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Si tratta del terzo viaggio che ho fatto grazie al Lions Club e di anno in anno ho potuto capire sempre di più lo spirito che sta alla base di questa iniziativa.
Oltre a esser stata un'altra esperienza importante per la mia formazione personale a rapporto con una nuova cultura molto diversa da quella italiana, quest'anno il viaggio mi ha coinvolto ancora di più per il fatto che nella mia famiglia ospitante c'era Murat, un amico conosciuto lo scorso anno in Svezia durante un altro scambio.
Per questo motivo l'approccio iniziale di conoscenza della famiglia è stato minimo rispetto agli altri anni e abbiamo così potuto "immegerci" subito alla scoperta di Istanbul. In 17 giorni totali ho visitato ogni angolo di questa enorme città sia dalla parte europea (leggermente più "evoluta"), sia da quella asiatica. Anche il soggiorno presso il campo "Lions Istanbul Art and Culture Camp" è stato molto divertente e al contempo interessante.

Durante la settimana trascorsa con la famiglia tra Izmir (Smirne), terza città più importante della Turchia, e Çeşme, una località di villeggiatura dove la famiglia possedeva la casa estiva, ho avuto modo di apprendere lo stile di vita turco e conoscere la loro inimitabile ospitalità e cordialità.
Il primo giorno del camp le rispettive famiglie ospitanti hanno accompagnato tutti i “campers” nel sobborgo di Karşyaka in Izmir dove era previsto il ritrovo, in un ristorante, dove sono state registrate le iscrizioni, ci siamo incontrati tutti assieme per la prima volta e dove abbiamo consumato il primo pranzo. Alla fine del pasto sono state fatte le presentazioni di tutti i 22 partecipanti e alla fine del pasto, siamo partiti per la prima destinazione: Akçay. Akçay è una piccola e tranquilla località situata a nord di Izmir, sulla costa Egea, dove abbiamo pernottato per i primi tre giorni, in un albergo che si trova nei pressi della spiaggia.

L'esperienza in Turchia è un esperienza da ripetere il prima possibile; è stato molto divertente ed interessante allo stesso tempo, perché ho conosciuto gli usi, costumi e il modo in cui vivono.
La mia permanenza in Turchia è durata tre settimane precisamente dal 1 luglio al 21 luglio di cui due settimane in famiglia e una in campus. Comincio con il parlarvi della mia permanenza in Turchia nelle prime due settimane che ho trascorso in famiglia, come ho gia detto. 
La famiglia è stata molto accogliente ed simpaticissima. Il primo giorno ho avuto la fortuna di dormire ad Istambul perché dei parenti della mia famiglia ospitante si sposavano e perciò ho potuto assistere ad un ad un matrimonio turco (molto ma molto bello e molto caratteristico). 

Il viaggio è andato bene, senza particolari intoppi; al mio arrivo all'aereoporto di Ankara ho trovato ad aspettarmi Dilek e 3 dei miei futuri campleaders. Poi sono stato accompagnato alla mia famiglia.
Come sono arrivato ho capito subito che sarebbero stati molto accoglienti e gentili con me, ed infatti mi avevano già preparato la cena. Con me, nella stessa famiglia c'era anche un ragazzo austriaco (Christian) e anche con lui ho da subito instaurato un ottimo rapporto di amicizia.La famiglia era composta dalla madre (Yesim), con i due rispettivi figli (Borga, 17 anni e Dogusçan, 6) e in quel periodo c'erano anche la sorella della madre con il figlio (18 anni).
All'inizio com'era prevedibile eravamo tutti un pò timidi, soprattutto nell'usare l'inglese, ma già il mattino successivo dopo una buona dormita le cose erano cambiate e sembravamo parlare tutti la stessa lingua! 

