Il 17 Luglio sono partito alla volta della Finlandia. Eccitato ed emozionato, dopo un interminabile scalo in Germania, ad aspettarmi all’aeroporto di Helsinki ho trovato Sofia, la ragazza che sarebbe stata la mia host sister per due settimane. La prima cosa che mi ha sorpreso è stata che, pur essendo arrivato oltre le 23.00, il sole illuminava ancora tutto l’incredibile paesaggio verde intorno a me. Qualcosa di meraviglioso!
26 luglio 2014, Partenza.
E’ l’alba, svegliarsi ancora prima per partire non sarebbe stato nemmeno possibile forse.
Ad aprire questa esperienza, tanto attesa e forse anche un po’ temuta ci sono due voli, due aeroporti, una valigia dispersa ad Amsterdam e sconosciuti gentilissimi ad attendermi ad Helsinki.
Non c’è più scampo, si comincia.
Passo la prima settimana a Muurame, con una famiglia perfetta, di quelle che non pensavo esistessero davvero.
Paivi ed Erkki insieme alle figlie Annika ed Heidi mi fanno vivere come una terza figlia e sorella, all’insegna dello sport e delle tradizioni più basilari di ogni famiglia, del baseball finlandese, delle serate a guardare film in una lingua a me incomprensibile, delle continue irruzioni in casa degli amici più cari.
Ogni giorno nuoto e cammino, dispersa in queste interminabili foreste che fanno da sfondo alla mia estate.
All’inizio non ero convinto di partire per questa esperienza, i miei genitori avevano organizzato tutto senza dirmi niente e quando sono venuto a saperlo diciamo che non l’ho presa molto bene..col senno di poi invece non posso fare che ringraziarli, è stata la più bella vacanza che io abbia mai fatto all’estero.
Il pensiero di vivere per due settimane in una famiglia un po’ mi terrorizzava, sapevo che le tradizioni e la cultura finlandese erano completamente diverse da quelle italiane, ed i primi giorni non ho potuto fare che darmi ragione. Ma passati i primi momenti d’imbarazzo e di leggere incomprensioni è andato tutto a gonfie vele! Ho legato tantissimo con la mia hostfamily e ci siamo già organizzati per incontrarci ancora in futuro.
Ci sono cose a cui non potrò mai dare una spiegazione valida.
Come il fatto di avere sentimenti così forti per dei momenti.
Innamorarsi di un tramonto.
Intrecciare la vita con delle persone di cui nemmeno sospettavo l'esistenza.
Però : “As far as I go, I always find a place called home”. Sono stata acolta con affetto e calore in una famiglia meravigliosa. Hanno fatto del loro meglio per farmi sentire una delle loro figlie, che però in ogni occasione non esitavo di esprimere la mia provenienza. Grazie a loro sono riuscita a conoscere e vedere così tanto della cultura e le usanze finlandese in così poco tempo.
La mia avventura è iniziata il 19 Luglio 2014.
Sono partita per la Finlandia grazie agli scambi giovanili organizzati dai Lions.
Il mio volo è stato diretto, l'aereo è decollato da Milano ed è poi atterrato all'aeroporto di Helsinki.
Inizialmente avevo un pò di paura ed ero disorientata, ma dopo aver recuperato i bagagli all'arrivo e aver conosciuto parte della mia Host Family finlandese, tutto ha preso una piega diversa.
Sono venuti a prendermi la mia Host Aunt, il mio Host Brother:"Jaakko", sua sorella:"Katariina" e la loro cugina:"Kirsi".
Sono appena tornata dalla mia magnifica esperienza in Finlandia e scrivo questo breve report con i ricordi ancora vivissimi in testa.
Non partecipando ad un camp ho avuto modo di passare tutto il mio periodo da finlandese (3 settimane) con la famiglia Jakonen (i genitori Kari ed Eija, Heidi, Henri ed Hermanni).
All'inizio ero molto nervosa: non ero mai stata 3 settimane lontano da casa ma dopo due giorni mi sono accorta che in realtà io ero a casa!
Sono diventata come una figlia e loro la mia famiglia.
