viaggiare da sola, nonostante sia sempre stato uno dei miei più grandi sogni. Ma ecco che sono entrata in contatto con il Lions Club che mi ha offerto questa enorme inattesa e splendida opportunità: un mese ad Amarillo, Texas!
Premetto che sono un'appassionata del mondo "western" e di conseguenza questo viaggio è stato per me la realizzazione di un sogno: la possibilità di vivere in quei luoghi che un tempo erano stati lo scenario di una delle più grandi colonizzazioni umane, in cui si succedevano inseguimenti a cavallo, sparatorie, nascite di città e diffusione di nuove culture.

Voglio ringraziare tutti i Lions per l'opportunità che mi avete dato. 
Dire che son stata bene e che il posto è bellissimo, è veramente poco! 
Ho conosciuto persone fantastiche che, fortunatamente, ancora sento.
La mia host mother, Julia Jhonson, è una persona splendida e speciale (ci aggiorniamo tutti i giorni), mi ha trattato come se fossi sua figlia e il giorno della mia partenza mi ha regalato una lettera piena di affetto e di parole dolci. 
Nella settimana trascorsa al camp ho incontrato ragazzi eccezionali provenienti da tutto il mondo.
Durante questa settimana ci siamo divertiti tantissimo, abbiamo viaggiato molto, visitando musei che ci hanno permesso di conoscere la storia del TX. Rimarranno per sempre nella mia mente i paesaggi scoperti in questa terra così diversa dal mio paese! 
E' incredibile come ci si possa sentire cosi a proprio agio con coetanei provenienti da nazionalità diverse. 
E' proprio vero che certi legami non si spezzeranno mai a prescindere dalla distanza e dalle varie diversità.
Vi ringrazio ancora per l' esperienza che mi avete dato la possibilità di vivere.

Hi! I’m Sara from Italy: I come from Brescia and this summer I joined Jimmy Ross Lions Camp in Amarillo, Texas.
I’ve been in Texas for four weeks: the former three weeks I was in a family in Midland and then one week in Amarillo for the Camp.
I loved staying with my host family because they were so hospitable and so kind with me: I really felt home!
Metta, my host mum, made me learn how to cook a real American breakfast and Jerry, her husband, let me ride his horse!

La mia fantastica avventura è iniziata il 30 Giugno quando, per la prima volta nella mia vita, sono volata negli USA, precisamente in TEXAS. 
Mi ricordo la mia felicità e spensieratezza di quel giorno ma anche la preoccupazione nel dovermi relazionare con persone che non conoscevo prima , con diversa lingua e tradizioni, cosa che infine si è rilevata la più entusiasmante di tutte.
Sono arrivata a Dallas il 1 di agosto e subito ad accogliermi c’era la mia nuova famiglia, formata dal David , Brandy , Michaela, Nathan e Sarah. Una famiglia bellissima che ha accolto cosi amorevolmente nella loro casa a WAXACHIE me ed Ana , la ragazza Brasiliana. 

Scrivo il mio resoconto su quanto ho vissuto per 5 settimane in Texas!
Le tre settimane passate con la mia famiglia ( David e Delene Williams) sono state le più belle della mia esperienza!
Mi sentivo come se fossi a casa, erano molto gentili, disponibili e accoglienti, ho fatto molte attività mai provate prima e non mi sono mai divertita tanto!
Questo scambio mi ha permesso di conoscere molte  persone fantastiche. Ho stretto amicizia con ragazzi provenienti da tutto il mondo, e ancora adesso, dopo quasi un mese dal rientro, sento quotidianamente quasi tutti!
La settimana nel campus del lago Texoma è stato molto bello, il posto è meraviglioso e le attività fatte sono molte, come gommoni gonfiabili, moto d'acqua e beach volley.
È stata un esperienza che mi ha cambiata in positivo, mi ha fatta crescere stando lontata da casa per molto tempo senza quasi mai sentire la nostalgia.
Non dimenticherò mai quest'avventura e tutte le meravigliose persone conosciute durante la mia permanenza!
Vorrei ringraziare tutti gli organizzatori Lions italiani e i referenti in Texas che si sono dati molto da fare nell'organizzazione di ogni attività dedicata a noi studenti! 

