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Ho partecipato agli scambi giovanili promossi dai Lions nella ridente cittadina di Limburgh, in Germania. Il mio soggiorno è durato tre settimane nel mese di luglio.
Durante la prima settimana sono stata ospitata da una splendida famiglia composta da due genitori e tre figli. Fin dal primo momento mi sono sentita a casa con loro, accolta come una figlia. Premurosi e attenti ad ogni mia esigenza, i miei “genitori” tedeschi mi hanno coinvolta nella loro vita di tutti i giorni e questo mi ha permesso di entrare in contatto con la loro cultura. Alcune mattine ho persino accompagnato la mamma al lavoro, in una scuola elementare, e mi è piaciuto molto stare coi bambini, vedere come si svolge una giornata scolastica in un altro Paese. Insieme ad altre famiglie ospitanti abbiamo fatto gite in luoghi di interesse culturale e paesaggistico.

Sabato 24 Luglio sono partita dall'aeroporto di Milano Malpensa per raggiungere la città di Bordeaux e iniziare una nuova esperienza con gli scambi Lions.
Con molta sorpresa e grande felicità, il figlio della mia host family francese era Antoine, uno dei ragazzi che era stato con me al Camp Kanga in Australia, proprio l'anno scorso.
Mai mi sarei aspettata di rivederlo, ma soprattutto di essere ospitata proprio a casa sua !
Antoine vive con i due genitori e il fratello Thomas in una radiosa casa nella città di Puy d'Arnac, nella regione della Corrèze francese. Questa regione in piena campagna è caratterizzata da strade tortuose con innumerevoli curve, costeggiate da una meravigliosa flora.

“E’ strano ascoltare quel testo letto con il tuo accento, sembra esotico.” A dire queste parole, una piccola e timida ragazzina asiatica. Stavo leggendo la traduzione di una canzone norvegese che avremmo cantato per le hostfamilies, e naturalmente il mio accento italiano rendeva tutto ancor più lontano dall’originale.
La frase della ragazza mi era rimasta in mente per un po’.
A me, lei sembrava esotica. O forse stavo solo sbagliando prospettiva.
Tutto è relativo, no?

My trip starts on 25th June with lots of dreams and expectations for a month which is not a mere holiday in a foreign, far country, but it is, above all, the discovery of the “true life” of Canada. 
Despite an unfortunate accident in the airport (my flight is delayed by 7 hours), I arrive in Canada as happy as a lark; here, I realize how small my country is, because my first host, Curtis, considers the 3-hour journey back to his house as “a short journey” ( actually, you can cross the whole Italy in that time span).

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Il 13/07/2016 sono partita per il Giappone. Sono arrivata all’aeroporto di Nagoya dopo quasi 30 ore di viaggio, poiché, siccome il volo Bologna-Francoforte era in ritardo, ho perso quello successivo diretto in Giappone e ho dovuto prenotare nuovi biglietti, facendo scalo in Korea a Seoul!
Una volta arrivata a destinazione, tutta la stanchezza che avevo addosso è però passata vedendo alcuni membri di tutte e tre le mie future host families, pronti ad accogliermi all’uscita con un cartellone con la scritta “Benvenuta Valentina”!!

E fu così che quella mattina il coraggioso gruppo di ragazzi europei decollò su un aereo diretto a Pechino, Cina.
Io ero uno di quei ragazzi, e dopo aver fatto parte del viaggio (volo Venezia-Roma) da solo, finalmente incontro due mie compagne di viaggio, con le quali trascorrerò altre 10 ore circa (volo Roma-Pechino).
E dopo quelle ore di volo ricche di attesa, ci ritroviamo in una città immensa, la più grande che io abbia mai visto.
Fu proprio in quell' enorme aeroporto che incontrammo le nostre rispettive famiglie.

Che dire è stata un' esperienza memorabile in tutti i suoi aspetti mi ha aiutato a crescere come persona e ad esprimermi meglio con le persone che mi stanno accanto.
La prima settimana e mezza con la famiglia è stata fantastica, tutti i membri della famiglia sembravano veramente felici di accogliermi in casa loro e di introdurmi nella cultura turca.
Ogni giorno mi portavano in un luogo diverso per mostrarmi i luoghi più belli della città, i luoghi più significativi, i più antichi spiegandomi sempre che cosa significavano. Oltre ai luoghi culturali mi hanno fatto divertire anche portandomi al mare e a svagarmi nei più svariati.

Quest’esperienza è stata qualcosa di veramente inaspettato.
Quest’anno non ero sicuro che avrei potuto partecipare nuovamente ad un campo Lions, ma grazie ai responsabili del mio multidistretto del Lions Youth Exchange Program, sono riuscito a vivere qualcosa di unico in un posto a me sconosciuto.