Sono partita il primo luglio dall’aeroporto di Bologna, è stato il mio primo viaggio in aereo da sola, ho fatto scalo ad Amsterdam per poi atterrare infine a Tallinn.
Lo scambio che durava complessivamente tre settimane si è articolato in due momenti: la prima settimana e mezzo sono stata ospite in una famiglia, la seconda settimana e mezzo è stata di campo.
Il giorno stesso del mio arrivo a Tallinn si è tenuta una della manifestazioni più importanti di tutto l’anno: il Festival del Canto. Durante questa giornata migliaia di ragazzi da tutta l’Estonia vengono a Tallinn per cantare in cori canti tradizionali, ovviamente con tanto di costume tradizionale. Così pure Kadri, così si chiamava la mia “host-sister”, portava i tipici vestiti estoni e ha poi cantato con il coro della sua scuola nel grande anfiteatro che ospitava il festival.
Sono Luca Marcuzzi, il ragazzo che ha avuto la fortuna di andare in Estonia.
Causa un febbrone da cavallo non sono potuto partire il giorno previsto, ciò nonostante sono riuscito, grazie alla splendida collaborazione fra Guido Anderloni e Doris Reva, ad aggregarmi al gruppo.
Nonostante Doris fosse preoccupata per il mio lungo viaggio da solo (soprattutto le 4 ore di autobus), sono stato seguito alla grande dai LIONS che mi hanno accolto all’aeroporto e tutto è andato per il meglio.
Al campo mi sono trovato benissimo, le attività mi piacevano molto (essendo io un animatore in un campo estivo qui in Italia, ero abbastanza abituato al tipo di attività) e la compagnia era fantastica.
Per arrivare a destinazione ho preso un primo aereo che collegava Milano (Linate) a Copenhagen; infine mi sono spostato su un Estonian Air per raggiungere la capitale Tallin.
L’emozione era alle stelle prima ancora di scoprire chi erano veramente quelle persone che dovevano ospitarmi per 10 giorni.
Lei sorriso a 45 denti, lui alto (forse troppo per me) capelli biondi (e forse occhi azzurri) e il figlio identico al padre ma 13enne.
Facemmo subito amicizia poiché sono una famiglia eccellente, molto solare e simpaticissima.
In quei 10 giorni sono riuscito tramite una potente Saab a percorrere più di 1200 km per esplorare tutta l’estonia in compagnia della madre, del figlio e della zia emigrata in Canada.
MI hanno fatto visitare tutto quello che valeva la pena di vedere in Estonia, dal confine con la Russia al monumento in memoria dei caduti nella II guerra mondiale, dalla fantastica capitale alle terme più belle.
Non sono mancati ovviamente i momenti di svago: a Tallin le feste della birra sono stupende come i summer camp che sarebbero tre giorni in cui tutte le famiglie dei Lions d’Estonia si trovano in mezzo ad una foresta per festeggiamenti e scherzi.
Passati troppo in fretta questi 10 giorni mi sono trasferito nell’isola più grande dell’Estonia: Saarema.
Ci siamo trovati tutti davanti al molo dell’unico traghetto che raggiunge quell’isola e , dopo aver preso posto a poppa, ci siamo goduti il vento gelido del mare del nord.
Ringrazio prima di tutto per il lavoro che è stato svolto, tutto è andato alla perfezione.
Sono andata in Estonia, ho passato 3 settimane tutte in famiglia, i primi dieci giorni nella città universitaria di Tartu e gli ultimi nella capitale Tallinn.
Entrambe le famiglie sono state gentilissime, seppur molto diverse in abitudini e modo di relazionarsi.
Alcune cose molto postive sono state la possibilità di visitare ogni parte dell'Estonia, essere accettata nella famiglia a pieno titolo come "figlia adottiva" con affetto e interesse verso la mia cultura.
