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Questa estate tramite il Lions Club Sabbioneta Nova Civitas,  ho partecipato al programma Lions Youth Exchange, che mi ha dato l’opportunità di vivere per 3 settimane all’interno di una famiglia americana di Long Island (NY) La mia esperienza con gli scambi è stata decisamente positiva: la famiglia presso cui alloggiavo si è dimostrata molto gentile e disponibile a mostrarmi quanto di bello ci fosse nel loro territorio.
Ho così potuto visitare la città di New York il che per me è stato più che fantastico visto che avevo sempre sognato di vederla dal vivo!
Durante il mio soggiorno poi la famiglia mi ha anche presentato molti loro conoscenti e studenti universitari come me, che per lungo tempo mi hanno “scortato” all’interno della città e hanno reso la mia vacanza più "giovanile” e divertente!

Voglio ringraziare per avermi mandato a NYC, per avermi dato questa possibilità che mi ha permesso di vivere un'indimenticabile esperienza e mi scuso per non aver mandato il resoconto della mia esperienza a NYC subito, ma sono stata e sono tuttora in preparativi per l'università e sono stata molto impegnata.

Giusto ieri sera ho visto Steven su skype con la webcam!

La mia esperienza è stata sicuramente un'OTTIMA esperienza!!!sia nella prima famiglia che da steven sono stata accolta come una figlia e hanno fatto veramente di tutto per me!

Dopo 4 anni, la mia esperienza da Leo in viaggio per il mondo si è conclusa lo scorso agosto, superando -devo ammetterlo- le mie aspettative. Avendo ormai 21 anni e sapendo perfettamente che, in genere, i ragazzi che ospitano sono più piccoli, ero molto scettica al riguardo. Ma New York è New York. E allora partiamo! Come posso tuttavia spiegare in poche righe tutte le avventure e le emozioni che ho vissuto?
Bene, ci proverò. 

Per quanto riguarda la mia esperienza a New York...beh..semplicemente fantastica!:D
Con la mia prima famiglia ho vissuto la Grande Mela 'giovane':ho trascorso molto tempo(oltre a visitar la City) con Rebecca Rizzo e la sua compagnia di amici...consiglio questa esperienza ai futuri Exchange di giovane età che voglion sai visitar la città che godersi la compagnia dei ragazzi americani:D
Con la seconda famiglia,Barbara e Marina Dellicarpini, é stata un'esperienzia molto costruttiva dal punto di vista culturale che emotivo..lo consiglio ai ragazzi appassionati d'arte!! avranno la possibilità di vistar tutti i musei , zone creative della città e di far la conoscenza di una larga famiglia italo-americana!!personalmente ho davvero apprezzato i giorni trascorsi nella casa Dellicarpini  tra libri ,musical a Broadway,brownies fatti in casa e Marina ,la mia dolcissima 'sorellina':D

I flew very early in the morning from the airport Innsbruck to Frankfurt and further to the Newark Airport in New York. The first big impression was the very big airplane, because  the airplane from Innsbruck to Frankfurt, was a realy little one, only four seats per row and suddenly I had a very big one with 9 seats per row. The best thing was that everybody had his own televison, where you can watch movies, listen music and follow the fly. 
For me it was amazing.

Il  21 luglio sarebbe stato un giorno diverso, partivo per gli USA con l’organizzazione Lions .  Sentivo che questa volta sarebbe stato diverso, sarei uscita per la prima volta dall’Europa, insomma dal mondo finora a me conosciuto.
Già la sera prima c’era in casa un’atmosfera strana. La mamma era un po’ agitata il papà aveva messo tre sveglie che….avrebbero suonato alle 3,30 del mattino !!Ero entusiasta, eccitata e forse un po’ preoccupata, in fondo questo viaggio sarebbe durato 24 ore, avrei avuto 3 cambi e 9 ore di differenza, mi aspettava una giornata molto lunga, ma dopotutto l’attesa come ben si sa, è la parte migliore.