La mia permanenza in famiglia è stata ottima dal punto di vista dell’ospitalità: mamma, papà, figlioe soprattutto la nonna mi hanno viziato non facendomi mancare nulla e in particolar modo il ciboche, nonostante lo yogurt sulla pasta e i pomodori a colazione con il formaggio, non è proprio da buttare. 
Dal punto di vista dello svago un po’ meno poiché, da quanto ho potuto capire e constatare,il figlio della famiglia non è che avesse tante amicizie e alla sera, quando si usciva, si andava fuori col padre!!! 

Questa estate ho trascorso tre settimane in Turchia, la mia seconda esperienza Lions dopo la Finlandia dell’anno precedente. 
È difficile raccontare un viaggio come questo a qualcuno che non l’ha vissuto in prima persona…un viaggio questo che devo dire mi ha entusiasmato ancora di più di quello in Finlandia, probabilmente anche per il fatto che essendo un po’ più grande riesci ad apprezzare maggiormente opportunità come questa. Il soggiorno è cominciato con una settimana trascorsa in famiglia, nella parte europea di Istanbul; una famiglia davvero calorosa,che sia a me che all’altra ragazza italiana che ospitavano ha dato un’affetto, un amore incredibile…qualcosa che sembra inverosimile possa avvenire in una sola settimana. 

Avere la possibilità di prendere parte a questo programma è stata un occasione incredibile, in quanto mi ha permesso di conoscere persone fantastiche da tutto il mondo, e anche di approfondire la conoscenza di uno Stato e dei suoi usi e costumi, la Turchia.
La settimana di campo con gli altri ragazzi è stata particolarmente piacevole, perché non solo ho visitato i maggiori luoghi di interesse nelle bellissime città di Istanbul e Bursa, ricche di storia, ma anche ho avuto l’opportunità di confrontarmi con altre persone della mia età venendo a conoscere così aspetti che prima mi erano sconosciuti sui loro luoghi di provenienza.
Le due settimane in famiglia sono state interessanti soprattutto poiché mi hanno permesso di capire gli usi e costumi turchi, che si differenziano dai nostri sotto molti punti di vista, e ho potuto far conoscere un po’ della nostra cultura anche alla mia host family.
Durante il mio soggiorno in Turchia ho potuto anche sfatare parecchie credenze totalmente infondate su questo Paese e la sua cultura.
Mi sarebbe piaciuto molto visitare anche altre città, magari durante la permanenza in famiglia, in quanto mi è sembrato un periodo di tempo un po’ troppo lungo da passare in un luogo solo.
Questa esperienza è stata sicuramente molto positiva sotto tutti gli aspetti, e mi piacerebbe molto ripeterla in futuro.

La mia terza esperienza con i “Lions Youth Exchange “ è stata fantastica e forse la più emozionante tra quelle da me intraprese. Le mie aspettative per questo viaggio erano alte e non sono state deluse: la Turchia è un concentrato di emozioni, fascino, cultura, arte ed anche divertimento.
Per le vie di Istanbul (dove sono stato una settimana in famiglia e una in campus) si riesce a percepire la doppia faccia della città ed anche della nazione intera: si respira la cultura mediorientale che è viva nelle persone mescolata con la parte di Europa che i cittadini vanno cercando.  Nella più grande città turca si passa in pochi metri dalle mosche, con i loro tipici minareti, a negozi di moda europei; dal profumo di un kebab appena sfornato (è delizioso come tutto il cibo turco, provare per credere!!) al più commerciale Mc Donald.

Per me, l'esperienza di scambio vissuta ad Istabul, è stata la prima di questo tipo.
I dieci giorni trascorsi in famiglia sono stati utilissimi per introdurmi nella città, nelle usanze naturalmente molto diverse e per conoscere la gente del posto.
Inizialmente tutto mi sembrava molto "diverso", non mi sentivo assolutamente fuori luogo ma ero molto curiosa.
La mia famiglia è stata gentilissima e molto accogliente con me, non è un modo di dire che mi abbiano fatta sentire esattamente come se fossi a casa.Ogni giornata era stata già organnizzata per filo e per segno prima del mio arrivo.Ho trascorso giornate con gli amici della ragazza che mi ospitava, che mi hanno fatto vedere quali erano le loro consuetudini, come organizzavano il loro tempo e le loro serate.