Innanzitutto, consiglierei a chi vivrà una esperienza simile dopo di me di non compiere mai compiere l’errore di giudicare una meta prima di averla conosciuta! Purtroppo questo errore l’ho fatto anche io: infatti, prima di partire, dell’Estonia sapevo pochissimo, anzi conoscevo appena approssimativamente la sua collocazione geografica. Dunque non ero completamente convinta della meta a me assegnata e continuavo a fantasticare su luoghi lontani come Giappone o India… Subito così inizio a documentarmi: ogni informazione riguardante questo luogo sconosciuto è appetibile per me, così in pochi giorni sono pronta per partire col mio piccolo bagaglio di notizie sulla mia destinazione e un bagaglio troppo grande di vestiti e cose inutili.
Era la mattina del 29 giugno quando insieme alla mia famiglia, intrapresi in automobile, verso l’aeroporto di Milano Malpensa, quello che sarebbe stato il viaggio e insieme l’esperienza più gratificante della mia vita. Il viaggio, se devo confessarlo, è iniziato non molto bene. Era la prima volta che viaggiavo da sola, e diciamo che il “battesimo” dell’aria non è stato dei più esilaranti. Ad un’ora dalla partenza, cominciarono ad annunciare ritardi su ritardi, dovuti a problemi con l’aeroporto di Praga. Avrei dovuto, infatti, giungere a Tallinn (Estonia) alle ore 14.30, facendo scalo a Praga; ma effettivamente sono arrivata in quel della capitale estone alle 23.30, avendo fatto scalo non solo sono in Repubblica ceca, ma anche in Danimarca.
Il mio viaggio comincia da solo su un Firenze-Francoforte e, solamente il volo è stato qualcosa di diverso. Ho viaggiato moltissimo con i miei genitori, ma per la prima volta nella vita mi sono ritrovato a volare da solo: è stata perciò una sensazione strana, qualcosa di diverso dal solito!
Arrivato a Francoforte mi sono imbarcato sul volo che mi avrebbe portato in un paese totalmente nuovo per me (sul quale sapevo molto poco)….l’Estonia.
Una volta atterrato a Tallinn, mi sono ritrovato nel tardo pomeriggio di una bellissima giornata col sole ancora molto alto nel cielo; ad accogliermi il mio “host-father “, il quale non parlava inglese quasi per niente, e Rain, il più giovane dei miei host-bros, di 17 anni. Dopo circa un’ora di strada siamo arrivati a casa, dove ho incontrato colei che sarebbe stata la mia host-mother per i seguenti dieci giorni.
Mi chiamo Simone e quest'estate ho fatto la mia prima esperienza con il Lions, risultato: la più bella esperienza della mia vita.
Inizialmente devo dire che ero decisamente perplesso poiché di solito l'Estonia non è un paese molto conosciuto per viaggi indimenticabili, ma ho voluto provare lo stesso e devo dire che ho fatto proprio bene. Ma partiamo dall'inizio:
25/6/2012 partenza dall'aeroporto di Venezia e arrivo a Tallin (la capitale), quasi subito trovo il mio host brother (18 anni) che mi sta aspettando.
Mi accompagna velocemente alla macchina dove ad aspettarmi trovo il mio host father. Subito incominciamo a parlare di diverse cose, il livello di conoscenza dell'inglese di entrambi è abbastanza buono e mi trovo molto bene. Dopo qualche minuto arriviamo a casa dove trovo una host sister (21 anni) molto simpatica e anche la mia host mother il cui sguardo amorevole e d'immediato istinto materno mi colpisce moltissimo.
Il giorno della partenza ero convinto che l’Estonia fosse un paese povero, freddo e piccolo, ma mi sbagliavo su tutto. Appena atterrato in Estonia sono stato accolto dalla mia host family.
Fin dal primo momento la famiglia mi ha sempre trattato come uno di loro: sono sempre stati molto disponibili, cordiali e gentilissimi. Tutta la famiglia parlava bene l’inglese e mi sono sentito perfettamente a mio agio durante la mia permanenza presso di loro.
La famiglia risiedeva in una stupenda città chiamata Tartu; la figlia e il suo ragazzo mi hanno mostrato tutta la città, i monumenti, le strutture principali e successivamente siamo andati a vedere il museo degli aerei poco fuori dalla città. Inoltre abbiamo potuto trascorrere una giornata dai suoi zii in campagna dove poi, la sera, siamo andati con la canoa ad una sagra che si svolgeva lungo il fiume.