Texas, Texas, Texas.
E’ ciò a cui ho pensato per più di tre mesi, prima che tutto fosse effettivamente reale. 
Era il 29 giugno quando ho preso il volo per quel lunghissimo viaggio. Attraverso l’oceano e non mi sembra neanche di aver fatto tanta strada. Le prime persone che vedo sono anche le ultime che poi, dopo cinque incredibili settimane, ho salutato. 
Le riconosco subito: sono la mia futura host mum e host sister. Sorridono e mi salutano. Accidenti, penso, sono proprio loro. Ricambio il sorriso, un po’ stanca, ma c’è troppo da vedere e i miei occhi si poggiano su tutto quello che vedono, osservando tutto con attenzione, come potrebbe fare un bambino con un nuovo gioco. Poi il resto della famiglia si fa vedere e conosco mia sorella più piccola e mio fratello, che aveva propriamente portato un suo amico a conoscermi per darmi uno dei più calorosi benvenuti che si possano desiderare (gli americani fanno le cose in grande..).

Sono tornato da pochissimo dal TEXAS dopo avere vissuto 5 delle settimane più belle della mia vita.
In America ho fatto amicizia con ragazzi provenienti da tutto il mondo e ho provato esperienze del tutto nuove.
Ci tenevo a ringrazierei per questa splendida opportunità il LIONS CLUB ma soprattutto la dottoressa Stefania Trovato che nei mesi precedenti alla partenza ci ha sostenuto e aiutato.

L’esperienza di quest’estate è stata certamente da ricordare, perché “ quando ti ricapita di andare all’estero un mese da solo”. 
Sono partito dall’ aereoporto di Bologna insieme ad altri due ragazzi italiani e ho trascorso con loro il viaggio di andata, ma anche di ritorno, senza difficoltà. 
Arrivato a destinazione, in Nord Dakota, sono stato accolto dalla prima host-family. Qui ho avuto la possibilità di alloggiare per una settimana. Tony e Greg (genitori di due piccoli e simpatici bambini) abitano sulle rive del Missouri. Il paesaggio circostante è fantastico. La luce del sole si specchia sul fiume. Il fiume è molto frequentato da piccole imbarcazioni che a volte praticano “tubing”. La sera spesso facevamo il fuoco e restavamo a parlare fino a tardi. La cosa che preferivo era fare colazione.. mangiavo pancake fino a quando non ero sazio. 
Queste due persone mi sono piaciute molto perché erano molto attivi. 

Sono partito il 2 luglio e dopo 26 ore di viaggio sono arrivato a Minot ND.
Devo dire che sin dal primo momento ho trovato la mia host family molto disponibile e gentile.
Durante la prima settimana ho visto la città e conosciuto i parenti più prossimi della famiglia. Ho fatto un breve viaggio verso il confine canadese dove sono stato in una casa su un lago per un paio d giorni.

Mi sono trovata molto bene con la mia famiglia ospitante (Barry and family Hahn), il viaggio è stato un pò duro in quanto ho perso l'aereo a causa della compagnia, dovendo rimanere a dormire a Bruxelles e ripartendo il giorno seguente con un altro aereo e nuovi scali..e arrivata li, a Philadelphia non si trovava la mia valigia e sono stata senza quest'ultima per due giorni.
Ma anche in questo ho visto le gentilezza e la disponibilità della mia famiglia ospitante, che subito mi ha fornito tutto il necessario!

La felicità di poter andare in America era tanta,e i primi giorni, nonostante la situazione non era tra le migliori, prendevo tutto come se fosse un' avventura.
Ma nonostante la mia esperienza scoutistica e il mio carattere che mi porta ad adattarmi a qualsiasi situazione, dopo 10 giorni ho richiesto di cambiare famiglia.
Sono "scappata" da una famiglia inesistente, dalle mani di una 16enne, a cui ero stata unicamente affidata, che era felice di avermi con sè, solo per il semplice fatto che io (22enne) avevo l'opportunità di comprare alcolici (di cui non facevo uso) per i suoi party nascosti alla madre.
Per il resto delle giornate passate in sua "compagnia", non ho fatto altro che aspettare che si svegliasse alle 12am, guardare tv e giocare con il cane.
Non ho parole per quei 10 giorni, ma per i successivi 18 giorni... avrei da scrivere un libro!!!
Ho vissuto in una vera, americana, bellissima famiglia!!!

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