Sono partita venerdì 3 luglio dall’aeroporto internazionale di Venezia e dopo due ore di viaggio sono atterrata ad Istanbul, dove c’era la mia famiglia ad accogliermi.
I signori Mutlu abitavano molto vicino all’aeroporto,nel quartiere residenziale di Bakirkoy (mi scuso per gli accenti e le dieresi non presenti) , a circa quaranta minuti dal centro storico e ricco di grandi centri commerciali, negozietti, spazi verdi e grandi condomini. La mia famiglia viveva proprio in uno di questi,in uno spazioso e confortevole appartamento, dove la mia sorella ospitante mi ha ceduto la sua camera singola. Essa  era composta dai due genitori Ipet e Ozcan, la mia host friend Nurbanu di quindici anni e le due sorelline gemelle Incinur e Nurdamla di dieci anni.

Questo è stato il mio terzo scambio Lions e nonostante io non mi aspettassi che avrebbe potuto uguagliare le belle esperienze degli anni precedenti, alla fine si è rivelato forse il più bello di tutti. 
Lo scambio prevedeva una settimana di host-family e altri 10 giorni di campo.  
La settimana in famiglia l’ho trascorsa sopratutto a Mersin dove la famiglia ha un appartamento praticamente sul mare. Oltre ai pomeriggi trascorsi in piscina o in spiaggia non sono mancate le visite culturali come ad esempio alla bellissima moschea di Adana.  La mia host-sister, Özge, mi ha subito presentato ai suoi amici e tutti sono stati veramente carinissimi, mi hanno fatto sentire come una di loro e ci siamo anche confrontati sulle nostre differenze negli usi, nelle tradizioni e nella religione. Inoltre abbiamo trascorso molto tempo con altri due Leo che ospitavano a loro volta due ragazzi norvegesi.

Del mio viaggio posso raccontare solo esperienze positive.
Iniziando dalla famiglia devo evidenziare soprattutto la grande ospitalità che mi hanno offerto non facendomi mai sentire in imbarazzo o fuori posto. Grazie a loro sono riuscita a conoscere le vere tradizioni della Turchia e disfarmi di tutti i pregiudizi e le paure che avevo prima di partire. 
Sono rimasta ancora in contatto telefonico e via e-mail con i figli e la madre e spero davvero di non perderlo!
Per quanto riguarda il campus i miei racconti sono ancora assolutamente positivi per le persone che ho conosciuto e per il tempo che abbiamo passato insieme. L'unica nota negativa che, pur piccola, devo evidenziare è l'organizzazione perchè, durante il periodo del campus, abbiamo dormito due notti ognuno nella propria famiglia ospitante e secondo me questo non facilità molto le conoscenze tra noi.
Infine devo ringraziare il Lions per avermi dato la possibilità di partecipare a questo scambio giovanile perchè sono sicura che rimarrà indelebile nella mia vita!

Quella della Turchia è stata sicuramente un'esperienza molto formativa e interessante. 
Sin dal mio arrivo mi sono sentita a mio agio, le persone che mi hanno accolto sono state davvero molto cortesi con me affidandomi subito alla famiglia. 
La host family è stata molto disponibile, erano tutti davvero premurosi e attenti a ogni mia necessità e con loro mi sono divertita molto, ho stretto amicizia con la figlia che continuo a sentire tutt'ora. 
Hanno sempre cercato di farmi sentire a casa addirittura portandomi in un ristorante italiano un paio di volte, anche se ho apprezzato molto anche la cucina locale. Mi interessava provare chiaramente anche quella, essendo in un posto nuovo e totalmente diverso dall'Italia. 

Il viaggio Turchia è stata la mia seconda esperienza con il Lions International.
Sono partito entusiasta sognando che avrei incontrato un mondo nuovo e diverso, dove la cultura occidentale si incontra con quella orientale.
La prima parte del mio viaggio l’ho passata in famiglia e la relazione ed i rapporti che ho stabilito con Berke il ragazzo turco ch mi ha ospitato e Buket la sua mamma, sono stati subito caldi ed affettuosi.