Sebbene la durata del viaggio possa scoraggiare all’inizio, state certi che ne sarà valsa la pena.
Dopo essere partito la mattina dall’aeroporto di Bologna, mi sono ritrovato in poco tempo all’aeroporto di Francoforte, da dove nel giro di poche ore sarei dovuto partire per San Francisco.
Fortunatamente non ero solo: mentre guardavo gli schermi con i dettagli dei voli partenti mi sono imbattuto in Francesca, una degli italiani che avevano deciso il Nevada come metà per lo Scambio Giovanile Lions.
Comincia così il nostro viaggio, durato la bellezza di 11 ore. Arrivati a San Francisco, ci aspetta la dogana: il controllo è durato abbastanza a causa dell’incomprensione sul motivo della nostra entrata negli USA, ma per fortuna siamo riusciti a spiegare tutto. Ci aspettava poi un altro aereo diretto a Reno, Nevada; sul volo abbiamo poi incontrato Alessandro, altro italiano del gruppo dello Scambio. 

Ho partecipato agli Scambi Giovanili del Lions andando a Laytonsville in USA nel Maryland.
La mia esperienza in famiglia,durata tre settimane,è stata molto piacevole e molto interessante, specialmente perché ho potuto sperimentare un modo di vivere completamente diverso da quello a cui sono abituata.Inoltre ho visitato molti luoghi interessanti,come Washington, Baltimora, Georgetown e Anneapolis.
La famiglia,nonostante si sia trovata ad ospitare per la prima volta,è stata molto calda, accogliente, educata e discreta e speriamo che l'anno prossimo la figlia Kate, possa essere ospitata in casa nostra.

Mi è stato chiesto di scrivere un report sulla mia esperienza di Youth Exchange Lions 2006. 
Sulle richieste c'era scritto: scrivete le cose positive ma anche quelle negative che così possiamo migliorare il servizio...ma quali cose negative?!
Io assolutamente di cose negative non ne ho in assoluto...a parte il fatto che sono dovuta tornare a casa...!!!
Sono stata in America, in Indiana, più precisamente vicino a Fort Wayne.

La mia esperienza con gli scambi giovanili è stata senza dubbio fantastica!
Non solo per tutti i posti che ho visto e visitato, ma anche per la famiglia Rapley, che mi ha ospitato, e per tutte le persone che ho incontrato. I Rapley sono entrambi iscritti al Lions Club, e sono molto attivi! (con loro abbiamo preparato il carro del Lions Club per la parata!)
Nel viaggio d'andata c'è stato un piccolo problema, perché non sapevo che occorresse l'indirizzo del luogo in cui si passa la prima notte in America, ma poi si è risolto tutto bene, e al mio arrivo ho trovato i Rapley al completo, pronti a farmi iniziare questa avventura! Sono stati fin da subito gentilissimi con me, e già dalla prima sera ho sperimentato la vita americana: marshmallows e fuochi d'artificio!
Non poteva iniziare meglio di così!  

Anche quest’anno ho avuto la fortuna di partecipare agli scambi giovanili Lions e devo ammetterlo è stata un’esperienza fantastica!!!
Sono stata in Indiana nella stessa famiglia presso cui era già stata ospitata mia sorella due anni fa, per un mese circa, insieme ad un’altra ragazza del nostro distretto.
La famiglia era composta dai genitori e da tre bambini carinissimi:due femmine, Chloe e Cadence, una di sette anni e l’altra di quasi tre, e Sean di cinque anni.
La casa era molto grande e mai vuota,  c’era una piscina abbastanza estesa, nella quale però abbiamo avuto poche occasioni di andare a causa del freddo, e una casa degli ospiti molto carina.

Ciao a tutti! Mi chiamo Carlina Vitagliano, ho sedici anni, vivo a Firenze e quest’estate ho passato un mese negli Stati Uniti in una famiglia Lions.
La famiglia che mi ha ospitata vive in Idaho, uno stato che non avevo mai sentito nominare e perciò ho voluto visitare; i due signori che mi hanno ospitata vivono soli e hanno nipoti della mia età circa.
Qualcuno di voi potrà pensare che sia stata una noia mortale vivere un mese con due “nonni”, ebbene vi sbagliate!

