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La mia esperienza con gli scambi giovanili Lions è cominciata ancor prima di salire su quell’aereo per il Messico il 7 luglio 2018. 
Ricordo che quando ebbi la conferma 2 mesi prima della partenza, subito mi attivai per cercare informazioni approfondite sul posto, sul Camp, sulle host families, sul volo e via dicendo proprio perché era la mia prima esperienza, da sola, a più di dieci mila chilometri da casa. 
Ero entusiasta all’idea che di lì a poco sarei partita per un viaggio che, seppur non essendone certa, mi avrebbe cambiata sotto tantissimi aspetti; ma allo stesso tempo pensierosa su tutto ciò che mi avrebbe atteso lì. 
Ebbene proprio lì, all’ aeroporto di Guanajuato, la prima cosa che incontrai fu il sorriso, il calore e l’armonia della gente che mi accolse a braccia aperte. 
Ho trascorso la mia prima settimana in Messico con una famiglia che mi ha fatta sentire a casa; insieme abbiamo visitato posti stupendi come San Miguel de Allende, Guanajuato, Leon, e Guadalajara ammirandone le usanze, il clima mite, la cultura e i tutti i singoli sapori. Ma con loro e grazie a loro ho anche vissuto e assaporato per la prima volta cosa significa combattere. 

Da dove iniziare! 
Mi hanno sempre affascinato molto questo tipo di esperienze e quindi, alla proposta dei Lions del mio distretto, ho subito accettato anche senza sapere dettagliatamente cosa sarei andata a fare. Sono stata tre settimane in Belgio, una in famiglia e due in campo e non esagero dicendo che è stata una delle esperienze più belle di tutta la mia vita!
Inanzitutto un enorme ringraziamento alla mia host family, la famiglia Van Der Meersch! Eravamo due ragazze italiane ad essere ospitate (io e Simona, la mia compagna di avventure!) nell’incantevole cittadina di Bree e, sin da subito, ci hanno fatto sentire come parte della famiglia! Non dimenticherò mai il signor Bart e il suo senso dell’umorismo, la signora Leen e la sua dolcezza di madre e i ragazzi Raphaelle, Olivier e Arnaud che ci hanno trattato come fratelli.

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Non nego che sia stato molto difficile per me come per altri adattarsi subito ai nuovi spazi ma comunque dopo i primi giorni capisci che si é tutti sulla stessa barca e inizi a fare amicizia, se non con tutti, con tanti ragazzi.
Il camp a Cipro mi ha fatto crescere perché mi ha fatto capire che pur venendo da paesi diversi abbiamo tutti un denominatore comune cioè la fame di libertà e la voglia di indipendenza.
Abbiamo discusso sui diritti umani e sono usciti argomenti molto validi per una discussione: uno tra tanti l’immigrazione; sentire che l’opinione di un bielorusso piuttosto che di uno spagnolo sia diversa dalla tua ti arricchisce e amplia la tua visione sul mondo.

Sono Valeria, ho trascorso grazie ai Lions un mese in Brasile.
È stato il mio primo exchange e quindi la paura per questa esperienza, che è risultata essere infondata, era tanta.
Sono qui seduta nella mia camera in Italia mentre il mio cuore e la mia testa sono nel paese che mi ha accolta calorosamente e che mi ha fatta sentire a casa.
Ho trovato una grande famiglia che mi ha insegnato molto e che porterò sempre con me, ho scoperto posti meravigliosi, sono stata a contatto con una cultura diversa e al contempo affascinante, ho avuto modo di provare cibi nuovi che non avrei mai immaginato mi potessero piacere .

Italy is an amazing country and I'm so happy that I got to experience the culture, food and people.
I fell in love with Campo Emilia the second I arrived at the castle and looked out over the landscape.
Even though I had to climb one million stairs to get to my room, I wouldn't have wanted it differently because as soon as  I got to the top of the castle and looked out of the window, it was all worth it.

My experience at Campo Emilia,
how can I recap such amazing experience?
Let's start at the beginning, the first day at camp started a bit confusing,
A lot of new people and leaving my host family, soon enough we were all friends!
Then, we got our rooms, and I loved my roommates!

One week ago it was my last day in Australia. I spent the most incredible month of my life there. 
Apart from the great experiences and activities, surfing, whale watching, camel riding..., the people that I met were absolutely the best part of my trip.
First I would like to thank Brian Hemsworth and Lorraine Hemsworth who hosted me for three weeks and I couldn't have asked for a better host-family. 
Then Ray 'n' Jenny Godfrey with whom I spent the funniest days, Tony Vine, Cathie Vine, Ben Nabarro and Lorraine whose company was such a blessing.

Already when I saw the castle that we were staying at I became exited. It was a beautiful location! The second I arrived at the camp, people were introducing themselves and making friends. Everyone was so nice and welcoming!
Even though the bus rides were long and the times between meals longer, it was bearable, because every city we went to or every trip we made offered great experiences and memories.
The blind dinner for example made me realize how lucky I am and how I shouldn’t take anything for granted.

29 luglio ’18. Sono atterrato.
Sono di nuovo in Italia, con i piedi per terra ma con la testa per aria, volta a guardare dall’alto tutti coloro che mi sono lasciato alle spalle.
La mia vita non è più la stessa, adesso ho una casa in ben 13 Paesi, adesso vedo il mondo con occhi diversi.
Erano le 6 del mattino quando stringevo tra le mie braccia per l’ultima volta dei pezzi di cuore. Ripercorrevo in pochi secondi i 21 giorni precedenti e non riuscivo a credere che fosse realmente finita.
Mi chiedevo se quell’abbraccio fosse abbastanza per compensare la distanza che mi avrebbe separato da tutti gli altri solo poche ore dopo.