La destinazione del mio scambio è stata la Turchia.
Ho alloggiato per la prima settimana e mezzo  presso la Famiglia Sarica a Eskisehir che si trova a 6 ore di macchina da Instanbul.
L'esperienza è stata bellissima grazie alla genuina ospitalità e confidenza subito offertami da tutta la famiglia composta dai genitori, dal mio "Host Brother", mio coetaneo e dal suo fratellino.

Nell’estate 2010 ho partecipato a uno dei campi internazionali organizzati dal Lions.
In particolare sono stato in Turchia dove ho soggiornato per tre settimane (dal 3 al 24 luglio).
Il programma di queste tre settimane è divisibile in tre parti.
Infatti, per la prima settimana sono stato ospitato da una famiglia di Istanbul che mi ha fatto visitare parte di questa bellissima città. 
Inizialmente ero preoccupato per questo periodo in famiglia ma poi mi sono trovato molto bene perché sono stato ben accolto e mi sono divertito.  
Alla fine del periodo in famiglia è cominciato il campo itinerante e, insieme a ragazzi di tutto il mondo, abbiamo visitato tutta la costa ovest della Turchia con pernottamenti in alberghi in zone turistiche o balneari.

Cosa raccontare? Parto dall’inizio.
Molte volte mi sono recato all’estero ma sempre con la mia famiglia e quindi prima di partire non sapevo proprio cosa aspettarmi e mi sembrava “un salto nel buio”. 
Appena arrivato in Turchia mi sono ricreduto e mi è parso facile adattarmi: la famiglia fin da subito  si è dimostrata molto accogliente e mi ha trattato con gentilezza perciò non ho avuto problemi nell’inserimento. Il mio “host brother” si è mostrato molto disponibile nei miei confronti  e mi ha fatto conoscere il gruppetto dei suoi amici, che ho scoperto somigliare molto ai miei amici in Italia: infatti abbiamo gli stessi hobby: gioco del calcio e videogiochi.

Quando i miei genitori mi proposero di partecipare al programma di scambio LIONS 2011, la mia prima reazione non fu molto entusiastica, perché pensavo alle tre settimane che avrei trascorso in un paese sconosciuto, di fede mussulmana, per di più d’estate.
L’idea di partire da solo, dover lasciare gli amici con cui trascorrevo l’estate, magari per ritrovarmi ad annoiarmi senza poter tornare indietro, mi rattristava.
Ebbene mi sbagliavo, ma alla grande!
Il giorno della mia partenza i miei genitori mi hanno accompagnato all’aeroporto insieme a Nik, il ragazzo indiano che era, sempre con gli scambi Lions, ospite dal giorno prima a casa mia.

Alla mia seconda esperienza come viaggiatore-ospite degli Scambi Giovanili del Lions Club, ho scelto come meta la Turchia. La mia decisione deriva da consigli ricevuti durante l’esperienza trascorsa in Svezia, dove molti miei coetanei mi avevano parlato della Turchia come un favoloso posto da visitare in estate e dove i Lions organizzavano un bellissimo camp, con molte esperienze e cose da fare. E infatti non sono stato deluso.
Sono partito il 10 luglio, una settimana in ritardo rispetto al previsto, perché dovevo finire l’esame di maturità; quindi, purtroppo, ho passato solo 2 settimane in Turchia, una in famiglia e una in camp.

Quest’estate tramite il Lions Club ho trascorso un mese negli Stati Uniti nello Stato del Missouri.
All’inizio avevo qualche perplessità poiché era la prima volta che viaggiavo da solo così lontano ed i possibili imprevisti mi spaventavano. Ho dovuto ricredermi completamente e soprattutto ho acquistato molta fiducia nelle mie capacità perché sono riuscito a cavarmela senza problemi.
È stata un’ esperienza indimenticabile.