Ho trascorso due settimane in Idaho in una fantastica famiglia con quattro bambini e posso dire di non essermi annoiata un attimo. 
Mi hanno portato a vedere posti molto belli e diversi tra loro e siamo anche andati in campeggio per qualche giorno. Durante le due settimane che ho trascorso con loro ho avuto modo di conoscere gli altri membri del Lions Club del loro distretto andando a pranzo insieme a loro. 
Passate le due settimane mi hanno accompagnato a Seattle dove abbiamo incontrato la famiglia che mi avrebbe ospitato per il resto della mia esperienza negli Stati Uniti.
Anche con questa famiglia è andata molto bene. Mentre ero da loro stavano ospitando anche una ragazza dalla Spagna e questa è stata un’altra ottima opportunità. 
Un giorno ho partecipato ad un progetto del loro distretto in cui distribuivano libri gratuitamente ai bambini nel giardino di una scuola elementare.
Nel complesso devo dire che è stata un’ottima esperienza in cui ho avuto la possibilità di conoscere persone che sono state davvero molto gentili con me e con cui sono ancora in contatto.
Con l'occasione volevi ringraziare tutta l'organizzazione che si occupa degli scambi giovanili per l'opportunità che date a noi ragazzi di fare queste esperienze.

 

Il sottoscritto, Presidente del Leo Club di San Daniele del Friuli per l’anno sociale 2006/2007 e figlio di socio Lions International nel club di Maniago-Spilimbergo, vuole redarre il diario della strepitosa esperienza vissuta in Turchia dal 13 luglio al primo agosto grazie al programma di scambi giovanili organizzato dal LIONS CLUB INTERNATIONAL. 
Per maggiore precisione ho trascorso i primi nove giorni in famiglia ad Izmir ed altri dieci giorni di campo itinerante lungo la costa sud della Turchia.
Qui di seguito il resoconto del mio viaggio:
Partito dall’aeroporto triestino “Ronchi dei Legionari” il 13 luglio alle ore 7.30 del mattino e atterrato all’aeroporto di Monaco intorno alle ore 9.00 per poi girovagare nell’immenso aeroporto bavarese cercando di ingannare il tempo per più di tre ore.
Alle ore 12.00 decollavo da Monaco con destinazione Turchia.
Dopo circa due ore di viaggio all’interno del comodo Airbus della Lufthansa Airlines, dormendo e ascoltando musica, inizio a scorgere dal mio finestrino la pista di atterraggio dell’aeroporto di Izmir.

E’ difficile descrivere e soprattutto cercare di riassumere in una lettera le impressioni di un viaggio così ricco di significato quale è stato quello in Turchia. Si dice sempre “è impossibile tradurre a parole i propri sentimenti”. Beh, mai frase fu più azzeccata!!!
Il viaggio in Turchia è stata la mia terza esperienza di scambio all’estero. Negli scorsi anni ho visitato l’Irlanda e la Finlandia ma quest’ultima è stata sicuramente la più emozionante. Quando ripenso alle tre settimane trascorse, i ricordi che affollano la mia mente sono molteplici. 

Come mi aspettavo la mia esperienza in Turchia e il campo Lions non mi ha deluso. Volevo innanzitutto parlare della location del campo, in pieno centro storico di Istanbul a 5 min dal Gran Bazaar e altrettanti dalla Blue Mosque, in uno storico liceo di Istanbul che anche se in restauro non perdeva la sua bellezza e monumentalità. 
Organizzazione impeccabile tutto secondo programma. 
Si il programma…visite decisamente turistiche...inevitabile.. Comunque sicuramente ben studiato e accurato, l'unico mio rimpianto sono le uscite serali...nessuna.. a Istanbul, probabilmente per ragioni di sicurezza. 
Non sono mancate però gite in Barca sul Bosforo, due giorni a Efeso, alcune serate nei Club turchi e una giornata in un parco dei divertimenti acquatico. 
Lo Staff composto principalmente da giovani era molto disponibile e amichevole anche se in più di un'occasione abbastanza rigido sulle regole del campo. 
In definitiva la mia esperienza è stata decisamente positiva come ho già detto nella premessa i campi Lions non deludono, consiglio così a chiunque il Bosphorus Youth exchange Camp.