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Quest’estate, dall’8 al 28 luglio, ho avuto la possibilità di partecipare ad una bellissima esperienza Lions in Belgio che per me è diventato come l’Italia, una seconda casa.
I primi istanti in Belgio sono stati magici ed emozionanti. Appena atterrata a Bruxelles la prima domanda che mi sono posta è stata: “Ma davvero mi trovo qui o è semplicemente un sogno?”. Alcuni secondi dopo l’atterraggio il mio sguardo si è subito catapultato sul finestrino dell’aereo, inteso ad ammirare l’ambiente che avrei dovuto chiamare “casa” per ben tre settimane.
La prima settimana in famiglia è stata davvero piacevole e rilassante, soprattutto grazie alla mia compagna di avventure Cristiana, una ragazza italiana che è diventata come una sorella per me. Di certo non possono mancare i mille ringraziamenti per la mia host family, in primis ai signori Van der Meersch che ci hanno accolto calorosamente e ci hanno trattato come loro figlie, non privandoci di nessun piacere.

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Sono da poco tornata da 3 settimane in Messico e mi trovo a dover condensare tutte le emozioni e i momenti vissuti in poche righe: missione impossibile!
Sono partita l'8 luglio con i miei due compagni di viaggio Nicolò e Francesca e sono atterrata a Città del Messico dopo più di 13 lunghissime ore di volo.
Non dimenticherò mai quella sensazione di puro terrore non appena la città si è presentata ai miei occhi: dovunque guardassi sembrava non finire più tanto era grande e in quel momento mi sono chiesta che pazzia avessi mai fatto.

Quest’anno ho intrapreso la mia prima esperienza di scambio e campo giovanile Lions, con meta la Francia. Nonostante fossi stata delusa dalla meta (poiché, avendo visitato la Francia in diverse occasioni avevo il desiderio di esplorare nuovi Paesi e nuove culture), ho deciso di provarci e, seppur con alcune difficoltà, hoavuto un’esperienza indimenticabile.
Sono partita in data 1/07/2018 da Brindisi con scalo a Roma. Per problemi in aeroporto ho rischiato di perdere la coincidenza da Roma, ma fortunatamente ero in contatto con Marzia, una ragazza italiana assegnata al mio campo, e con la mia host family, che si sono mobilitati immediatamente.

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È difficile esprimere in un report un’esperienza così ricca e significativa come quella che ho vissuto personalmente in Estonia per tre settimane. Inizialmente ero un po’ insicuro sulla meta del mio viaggio: l’Estonia. L’unica cosa che sapevo di questo Paese è che si trovasse molto a Nord e che fosse confinante con la Russia.
Non avevo ancora idea di quello che avrei trovato una volta giunto là, delle persone che avrei conosciuto e che mi avrebbero accolto come se fossi uno di loro, come se fossi stato parte della loro vita da molto tempo.
Appena arrivato all’Aeroporto di Tallinn, città capitale dell’Estonia, sono stato subito accolto dalla mia host sister con un abbraccio.
Ho trascorso la prima parte delle due settimane con la mia host family a Tallinn, dove la mia host sister lavora.

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Ho ancora nella mente la voce del muezzin che recita l’adhandai minareti delle moschee: una melodia che mi ha toccato il cuore come mai prima. Forse la spiritualità, l’onestà spirituale degli islamici e la danza Semazensono ciò che mi porterò dietro per sempre. Un’emozione immensa nel vedere quelle architetture così diverse ma al contempo familiari. La Turchia è stata una grande avventura, per i suoi odori e le sue braccia aperte. Mi sono sentita a casa, ho avvertito tutto quell’amore che da secoli è riservato all’ospite.

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Campo Emilia has blessed me with the best summer of my life: lasting friendships, eye opening experiences, and a million memories.
I cannot begin to describe how the connections I have made with my host family and fellow campers have impacted me and my future.
They have showered me with love and I am grateful for each and every one of them.

Italy ❤
One of the most beautiful countries in the world, tastiest food and most romantic people. I’m in love with Venice and Milano. I hope to have a chance to discover more cities and visit more castles. 

Emilia camp ❤
Place where i discovered new cultures, new feelings and new myself. I had 10 most unbelievable days in my life. I had new friends. I had new interesting moments which will stay in my heart forever.

To be honest, first condition you need to accomplish if you want to take part in Campo Emilia 2018 is to have a lot of energy, will and stamina. Furthermore, you need to be capable of giving, sharing and having a high level toleration.
Or, on the other side, you can just come unprepaired and acquire all of them.
First thing that Campo Emilia thaught me is to know how to take into consideration emotions of the other people and how to help them if they need some kind of help.

Campo Emilia taught me many things.

The most important being to never stop trying.
The first few days for me were hard, as I wasn’t making many friends and always found myself one step behind.
But as I tried to understand the camps purpose and talking with the campers from Italy, I realized I needed to focus on others and not on myself.

10 amazing days in The Emilia camp, i think it was one of the best days in my life.

living in a castle was incradeable!
Every day was different and interesting, camp leaders were amazing. We have visited many beautiful and important cities and places.
We were walking, driving a lot but we were not tired at all.
Than many funny activities at the castle.

July 18th
Blind dinner,
An AMAZING experience, this has definitely changed my point of view, you can never know how different and difficult something can be until you set yourself in the situation.
Every. thing that you do is defined by many other actions, making tea requires more then 10 actions, so imagine not being able to see a thing, imagine having to notice every little action so you won’t mess up and make a mess. 

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