Il programma e l’attività di questo youth camp in Romania erano incentrati sull’ecologia e il luogo principale dove venivano svolti era a 1320 m sui Munţii Bucegi, nei pressi della Cabana Diham-Phoenix, dove alloggiavamo in un pensione.

Non essendo stato il vincitore vero e proprio del concorso, per me è stato fantastico riuscire a partecipar a questo programma di scambi. Esattamente sono il “secondo” classificato del concorso della mia scuola e li inizialmente l'amarezza non è stata poca perché mi sarebbe tanto piaciuto partire per questa avventura; appena saputo che la prima si era ritirata per me è stato un'esplosione di gioia.
Quando mi è stato proposto di partire e la meta prevista del viaggio, la Serbia, non ho esitato ad accettare.
La prima settimana l'ho passata in una famiglia di Zrenijanin (un'ora circa a nord di Belgrado) magnifica, mi hanno accolto davvero bene e mi hanno fatto sentire parte della loro famiglia. Con host brther, Nikola, inizialmente non ce stata vera e propria intesa, perché essendo tutti e due timidi il primo approccio è stato un po' impacciato; ma dopo tre giorni eravamo diventati molto affiatati.

Beh, ho scelto questo titolo perchè questo Paese e le sue persone ti toccano il cuore in modo letterale. Prima che i Lions mi proponessero il Taiwan come meta, sapevo ben poco di questa meravigliosa isola. 
Dopo aver affrontato circa 20 ore di volo con scalo a Dubai, sono arrivata all'aeroporto internazionale di Taipei. I Lions locali e la mia host sister sono venuti a prendere me e altre due ragazze italiane in aeroporto e da lì è iniziata una nuova fantastica esperienza.
Dopo circa un'oretta di macchina siamo giunti a Yilan, la città nella quale vivevano le nostre host families. La mia permanenza sarebbe dovuta durare 16 giorni (come quello delle altre ragazze) ma la mia super host family mi ha offerto di restare ulteriori 15 giorni pertanto, dopo aver avuto il consenso dai Lions taiwanesi e italiani, ho modificato il mio biglietto aereo. Quella che ora chiamo la mia seconda famiglia, durante tutta la mia permanenza, è stata gentilissima e ospitale sin dal primo momento e non ho avuto alcun tipo di problema; mi hanno accolta nella loro meravigliosa casa e il terzo piano era tutto per me, con la camera dal letto, il bagno e il balcone

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Quest'anno ho iniziato un'avventura fantastica; I Lions mi hanno dato la possibilità di visitare Berlino e tutte le sue zone limitrofe. 
La mia esperienza si è basata esclusivamente su due settimane di camp trascorse in compagnia di ragazzi provenienti da tutte le parti del mondo, e vi posso garantire che dal primo momento che ci siamo incontrati c'è stata subito una grande amicizia, infatti tutti i giorni della settimana eravamo impegnati a visitare le varie opere culturali/storiche che la Germania offre. 
Grazie alla disponibilità e alla bontà del nostro responsabile che ha saputo mantenere sempre vivo il nostro entusiasmo, eravamo continuamente spronati ad avere tantissima curiosità nell'apprendere tutto cio' che riguardava gli avvenimenti storici legati alla Seconda Guerra Mondiale. 
Un altro momento indimenticabile è stato quello trascorso a Rostock, una piccola citta' situata sulla costa del Mar Baltico; Un paesino a dir poco incantevole, ricco di piccole case colorate ed innumerevoli locali/ristoranti dover poter gustare del buonissimo pesce fresco. 
Ringrazio tantissimo i Lions per questa incredibile opportunità e specialmente Maria Martino, la responsabile del mio distretto.

Il 9 di Luglio con i Lions ho intrapreso questa indimenticabile esperienza.Una vacanza che lascia un segno indelebile dentro di me, al mio ritorno mi sono fermato a riflettere e mi sono accorto che si, questo scambio culturale mi ha profondamente cambiato. Tre settimane in Brasile sono il sogno di tutti. Mare, sole, spiagge e tante feste.
Bene la mia permanenza non ha niente a che vedere con tutto ciò, fatta eccezione per l'ultimo punto.
Il Brasile conosce l'inverno ma noi, stereotipando, non conosciamo il Brasile.
Sono approdato a Porto Alegre tremando.

Nel mese di Luglio ho passato 3 settimane in Austria a Salisburgo, una settimana in famiglia e due settimane nel campus, questa è la mia esperienza: Genova 6:25 del 9 luglio, partenza dall'aeroporto Cristoforo Colombo per Monaco, da dove poi avrei preso un pullman per andare fino a Salisburgo.
Sul pullman incontro ed inizio a parlare con una ragazza di nome Victoria, che facendo due chiacchiere scopro far parte del Lions Club di Salisburgo.
Arrivato a Salisburgo incontro la mia Hosting Mum: Sabine, una donna gentilissima e simpaticissima, che mi tratta come un fossi suo figlio.