Si tratta del terzo viaggio che ho fatto grazie al Lions Club e di anno in anno ho potuto capire sempre di più lo spirito che sta alla base di questa iniziativa.
Oltre a esser stata un'altra esperienza importante per la mia formazione personale a rapporto con una nuova cultura molto diversa da quella italiana, quest'anno il viaggio mi ha coinvolto ancora di più per il fatto che nella mia famiglia ospitante c'era Murat, un amico conosciuto lo scorso anno in Svezia durante un altro scambio.
Per questo motivo l'approccio iniziale di conoscenza della famiglia è stato minimo rispetto agli altri anni e abbiamo così potuto "immegerci" subito alla scoperta di Istanbul. In 17 giorni totali ho visitato ogni angolo di questa enorme città sia dalla parte europea (leggermente più "evoluta"), sia da quella asiatica. Anche il soggiorno presso il campo "Lions Istanbul Art and Culture Camp" è stato molto divertente e al contempo interessante.

Durante la settimana trascorsa con la famiglia tra Izmir (Smirne), terza città più importante della Turchia, e Çeşme, una località di villeggiatura dove la famiglia possedeva la casa estiva, ho avuto modo di apprendere lo stile di vita turco e conoscere la loro inimitabile ospitalità e cordialità.
Il primo giorno del camp le rispettive famiglie ospitanti hanno accompagnato tutti i “campers” nel sobborgo di Karşyaka in Izmir dove era previsto il ritrovo, in un ristorante, dove sono state registrate le iscrizioni, ci siamo incontrati tutti assieme per la prima volta e dove abbiamo consumato il primo pranzo. Alla fine del pasto sono state fatte le presentazioni di tutti i 22 partecipanti e alla fine del pasto, siamo partiti per la prima destinazione: Akçay. Akçay è una piccola e tranquilla località situata a nord di Izmir, sulla costa Egea, dove abbiamo pernottato per i primi tre giorni, in un albergo che si trova nei pressi della spiaggia.

L'esperienza in Turchia è un esperienza da ripetere il prima possibile; è stato molto divertente ed interessante allo stesso tempo, perché ho conosciuto gli usi, costumi e il modo in cui vivono.
La mia permanenza in Turchia è durata tre settimane precisamente dal 1 luglio al 21 luglio di cui due settimane in famiglia e una in campus. Comincio con il parlarvi della mia permanenza in Turchia nelle prime due settimane che ho trascorso in famiglia, come ho gia detto. 
La famiglia è stata molto accogliente ed simpaticissima. Il primo giorno ho avuto la fortuna di dormire ad Istambul perché dei parenti della mia famiglia ospitante si sposavano e perciò ho potuto assistere ad un ad un matrimonio turco (molto ma molto bello e molto caratteristico). 

Il viaggio è andato bene, senza particolari intoppi; al mio arrivo all'aereoporto di Ankara ho trovato ad aspettarmi Dilek e 3 dei miei futuri campleaders. Poi sono stato accompagnato alla mia famiglia.
Come sono arrivato ho capito subito che sarebbero stati molto accoglienti e gentili con me, ed infatti mi avevano già preparato la cena. Con me, nella stessa famiglia c'era anche un ragazzo austriaco (Christian) e anche con lui ho da subito instaurato un ottimo rapporto di amicizia.La famiglia era composta dalla madre (Yesim), con i due rispettivi figli (Borga, 17 anni e Dogusçan, 6) e in quel periodo c'erano anche la sorella della madre con il figlio (18 anni).
All'inizio com'era prevedibile eravamo tutti un pò timidi, soprattutto nell'usare l'inglese, ma già il mattino successivo dopo una buona dormita le cose erano cambiate e sembravamo parlare tutti la stessa lingua! 

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