Il tempo passato in famiglia è stato bello, anche se devo dire che la famiglia non partecipava al completo. Il figlio aveva la mia età e non mi ha rivolto parola in 10 giorni. Sempre fuori casa e spesso i genitori nemmeno sapevano dove si trovasse. Invece i genitori sono stati gentilissimi e mi hanno fatto visitare moltissimi posti (Tallinn, tartu, molti musei)... la madre non sapeva molto inglese ma si faceva tradurre dal marito tutto ciò che dicevo ed era molto interessata, ne apprezzo l'impegno. Inoltre un elogio speciale va al "papà" che mi ha trattato molto bene e che sapeva discretamente l'inglese. Inoltre devo dire che la casa era molto bella, la sistemazione comoda e il cibo buono. Se non fosse per l'attitudine menefreghista del ragazzo direi che è andato tutto bene; in ogni caso sono discretamente soddisfatto del tempo passato in famiglia.
Quest’estate ho avuto la possibilità di partecipare agli Scambi Giovanili Lions ed è stata una grande esperienza perché ho potuto conoscere e visitare un paese poco conosciuto: l’Estonia.
Inizialmente ero un po’ perplessa riguardo alla mia futura meta perché non conoscevo praticamente niente di questo paese quindi ero intimorita, però le mie idee sono subito cambiate appena sono atterrata nella capitale Tallinn e ho potuto conoscere la mia prima host family.
In questo primo periodo, sono stata ospitata da due coppie di amici della mia vera host family perché questi non potevano ospitare me e la ragazza turca, Beril, con cui ho condiviso questo primo soggiorno.
Questo è avvenuto perché la mia host family era particolarmente impegnata poichè aveva due bambini piccoli, uno di 2 anni e l’altro di appena un mese. Nonostante questo mi sono trovata davvero molto bene.
Ma perché proprio l’Estonia?” fu il mio primo pensiero quando mi dissero che c’erano famiglie disposte a ospitarmi lì. Estonia… non mi diceva nulla, non sapeva di niente quel nome. Io non ci volevo neanche andare, insomma l’Estonia! Non è mica l’Inghilterra o la Spagna. A rinforzare la dose c’erano i miei amici che alla notizia storcevano la faccia in una smorfia che voleva dire “perché l’Estonia?”
Considerai tuttavia che era un’esperienza da provare e decisi di partire. Sarei dovuto arrivare a Tallinn alle 5 di pomeriggio, ora estone, ma tutt’a un tratto mi ritrovai senza bagaglio, a mezzanotte, solo nell’aeroporto di Tallinn…
La mia esperienza in Estonia é stata magnifica.
Con la famiglia mi sono trovata benissimo anche perché c'era una ragazza di età simile alla mia che viveva con me e questo ha facilitato le cose perché avevamo interessi simili. La casa era stupenda c'era perfino la sauna all'interno e avevo una camera tutta per me.
Abbiamo visitato molti musei e anche la capitale Tallinn che è piena di luoghi interessanti.
tramite il progetto di scambi giovanili organizzato dai Lions Club. Ho trascorso 20 giorni in Estonia.
Precisamente dal 26 giugno al 16 luglio.
I primi dieci giorni li ho passati con la famiglia che subito mi ha messo a mio agio.
Questi 10 giorni non sono stati molto facili perchè comunque bisogna abituarsi a questo tipo di esperienza ma comunque è solo per i primi giorni. Questi giorni sono stati interessanti perchè servono soprattutto ad imparare la cultura, i modi di fare e le abitudini di una famiglia estone. Giorni passati a visitare la città in cui mi ospitavano chiamata Rakvere, Tartu città universitaria estone , ed infine l'ultimo giorno abbiamo visitato la capitale Tallin dove si svolgeva il singing festival. Questo festival era un festival folcloristico che radunava tutti i cittadini estoni nella capitale , per festeggiare il giorno dell'indipendenza dell'Estonia.