26 giugno – 16 luglio, ventuno giorni.
Ventuno giorni magnifici, ventuno giorni sensazionali, da togliere il fiato, ventuno giorni di risate, di battute, di scherzi, ventuno giorni di fatica e condivisione, di impegno e sorrisi, ventuno giorni in Estonia.
L’Estonia non è esattamente una delle mete turistiche più gettonate tra i Paesi nordici, è un Paese piccolo, con pochissimi abitanti (Milano ne ha di più!), ma si sa nella botte piccola c’è il vino buono! E il vino di quelle settimane era puro nettare.

Sono andato in Slovacchia, prima una settimana in famiglia a Bratislava e una seconda in un camp distante almeno un'ora dalla capitale.
Ho fatto una settimana su due nel camp principalmente per motivi familiari.
Partiamo dalla famiglia:
Persone veramente splendide ed a modo. Accoglienza fantastica sin dai primi istanti. Avevani pure chiamato il Lion per organizzarsi con escursioni che non avrei fatto con loro. Esperienze fantastiche sia con loro (rafting, vita quotidiana) sia con la figlia che mi ha fatto conoscere la vita dei ragazzi nella sua città.  Avevano una Casa veramente perrfetta e veramente pulita e sempre disponibili (anche successivamente) ad aiutarmi. Se dovessi dargli un voto, sarebbe un 10. Veramente perfetti. 

Il 15/07/2016 sono partita per la Nuova Zelanda grazie al programma Scambi Giovanili del Lions Club.
Sebbene fosse la prima volta che viaggiavo senza amici o familiari con come ultima destinazione una nazione dall'altra parte del globo, ero impaziente di visitare un paese di cui conoscevo poco e niente (tutto quello che sapevo riguardava il rugby).
Quello che ho imparato è molto, molto di più: sono stata posta di fronte a prove e a difficoltà che non avrei mai pensato di poter affrontare, ho fatto cose che i miei genitori non si sarebbero mai aspettati da una persona come me, e che nemmeno io mi sarei aspettata di riuscire a compiere.

Tra giugno e luglio del 2016 ho partecipato al programma di Scambi Giovanili organizzato dal Lions International.
Sono stato in Ontario, Canada, dove ho vissuto sia l’esperienza della famiglia, sia quella del campo.
La mia host family ha tre figli, tutti grandi che frequentano l’università in altre città; oltre a me, però ospitava anche un ragazzo brasiliano molto simpatico con cui trascorrevo le giornate.
I genitori ospitanti sono stati sempre molto gentili e disponibili con noi; erano grandi appassionati motociclisti e fanno parte di un’associazione di motociclisti della chiesa locale.

Dove sono le Faroe Islands? Confesso che prima di partire non lo sapevo nemmeno io. Eppure ora sono una parte di me, il ricordo di un’avventura e di una seconda casa che porterò sempre nel cuore. Le Isole Faroe sono un piccolo e isolato arcipelago a metà strada tra la Norvegia e l’Islanda, note per la loro origine vichinga e per essere la patria di uccelli rari e unici (i Puffin) e dei cacciatori di balene. Il popolo Faorese ha proprie tradizioni, una lingua propria, una propria moneta, una propria storia e indipendenza di cui va molto fiero; un popolo pacifico, riservato e autonomo. Si sentono tutti parte di una stessa grande famiglia dove non c’è spazio per sentimenti di esclusione o diffidenza; forse è proprio per questo che sull’isola non esistono prigioni o serrature per le porte d’ingresso.

Credo che non ci sia modo migliore per iniziare a raccontare la mia esperienza in Michigan.
Vi starete chiedendo sicuramente cosa ci sia di così bello nel vivere accanto ad un lago o forse vi state chiedendo dove si trovi questo Stato?
Quando i Lions mi hanno assegnato questa meta ero entusiasta del fatto che sarei potuta andare negli Stati Uniti per la prima volta nella mia vita ma al tempo stesso non sapevo assolutamente cosa aspettarmi.

Quest’anno ho avuto il piacere di partecipare al campus ALC sul Lago di Garda.
Si tratta di un camp un po' diverso rispetto ad altri dal momento che prevede la partecipazioni di membri Leo dei distretti che fanno parte della “Alpin Lions Coorporation”.
Il camp, nel suo primo anno di attivazione, ha avuto durata di una settimana e ha visto la partecipazione di 18 ragazzi provenienti da Italia, Germania, Austria e Slovenia.
Abbiamo svolto attività sportive sul lago come canoa e vela, abbiamo visitato i punti di maggior interesse come il monte Baldo e la cittadina di Sirmione.